giovedì 9 aprile 2015

GASTHAUS & GOSEBRAUEREI LEIPZIGER GOSE


Per introdurre la birra di oggi bisognerebbe ripercorre la storia della Gose, uno stile che ha rischiato di scomparire nel secondo dopoguerra dello scorso secolo e che invece è rinato e sta diventando abbastanza popolare anche grazie alla cosiddetta “rivoluzione delle birra artigianale”.
Ultimamente quasi tutti parlano di luppolo, manate di luppolo, birre amare, profumi esotici e sentori a parer mio fantastici...ma c'e qualche birra in cui il luppolo è quasi assente,  un antico stile che prevede la quasi assenza di questo ingrediente, uno stile ancora poco conosciuto se non da una nicchia di veri e propri beer-hunters: la Gose,  birra acidula e salata ma non meno beverina di una American Pale Ale.
La  Gose è una birra ad alta fermentazione composta principalmente da frumento, ma tre punti la differenziano da una classica Weizen tedesca: utilizzo di un lievito poco caratterizzante, con bassa formazione di esteri; presenza di spezie (sale e coriandolo), in contraddizione al Reinheisgebot; acidità lattica dovuta a lattobacilli.
Il grado alcolico è basso intorno ai 5 ° al massimo, a naso il coriandolo domina e il sale aggiunge una certa mineralità alla birra.
Tipiche della zona di Lipsia, ma “nate” ufficialmente nel XVIII secolo nella non lontana Goslar, nella Bassa Sassonia. Città famosa fin dall’XI secolo per le sue ricchissime miniere di rame, piombo, zinco, argento (dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità), lo era ancor di più per i suoi cristalli di sale.
Ed è proprio il sale il protagonista di queste birre, o almeno l’acqua naturalmente salina, usata dai primi birrifici che brassarono queste birre.
A inizio novecento erano quasi ottanta i locali dove veniva servita la Gose, col passare degli anni e con le devastazioni della seconda guerra mondiale provocarono la chiusura di tutti i produttori di Lipsia che suo malgrado torno solamente nel 1986.
La Andreas Schneider Brauerei di Weissenburg, in Baviera, nel 1995 produsse su commissione una Gose, e da quel giorno il proprietario Andreas Schneider se ne innamoro a tal punto che nel 1999 aprì a Lipsia un brew pub chiamato Bayerischer Bahnhof.
Il 19 Luglio del 2000, la nuova Gasthaus & Gosebrauerei Bayerischer Bahnhof, venne alla luce.Il birrificio produce anche una schwarz, una weisse e una pils, oltre a varie birre a tiratura stagionale.
Veniamo ora alla nostra birra, Si presenta nel bicchiere con un colore dorato intenso. Un ricco perlage risale il bicchiere alimentando quel povero cappello di schiuma di mezzo centimetro.
Pulita, a naso l'aroma è forte, con sentori erbacei, floreali, di agrumi, di mela ed una discreta mineralità leggermente salina, si sente appena la speziatura data dal coriandolo.
In bocca prevalgono i sentori di pane e di miele, agrumi, qualche nota di banana e coriandolo, e una leggera acidità data dal sale.
La chiusura è affidata ai luppoli che delicatamente puliscono la bocca con un richiamo erbaceo.

Una birra semplice leggera, a mio avviso fantastica, dopo una lunga giornata di lavoro non potevo che bere di meglio, a mio avviso una birra rinfrescante e dissetante, con una discreta carbonzione.Acido e salato in alternanza la rendono facile da bere anche a legge, birra salata!!Ottima, peccato solo ce ne siano poche di Gose in circolazione.Attualmente solo quattro birrifici producono questo tipo di birra, e si trovano tutti in Sassonia, il già citato Bayerischer Bahnhof, la Brauhaus Hartmannsdorf , la Brauerei Junge.
Consiglio di servirla fresca a 6-8°

ABBINAMENTI: senza ombra di dubbio si sposa benissimo con molluschi e crostacei.Consiglio di gustarla sola, in una calda giornata.

Formato 33 cl     4,6 %  alc/vol              Pagata 2,50 euro Beershop Bamberga

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