mercoledì 30 settembre 2015

Trhibu - Birrificio Hibu


Dopo aver accennato dell'inaugurazione del nuovo Birrificio Lariano, ecco un'altra inaugurazione, la scorsa domenica è stata la volta del nuovo Birrificio Hibu, alle porte di Milano.
Ne ha fatta di strada Hibu, buone birre e una veste grafica sempre in continua evoluzione, che certamente fa bella figura sugli scaffali, ma a noi interessa il contenuto.
Diverse sono nel birre nel portafoglio del birrificio, oggi o meglio ieri sera ho stappato una Trhibu, un nome che oltre a ricordare il nome del birrificio, ci porta subito all'amaro , gli IBU , unità di misura dell'amaro.
La Trhibu è una IPA da 6,9 ° alcolici, vediamo come si presenta.
Nel bicchiere arriva di color oro, leggermente velata, schiuma bianca , compatta , fine e persistente.
Al naso è tutta da scoprire, frutta tropicale , mango in primis, pompelmo e arancia, frutta matura, si sentono le note erbacee, percepisco anche qualche nota di frutta rossa.
In bocca è amarognola come da stile, note maltate, biscotto e caramello, nuovamente note fruttate, frutta candita, spiccano note di melone.
Corpo medio, finale leggermente secco, pulita e dal gusto intenso, amara sì, ma mi aspettavo qualcosina di più con una bevuta più scorrevole, comunque discreta.
Una birra che ho più volte bevuto sia alla spina che in bottiglia, come detto me la ricordavo più amara, dissetante.
Cambierà nuovamente la veste grafica delle bottiglie, quindi anche della nostra Trhibu.
Consiglio di servirla a 8°.

ABBINAMENTI: con antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, risotto con funghi, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa, formaggi freschi, formaggi semi stagionati.

Formato 33 cl     6,9 % alc/vol      Pagata 3,50 euro spaccio ( non ne sono sicuro )

sabato 26 settembre 2015

California Sun - Birrificio Del Ducato

Non avevo ancora parlato di questo stile, le California Common, la prima che avevo bevuto ricordo essere una birra degli amici di Bad Guy, ottima.
Le California Common erano le classiche birre della città americana di San Francisco, birre fermentate con lieviti a bassa fermentazione, ma in epoca non certo recenti era difficile refrigerar le birre , niente frigoriferi o altro, così i lieviti il più delle volte fermentavano a temperature alte, cambiando non poco i profumi di queste birre, aromi insoliti ma piacevoli.
Uno stile purtroppo non molto diffuso.
Una birra semplice, leggera e quindi poco alcolica.
Parlo del Birrificio Del Ducato, quindi della loro California Sun, 4,5 % alc /vol.
Corpo leggero con un finale secco , si presenta di un bel colore oro chiaro, leggermente velato, schiuma bianca abbondante, cremosa e persistente.
Al naso è floreale e fruttata, sentori di rosa, pompelmo e scorze di limone e arancio.Il malto si sente in modo particolare il mais.
Aroma persistente ,piacevole fresco, non resta che berla.
In bocca e' tutto sommato carbonata, come già detto un corpo leggero, birra beverina, dolce, si sente il mais anche in bocca, solitamente usato per rendere la birra più delicata e dalla bevuta facile , si sente una leggera nota citrica.
Crosta di pane e cracker, con un finale acidino, che ci riporta alle scorze di limone a arancio.
Poco amara, l'erbaceo del luppolo non lo percepisco, fresca e dissetante, ottima interpretazione dello stile.
Servire fresca 5 - 7 °.

ABBINAMENTI: fritture , pesce azzurro, pesce di lago, ottima con formaggi freschi e carni bianche

Formato 33 cl     4,5 % alc/ vol      Pagata 4,70 euro Beershop.

mercoledì 23 settembre 2015

Ombra - Birrificio Toccalmatto

Ti ritrovi con qualche amico a bere qualcosa , non troppo impegnativo, vedi Loverbeer, Cantillon, e Carrobiolo, tranquilla direi, poi non contento torni a casa e ti metti in poltrona, nel mio caso divano.
Una birra beverina in poltrona???NOOO, meglio continuare con birre complesse, impegnative.
L'occhio mi cade su un'ultima bottiglia appena entrata in cantina, che avevo bevuto e apprezzato poche settimane fà.
Una Strong Ale barricata , forse meglio classificarla un barley wine, la Ombra del Birrificio Toccalmatto, una birra di ben 10 ° alcolici, invecchiata o meglio fatta maturare per 2 anni in barrique dove c'era a maturare dell'ottima grappa Trentina.
Si presenta di un bel colore ambrato scuro, con qualche riflesso bronzato, con schiuma biancastra , per niente persistente.
Al naso sentiamo subito il profumo di vinaccia, vinoso, con sentori da lievito selvatico, quali immagino i Brettanomyces, fruttata su tutto frutta rossa,  ho percepito sentori di mela, un filo di caramello , per poi passare al legnoso.
In bocca arriva calda, i 10 ° alcolici si sentono eccome, fruttata come al naso, dove emerge anche della frutta secca, uvetta, il caramello lo percepiamo a inizio bevuta, per poi passare nel finale a una nota più acida, vinosa.
Corpo pieno , carbonazione media.
Una birra non facilissima da bere, impegnativa anche per il grado alcolico, da poltrona come dicevo o da condividere con amici, un retrogusto vinoso ovviamente che può certamente riscaldare le nostre serate invernali. era da bere nella giornata di oggi visto che a Lecco è inverno!
Da provare, una discreta interpretazione.
Consiglio di servirla a 12- 14 °.

ABBINAMENTI: consiglio di gustarla sola, meglio se in compagnia, abbianta a formaggi stagionati o erborinati, dolci con frutta e dolci perchè no, natalizi.

Formato 37,5      10 % alc/vol      Pagata  14,50 euro in Beershop

lunedì 21 settembre 2015

Zinnebier - Brasserie De La Senne

Torno a parlare di Belgio, di Bruxelles, la patria delle birre acide, ma non c'e solo il lambic tra le ottime birre prodotte in città, ma c'e' anche un signor birrificio, Brasserie De La Senne, nato nel 2005 da Yvan De Baets e Bernard Leboucq, non sò perchè ma delle loro birre non avevo ancora parlato.
Yvan aveva già un suo birrificio il Sint Pieters, chiuso poi all'apertura del nuovo birrificio,
inizialmente senza impianto, producevano le loro birre dal grande Nino Bacelle della De Ranke e a volte presso gli impianti di un vicino birrificio francese di cui però non ricordo il nome.
La prima cotta nel loro birrificio avviene alla fine del 2010.
Birre pazzesche, fresche e pulite, basta pensare alla Jambe De Bois, alla Taras Boulba o alla Zinnebier che ho bevuto ieri sera.
Zinne è il nome in cui in gergo si chiamava la Senne, il fiume Belga tra i più piccoli e i più inquinati.
Una Belgian Ale molto beverina con i suoi 5,8 °, che si presenta di color oro, limpida, trasparente con schiuma bianca cremosa e di lunga durata.
Al naso è molto fruttata, frutta gialla e agrumi, allo stesso tempo floreale, con una leggerissima nota speziata.
In bocca è morbida, note maltate che vengono poi coperte dall'erbaceo del luppolo con una leggera astringenza finale, mi ricorda la buccia di limone.
Corpo medio, carbonazione alta.Pulita e beverina, da bere in più quantità senza però esagerare.
Consiglio di servirla a 8 °.

ABBINAMENTI: si accompagna benissimo con antipasti di pesce e salse alle erbe.Primi piatti non troppo grassi.Carni rosse o bianche magari grigliate.Si sposa benissimo con formaggi di media stagionatura.

Formato 33 cl    5,8 % alc /vol        Pagata 5,50 euro in birreria.

martedì 15 settembre 2015

Salada - Birrificio Lariano

Siamo ormai vicini al grande giorno, all'inaugurazione del nuovo birrificio , della nuova casa del Birrificio Lariano, che si ingrandisce spostandosi da Dolzago a Sirone, pochi km di distanza.
Il giorno tanto atteso sarà sabato questo il 19 settembre, quindi ho pensato bene di parlare di una loro birra, non una birra qualsiasi, non la solita birra, una birra salata che non a tutti può piacere.
Ho già parlato di una Gose questo è lo stile dove andiamo a classificare la Salada, 5 % alc/vol , con malto d'orzo e di frumento, leggera e beverina, allo stesso tempo dissetante, dissetante una birra salata???Provare per credere.
Si presenta di un bel colore oro carico, trasparente e pulita con schiuma bianca sottile e persistente.
Al naso domina il profumo di coriandolo che caratterizza non poco questa birra, l'erbaceo e il resinoso del luppolo quasi assenti.
In bocca note dolci , miele di millefiori, fiori bianchi, leggermente fruttata ( frutta gialla 9 e agrumato.Un giusto equilibrio tra dolce e salato che non è comunque troppo invadente, grazie all'impiego di sale marino se non sbaglio di Sicilia.
Leggermente acidula e astringente nel finale.Corpo leggero e carbonazione bassa.
Fantastica interpretazione, uno stile che purtroppo non è più così in voga ma che suscita in me stupore ogni volta che bevo una birra in questo stile, non mi fermo mai a un solo bicchiere!
Consiglio di servirla a 8-10 °.




ABBINAMENTI:senza ombra di dubbio si sposa benissimo con molluschi e crostacei.Ottima anche con carne bianca.Consiglio di gustarla sola, in una calda giornata.

Formato 33 cl   5,5 % alc/vol     Pagata se non sbaglio 4,50 euro

giovedì 10 settembre 2015

Jolly Frosty - Tre Pupazzi Brewery

Oggi giochiamo in casa, visto che la sede di questo marchio ( lo chiamo marchio perchè ancora non è un birrificio ma una beer firm ), è a Lecco la mia cara provincia.
Sto parlando degli amici della Tre Pupazzi Brewery, con cui ho avuto la fortuna di fare più di un Christmas Beer Fest , oltre a ottime chiaccherate sulla birra e i viaggi che ognuno di noi ha fatto.
Tre amici, se non sbaglio colleghi, Matteo, Nicola e Manuel, anni di homebrewer alle spalle e così nel febbraio 2013 ecco che nasce il loro marchio.
Il debutto avviene a maggio con la Titty Twister , una Ipa, per poi passare alla natalizia Jolly Frosty una Belgian Strong Ale e infine alla Robot Invader, una Golden Ale. ultimamente li ho trovati all'Arrogant dove mi parlavano di una nuova birra, un prototipo al momento solo in fusto chiamata Projet 42, sempre una Golden Ale con un luppolo nuovo.
Ma oggi vado sul pesante , sull'alcolico , non certo una birra estiva, sto parlando della Jolly Frosty, inizialmente con ben 9,5 ° alcolici poi abbassata a 8,5 % , brassata  per il natale 2013 presso gli impianti del Carrobiolo, in quantità limitatissime, poi visto il risultato più che positivo proposta anche in fusto, come dimostrano i Christmas Beer a cui la Jolly era la padrona di casa.
Una natalizia insomma, carica dal color oro , carico, schiuma bianca fine e poco persistente.
Al naso fin da subito emergono le diverse spezie utilizzate come il coriandolo, il cardamomo credo , molto fruttata sentori di zucca e agrumata data dall'uso dei differenti luppoli, devo dire che abbassando di un grado alcolico la birra risulta ben equilibrata, corpo pieno.
In bocca è speziata e fruttata , dove come a naso prevalgono i sentori di agrumato, la bevuta è scorrevole, pensare che ha 8,5 ° ... è fantastico, finale secca.Birra che appaga!!
Fantastiche sono le etichette, che certo non passano inosservate sugli scaffali , bella anche l'idea di apporre sul collo delle bottiglie un adesivo col marchio Tre Pupazzi Brewery, colorato...colorato???Coloratissimi, pensate oltre 20 colori differenti...Buona bevuta!
Ho scelto una vecchia foto scattata sotto le feste natalizie!!
Consiglio di servirla a 8- 10 °.

ABBINAMENTI: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.

Formato  75 cl     8,5 % alc/vol     Pagata   8,50 euro

martedì 8 settembre 2015

W.IPA - Birrificio Badalà

Purtroppo quest'anno ho dovuto saltare il Villaggio della Birra a cui avevo preso parte l'anno scorso, molto a malincuore non solo per le birre ma anche per le tante persone che avrei rivisto.
L'ho saltato a causa di un doppio invito al Gp di Monza di F1, ma non mi sono certo dimenticato di bere una buona birra artigianale.
Ero stato informato della presenza di 2, 3 piccoli stand di birrifici artigianali, Birrificio Belgrano e Birrificio Badalà, il primo milanese il secondo toscano di Prato.
Mi son fermato al Birrificio Badalà , una buona birra in compagnia , quattro chiacchere e 10 minuti di riposo.


Birrificio attivo dal maggio 2014, ad opera di Alberto Nannini e Elena Mornati, Alberto con una lunga carriera da homebrewing alle spalle e già 2 tentativi prima del 2014 di aprirsi il suo birrificio.
La gamma se non ho capito male è di 6 birre, io ho provato l'ultima nata la W.Ipa, , malti Pils e Pale Ale, luppoli Centennial, Cascade e il Sorachi Ace, con gli ultimi due in dry hopping, la tradizione belga e l'incontro col luppolo giapponese , un buon mix.
Birra a bassa gradazione alcolica , 4,5 % alc /vol , nel bicchiere si presenta di colore oro, leggermente velato, schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso è poco intensa, sentori agrumati dove spicca il mandarino per poi arrivare allo speziato vedi coriandolo e cardamomo, noto senza però individuarli bene sentori quali cocco e mandorla.
in bocca è diversa, più cereali, pane bianco, amaro e resinoso, poco elegante.
Notiamo meno i sentori agrumati e la bevuta sembra esser poco scorrevole come invece dovrebbe essere dato il basso grado alcolico.Corpo leggero , carbonazione media.
Finale astringente, poco rinfrescante, me 'aspettavo diversa, a naso convince . in bocca meno, da rivedere!!
Consiglio di servirla a 8°.
La birra l'ho bevuta alla spina.

Formato 40 cl       4,5 % alc/vol       Pagata 4 euro

giovedì 3 settembre 2015

Maier Apa Aniversario Edicion Limitada - Cervezeria Maier

Spagna, chi mi aveva detto che non avrei trovato quasi nulla di interessante da bere, si deve ricredere.
Sono a Cadiz, ormai mi manca po e finalmente raggiungo il tanto sognato Portogallo, stufo di mangiare pesce e ancora pesce vado alla ricerca di una pizzeria, italiana, facile trovarla visto che ne ero a conoscenza.
Apro il menù e a sorpresa trovo 4 birre di Baladin all'onestissimo prezzo di 3,50 euro per una 33, e la gamma delle birre artigianali di Cadiz prodotte dalla Cervezeria Maier. ne provo una.
Fondata nel 2012, il nome fà riferimento a Carlos Maier, che nel lontano 1867 fondò l " Gran Fabrica De Cervezas Y Geseosas Seltz e Agua De Soda Carlos Maier, nella famosa Calle Zorrilla.
L'occhio mi cade sulla birra edizione speciale , la Maier Apa Aniversario Edicion Limitada , realizzata sulla ricetta base dei birrai britannici, con la sola aggiunta di miele della Sierra De Cadiz e realizzata per il primo anniversario del birrificio.
Una Apa dunque di 8 °, si presenta di color ambrato scuro, una bella schiuma bianca , densa , cremosa e persistente che fa da decoro al nostro bicchiere.
Al naso si sentono subito i sentori di caramello, dolce, resinosa, ma note erbacee date dal luppolo.
La prima bevuta è dolce, morbida, ci accompagnano fino in fondo le note maltate, per poi risultare resinosa, con un retrogusto leggermente più amaro , luppolato che va a predominare anche se mai in modo eccessivo sul caramellato iniziale e al dolce del miele.
Sul finale di bevuta noto anche una lieve speziatura, quasi pepato.
Corpo e carbonazione medi.
Mi aspettavo qualcosa di più, l'aggiunta di miele non sembra aver caratterizzato molto la birra,  comunque una piacevole bevuta, in un luogo quasi familiare.
Consiglio di servirla a 8 °.

ABBINAMENTI: ottima con affettati , primi piatti, carni rosse, pollo al curry o alla griglia, ottima con il pesce affumicato e ideale con formaggi a pasta dura.

Formato 33 cl     8 %  alc/vol       Pagata 3 euro in pizzeria a Cadiz