mercoledì 25 febbraio 2015

Anastasia - Bad Guy

Torniamo a parlare di Beer Firm, con gli amici di Bad Guy.
Bad Guy, che come detto è al momento una beer firm, nasce dalla passione di Nino Parnisari e suo fratello.
Piemontesi ma ormai Lombardi d'adozione, coltivano la passione per la birra grazie al lavoro del papà, mastro birraio alla Peroni.
Alle birre che producono associano la musica rock e la letteratura.
Tre delle loro birre portano il nome di donna, Rocket Queen, Anastasia e Foxy Lady, che per chi di voi è anche appassionato di musica ci portano alle canzoni dei Guns n'Roses, Slash e al grande Jimmy Hendrix.
Fantastiche sono anche le etichette delle loro birre .
La Rocket è la loro birra di punta, una bionda dall'alto grado alcolico con ben 5 luppoli diversi, credetemi una bomba, la Foxy Lady che è la rossa della casa dal gusto vellutato e corposo e la Anastasia che andrò a recensirvi e la Notte Imbecille che è una dry stout, e la Alice Sotto Terra una porter.
Ho avuto la fortuna tramite un caro amico di conoscerli ad una fiera sempre ben disponibili a farmi assaggiare le loro nuove creature oltre a dare consigli e fantastica è stata la giornata con loro all'Open day da Stradaregina , birrificio di Vigevano.
Torniamo alla birra, versata nel bicchiere si presenta di colore ambrato molto brillante e dall'aspetto torbido.La schiuma è di colore bianco, a grana grossa con una persistenza media e poco compatta in perfetto stile americano/anglosassone.
A naso un'intensità abbastanza elevata. Aroma  penetrante ed attinente allo stile, troviamo il luppolato, il floreale ed il fruttato. I sentori sono di erba fresca, sambuco, agrumi e albicocca. Se lasciamo scaldare la birra, troviamo aromi terrosi e minerari (zolfo).
Persistenza è medio-bassa, ma sufficiente.

Al palato la Anastasia entra con un frizzante abbastanza deciso, ma comunque la carbonazione non risulta eccessiva.
Corpo leggermente watery, in bocca non abbiamo dubbi sull'amaro(47 IBU) , sentori molto lupppolati anche al palato, con retrogusto erbaceo, agrumato (pompelmo) e leggermente anche caramellato.Finale sentori di crosta di pane e caramello.
Che dire ottima.Complimenti, un' American Pale Ale fatta bene, con un dry hopping non eccessivo.
Servire a una temperatura di 6-8°

ABBINAMENTIprimi al pomodoro, per qualcuno pizza, oppure con secondi di carne bianca.

Formato 33 cl          6 %  alc/vol                  Pagata    3,50 euro beer shop

martedì 24 febbraio 2015

Shypyard Ipa - Shipyard Brewing

Nuovamente un viaggio oltre oceano, negli Usa o meglio nel Maine, penso sia la terra promessa, il sogno di tutto noi amanti della birra.Il Maine si colloca tra i primi 5 stati americani per numero di microbirrifici.
Sto parlando della Shipyard Brewing, fantastica realtà produttiva, che lo scorso anno ha festeggiato il 20 ° anniversario dalla nascita nel 1994.
Il tutto nasce nel 1992 a Portland nel Maine, come ristorante brew pub, e solo 2 anni dopo nel 1994 nasce la Shipyard Brewing Company, che negli anni ha visto crescere sempre di più la sua produzione, mentre il microbirrificio a tutti gli effetti è datato 2 aprile 1997.
Classiche birre in stile inglese, come questa birra realizzata con un solo luppolo, il fuggles.
Veniamo alla nostra birra, una Ipa ,color ambrato chiaro, molto limpida e bella pulita con basso grado alcolico, 5,8 % alc/vol.
Schiuma color avorio, abbastanza grossolana abbastanza persistente. 
A naso aroma floreale dato dal luppolo fuggles, di miele d’acacia,mela verde, caramello, biscotto al burro, malto.
In bocca, all'ingresso sentori di miele e caramello, frutta secca poi abbastanza amara, scorza di pompelmo decisamente luppolata con finale che mi ricorda l'erbaceo.
Corpo leggero e carbonazione bassa.
Una buona Ipa, semplice, con un finale pulito ma amaro ed erbaceo, molto rinfrescante da bere bella fresca.
Non una birra estremamente luppolata ma ben fatta se pensiamo che è americana e non una birra inglese.Consigliata.
Servire fresca 6-8 ° in una pinta inglese.

ABBINAMENTI: apprezzata con cucina thailandese, Pad Thai, quindi ottima con cibo saporito, formaggi di media stagionatura meglio di latte di mucca, formaggi erborinati, prosciutto dolce, pesce bianco e crostacei. In ogni caso alimenti a tendenza dolce.

Formato 35,5 cl        5,8 % alc/vol        49 IBU        Pagata 6 euro in birreria 

lunedì 23 febbraio 2015

Herba Monstrum Tatanka Mani - Herba Monstrum

Un birrificio, o meglio una beer firm, che in pochi conoscono.
Herba Monstrum è un Beer Firm nato nel 2012 da due Homebrewers, Marco e Matteo, che condividono la passione per la birra, non solo bevendo e ricercando birre di qualità, ma anche producendo birra in casa. Dal 2003 ci siamo infatti dedicati alla messa a punto di una sala cottura da 50l con la quale abbiamo cercato e affinato le ricette che stiamo pian piano proponendo sul mercato, riproducendo quelle stesse ricette su un impianto professionale da 5HL.A fine 2013, dove hanno la sede col piccolo magazzino è nato anche un locale di mescita col nome del birrificio aperto quasi tutte le sere e i mezzogiorni con le loro birre alla spina e in bottiglia e a volte con birre di altri birrifici ospite a rotazione.Parlando con Matteo in futuro c'e la voglia di realizzare un piccolo impiantino dietro al locale e diventare a tutti gli effetti un birrificio.

HERBA MONSTRUM, ovvero L'Erba Prodigiosa. 
Il nome che abbiamo scelto, che già compare sulle bottiglie dei primi periodi dell'HomeBrewing, è sicuramente dedicato al luppolo, tant'è che la prima versione del logo, disegnato dall'artista Amara, rappresenta i due birrai come due figure mitologiche che degustano un boccale di birra seduti su un grande fiore di luppolo. 
Ma è anche dedicato alla nostra passione per le erbe officinali, dato che le montagne lecchesi ne offrono una vastissima varietà. Queste erbe oltre che finire nell'erbario di Marco, sono finite anche nella prima ricetta di Herba Monstrum, quella che ha dato il nome alla nostra birra.
 

Veniamo ora alla nostra birra, a parte l'ultima birra nata in casa Herba Monstrum che non ho ancora provato questa credo sia la migliore, la mia preferita, sto parlando della Tatanka Mani.
Birra Single Hop, considerata poi una American Pale Ale, caratterizzata dal luppolo SIMCOE Biologico, proveniente dalla Yakima Valley, utilizzato in infusioni ripetute, dall'inizio della bollitura fino al whirlpool e ancora in dry hopping: un protagonista vero. Colore quasi aranciato e dalla schiuma compatta e persistente, presenta un'aroma intenso di resine e frutta tropicale, con un buon corpo e un amaro deciso ma non troppo persistente.
Con i suoi 7,7° pericolosamente nascosti da un'aroma intenso di Simcoe, è potente come una mandria di bisonti e avvicina al cielo, provoca visioni mistiche: un grande Spirito.

Consiglio di servirla fresca 6-8°

"Oh Grande Spirito, la cui voce ascolto nel vento, il cui respiro dà vita a tutte le cose. Ascoltami; io ho bisogno della tua forza e della tua saggezza..." Preghiera per il Grande Spirito, Tatanka Mani.

ABBINAMENTI: insalate, carpacci, fritti, verdure saltate, dessert alla frutta.

Formato 33 cl           7,7 % alc/vol                        Pagata 3 euro spaccio birrificio


domenica 22 febbraio 2015

BIRRE DELL'ANNO 2015.

Oggi, lascio da parte le degustazione e vi lascio alle premiazioni delle miglior birre d'Italia 2015 , per quelle che hanno partecipato al concorso che si è svolto ieri, sabato 21 febbraio, a Rimini.
Qui di seguito i risultati:

BIRRIFICIO DELL'ANNO
Birra del Borgo
1. "Italian Lager" Helles, German & Bohemian Pilsner, Zwickl, Keller, Dortmunder Export, American Lager
1-Lariano-La Grigna
2-Argo-Underground
3-Curtense-Brixia Lager
2. Golden Ale, Cream Ale
1-Valcavallina-Sunflower
2-Birra dell'Eremo-Nobile
3-Birra100Venti-James Blonde
3. Kölsch
1-Argo-Terzo tempo
2-Kamun-Prima Lux
3-Croce di Malto-Hauria
4. Vienna, Marzen, Dunkel, Schwarz, Dark Lager, Alt, Sticke
1-Statalenove-Miss Kartola
2-Birra Elvo-Schwarz
3-Anonima Brasseria Aquilana-Special Red
5. Bock, Heller Bock, Maibock, Doppelbock, Eisbock
1-Birra Elvo-Heller Bock
2-Laria-Falesia
3-Statalenove-J and B
6. Bitter, Pale Ale
1-Geco-Marvin
2-Foglie d'erba-Babel
3-Birrificio del Forte-Meridiano Zero
7. India Pale Ale
1-Birra del Borgo-Reale
2-Gambolò-Nowhere
3-'a magara-Mericana
8. American Pale Ale
1-Birra Perugia-Calibro 7
2-Birra del Borgo-Reale Extra
3-Birra Ofelia-Uill iu bai
9. Double India Pale Ale, Imperial IPA
1-Menaresta-La Verguenza 22
2-Mukkeller-Hattori Hanzo
3-Math-La 10000
10. Black IPA, Cascadian Dark Ale
1-non assegnato
2-Acelum-Bela Lugosi
3-Brew Bay-Darqside
11. English/American/Scottish Strong Ale
1-Retorto-Daughter of Autumn
2-Baladin-Super Bitter
3-Piccolo Birrificio Clandestino-Santa Giulia
12. Brown Ale, Mild, Porter, Stout, Dry/Sweet Stout/Oatmeal Stout
1-Math-La 27
2-Oldo-Bart
3-'a magara-Magaria
13. Robust/Baltic Porter, Imperial Porter, Russian Imperial Stout
1-Mezzavia-Nautilus
2-Foglie d'erba-Hot night at the village Breakfast edition
3-Via Priula-Camoz
14. Barley Wine, Old Ale
1-Birranova-Tensione evolutiva
2-Baladin-Terre
3-Baladin-Xyauyù Kentucky
15. Weizen, Dunkelweizen, Weizenbock
1-Manerba-Weizen
2-Birra Elvo-Weizen
3-Birrificio Italiano-BI Weizen
16. Belgian Blonde, Blanche, Wit
1-Birrone-Heaven and Hell
2-MC77-San Lorenzo
3-Rolio Beer-Bianca Castione
17. Belgian Strong Ale, Triple
1-Birrificio del Forte-La Mancina
2-Lariano-Tripè
3-Endorama-Caliban
18. Belgian Dark Ale
1-Birrificio del Forte-Regina del mare
2-Croce di Malto-Magnus
3-Manerba-Rebuffone
19. Spezie e cereali
1-MC77-Fleur Sofronia
2-Birra Tarì-Trisca
3-Birra Terrantiga-Istadi
20. Affumicate
1-Baladin-Xyauyù Fumè
2-Birrificio del Ducato-Smokin' Joe
3-Valcavallina-Darkside
21. Affinate in legno
1-Baladin-Xyauyù Caroni
2-Birra del Borgo-Sedicigradi
3-Stradaregina-Fraterno Riserva 2013
22. Birre alla frutta
1-MOA-Pink
2-Birra del Borgo-Rubus
3-Retorto-Bloody Mario
23. Birre alla castagna
1-San Michele-Norma
2-Aleghe-La Brusatà
3-Luppolajo-Castanea
24. Birre acide
1-Rurale-Seta Sour
2-Birranova-Margose
3-Baladin-Nora Sour
25. Birre al Miele
1-Rurale-Oasi
2-Oltrepò-Castana
3-Baladin-Mielika
26. Birre con mosto d’uva
1-Birra del Borgo-Equilibrista
2-Aurelio-MBV
3-Pasturana-Filare

sabato 21 febbraio 2015

Charles Wells / Dogfish Head DNA New World IPA - Charles Wells

Un viaggio oltre oceano, negli Usa, parliamo di una collaborazione tra Dogfish Head e il tema di Charles Wells, di Bedford (quella della Bombardier, solo per citare una delle sue birre più famose), protagonista della scena birraria inglese dal 1876. 
Un matrimonio tra birrerie della East Coast USA e della East Coast UK. La Dogfish Head DNA del Nuovo Mondo IPA prodotta da Charles Wells utilizzando il metodo ‘DNA’ del birrificio Dogfish Head nel Delaware, offre un’esperienza unica per il bevitore. 
Molto di più di una comune birra d’importazione USA.  Questa birra è il risultato della grande esperienza e competenza dei migliori mastri birrai al mondo, che si sono uniti al fine di creare una birra così emozionante al palato. La Dogfish Head è stata fondata da Sam Calagione, famoso per il suo stile inimitabile e creatore di birre “estreme”.
La Wells DNA “60 Minute IPA”, è stata lanciata il 1 aprile 2013,  è così chiamata, per il tempo in cui la birra passa in ebollizione, con luppoli aggiunti in continuazione durante la produzione.

Il team Charles Wells ha quindi utilizzato l’esperienza del loro ‘’vecchio mondo’’ per produrre una birra così straordinaria come la DNA.
Veniamo alla nostra birra, tenore alcolico asso, 4,5 % alc/vol, versata nel bicchiere si presenta di un bel colore rame,limpida e pulita.  tendente al marrone come in foto, con un cappello di schiuma bianca, fine, schiuma che dura circa un minuto prima di scomparire.
A naso, si sentono decisamente sentori di caramello dati dai malti e sentori di fruttato come lime e pompelmo, agrumato.Una discreta luppolatura, si sente leggermente anche il lievito.
Leggermente aspra ben attenuata, l'amaro non è eccessivo, delicato facile da bere.
Sensazione al palato leggera e frizzante, con carbonatazione pungente e un corpo sottile.Un pò acquosa e anche come luppolatura mi aspettavo qualcosa di più accattivante.
Certo una discreta birra , fresca e rinfrescante ma a parer mio per il nome che porta, mi ha un pò deluso come birra, non la consiglio, colpisce per il nome Dogfish Head fa birre pazzesche e per i colori accecanti dell'etichetta.
Servire a una temperatura di 6-8 °

ABBINAMENTIformaggi di media stagionatura meglio di latte di mucca, formaggi erborinati, prosciutto dolce, pesce bianco e crostacei. In ogni caso alimenti a tendenza dolce.

Formato 33  cl      4,5 % alc/vol        Pagata 5,50 euro beershop italia

venerdì 20 febbraio 2015

Struiselensis - De Struise

Come promesso ritorniamo a parlare del birrificio belga De Struise, secondo appuntamento.
Oggi mi permetto di scrivere la recensione di una birra che non ho bevuto in questi giorni e purtroppo nemmeno ultimamente.
E' la birra regina, per me, una delle birre più buone che ho bevuto, ed anche la prima birra acida bevuta in terra belga.
Apro una piccola parentesi, è la birra che vedete campeggiare come sfondo al mio blog.
La Struiselensis, facciamo un piccolo salto al 2010, al mio primo viaggio in Belgio, ancora non conoscevo bene il mondo degli Struise e le loro birre.
Arrivati a Bruxelles nel primo pomeriggio ci concediamo una birra nel famosissimo locale Delirium e tra migliaia di birre, con diverse chicche il mio amico trova questa rarità che lui già conosceva, bottiglia da 75...vedere la sua faccia dopo aver saputo che la bottiglia era ancora disponibile, diceva tutto e cosi ha iniziato a raccontarci qualche aneddoto.
Ho avuto la fortuna di berla più volte negli anni e l'ho sempre trovata fantastica, come tante altre birre vedrò di recuperarla, sicuramente negli anni sarà cambiata.
Torniamo alla nostra birra, tributo ai fabbricanti di birra di Lambeek, risultato di una ricerca e di un connubio fra i lieviti selvaggi di Bruxelles (brettanomiyces) e il pedicocco cerevisiae di Wyeast (USA). 
Assomiglia ad una blanche, 7 % alc /vol, aromatizzata al cedro, con l’astringenza di una lambic. E’ di un colore biondo molto pallido, quasi slavato, con schiuma fine e croccante, che sparisce molto rapidamente. Il naso è quasi quello di una limonata: cedro, limone, con una nota di coriandolo e di altre spezie tra le quali spicca la camomilla, fruttato come mela verde e pera.Sentiamo ovviamente quei sentori di legno bagnato dati dalla botte. Il corpo è snello e beverino. Molto accentuata la citricità, abbastanza astringente e dalla carbonazione equilibrata, è assai dissetante; e non corre mai il rischio di virare sull’eccessivo acetato. Buona per i pomeriggi di caldo estivo.Insomma ottima, se mi è rimasta cosi impressa nella mente.
Una rarità difficilmente reperibile se non in qualche angolo di mondo, magari come il Kulminator di Anversa, o qualche Beershop olandese.Una birra da ...cercatori di birre.
Servire a 8- 10°

Note...ho scritto questo post nel primo pomeriggio...e questa sera come per magia mi scrivono per dirmi che questa birra è disponibile in qualche angolo d'italia e si aggira sui 24 euro a bottiglia da 75 cl...!!!NON MALE COME PREZZO!!

ABBINAMENTI: il massimo è abbinare questa birra con un bel piatto di cozze alla belga, antipasti di pesce, molluschi e crostacei, ottima sola come apertivo e con formaggi freschi.

Formato 75 cl                     7 % alc/vol            

giovedì 19 febbraio 2015

Scarliga - Birrificio Rurale

Eccoci al primo appuntamento col Birrificio Rurale.
Un giorno ad un corso di cultura birraria presso il birrificio Italiano di Lurago Marinone, cinque homebrewers stringono amicizia e cominciano a condividere la loro passione degustando insieme, finché dieci anni più tardi, nel 2009, decidono di aprire un birrificio. Convinti che la birra sia un prodotto della terra, si mettono alla ricerca di un contesto rurale dove cominciare la produzione, etrovano un silos nella campagna di Certosa di Pavia che in maniera molto originale adattano a birrificio. Questa è la trama, visti i connotati romanzeschi, della nascita del Birrificio Rurale dove i protagonisti sono: Beppe Serafini, Silvio Coppelli, Lorenzo Guarino, Stefano Carnelli e Marco Caccia. Nel loro impianto da 7hl dislocato in maniera verticale lungo il silos, (mulino al secondo piano, ammostamento e cottura al primo, fermentazione al piano terra) producono tre birre: Seta, una blanche di 5 gradi alcolici, Milady, una strong bitter e la Terzo Miglio, un american pale ale vincitrice al Premio Birra dell'Anno 2010.
Dal 2013 il birrificio ha cambiato sede, una location decismente meno suggestiva della precedente, ma certamente più grande e moderna.
La nuova sede è in Brianza, a Desio, in Lombardia.
Scarliga è infatti una Imperial/Double IPA disponibile nei mesi più freddi dell'anno. Debutta il 30 novembre 2013, in birrificio, con una degustazione guidata ( dove ho avuto la fortuna di partecipare e scoprire qualche segreto in più su questa birra ).
C'è qualcosa di particolare in questa birra, del tutto ...strano per una India Pale Ale, essere prodotta utilizzando esclusivamente luppoli europei tra i quali,  diconoKazbek e Dana.
Versiamo la nostra birra nel bicchiere, si presenta di un bel color oro con riflessi arancio, velato, la schiuma bianca è compatta e cremosa, fine, dalla discreta persistenza.
A naso ci regala profumi tipicamente più americani che europei: sentori floreali, di arancio, mandarino, pesca gialla, mango e ananas, miele d'arancio.
L'aroma è fresco, elegante, pulito e di buona intensità.
In bocca è ben maltata,biscotto, fette biscottate, agrumata con sentori di frutta tropicale.Il corpo è medio, le bollicine nella norma, con una buona morbidezza al palato.
L'alcol si sente, ma nulla toglie a questa birra di essere bevibile.
Una birra pulita, elegante ed equilibrata, forse leggermente più amara sarebbe ancora meglio.Una birra invernale con i suoi 8,5 ° alc/vol, fosse per me la berrei ogni santo giorno.
Posso solo dire di aver avuto la fortuna di spillarla al Christmas Beer Festival di Imbersago, l'anno scorso, in un attimo se ne sono andati 30 l e purtroppo non ce n'era più se non qualche bottiglia.
Ottima , complimenti!
Consiglio di servirla a 8°

ABBINAMENTIcon cucina etnica e speziata, risotto con carne, risotto alle verdure, secondi di carne rossa, formaggi semi stagionati, formaggi stagionati

Formato 33 cl                8,5 % alc/vol                   Pagata 3,50 euro spaccio del birrificio

mercoledì 18 febbraio 2015

Geuze Mariage Parfait - Boon Brewery

Una birra per palati forti ed intenditori, perfetta se si ha voglia di un prodotto serio e che sia in grado di soddisfare a pieno la propria voglia di “acidità”.Nuovamente Belgio, la prima volta l'ho provata a Bruges, fantastica e ieri sera come per magia, il mio socio di cotte me l'ha fatta trovare a sorpresa sul tavolo, pronta per essere degustata e di seguito recensita.
Una birreria che risale, si dice al 1680...Lambic di ottima qualità che maturano in botti di rovere, alcune pensate di ben 250 anni.
Un parco botti degno di nota, oltre 100 negli ultimi anni in legno di quercia.
La Mariage Parfait è il top della produzione Boon, la vera punta di diamante del birrificio. La miscela contiene le migliori lambic dell’azienda, selezionate dallo stesso proprietario, Frank Boon
Il Brouwerij Palm possiede il 50% del marchio Boon, che a sua volta utilizza la rete di vendita e promozione del primo. La birra gode dunque di una grande visibilità in Belgio. Palm tuttavia non interferisce nella gestione del birrificio, il cui controllo è interamente nelle mani di Frank Boon.
Stiam parlando della Geuze Mariage Parfait 2010, 8 % alc/vol, 
Si tratta di uno stile di birra a fermentazione spontanea prodotta con lieviti Saccharomyces Lambic.
Questa birra viene lasciata fermentare una notte all'aria aperta in enormi cisterne e poi lasciata maturare per anni in bottidi quercia e infine in bottiglia.
Il Lambic risale al Medioevo, è una delle birre più antiche al mondo. Sono birre a fermentazione spontanea, tipologia di birra che, come il vino, invecchia nella bottiglia e, se conservata in una cantina alla giusta temperatura ed umidità, aumenta i suoi sentori ed il suo sapore.
Gli Oude Lambic e le Oude Gueuze sono prodotte solo ed esclusivamente in una regione precisa del Belgio, chiamata Payottenland, a sud-ovest di Bruxelles, questo perchè, la miscela di Lambic più giovani e altri meno giovani nel caso delle Gueuze, viene lasciata in una cisterna di rame aperta e posta all'aria aperta, basta quindi una notte di esposizione all'aria fresca del Payottenland affinchè i microrganismi presenti nell'aria inneschino il processo di fermentazione. Questi microrganismi sono presenti solo durante i mesi freddi dell'anno, in quella regione, quindi il vero Lambic si produce solo fra novembre e marzo. A questo punto il mosto viene traferito in botti di legno per la maturazione, che può durare mesi e persino anni, finchè il Lambic non raggiunge il suo carattere tipico, secco ed acidulo.
Veniamo ora alla nostra degustazione.
Versata la nostra birra si presenta, si presenta di colore ambrato chiaro, leggermente torbida, presentabile, pulita, schiuma bianca persistente.
Appena aperta ci lascia a sentori acidi, sentori di kiwi (a mia apparenza), di zolfo e di mosto d'uva, mela verde e prugna, risultando in definitiva fragrante e piacevole.
Bassa persistenza nell'aroma.
Essendo un Lambic, non sarebbe tale senza un pò di frizzantezza, il corpo nel palato è invece medio con un gusto maltato,
Poca amara , un acidulo dolce , piacevole.
Assolutamente da provare. annate come il 2009, 2006 a mio avviso da ricercare.Dopo averla provata , state pur certi che andrete di corsa a recuperarne un'altra.
Altro che champagne prosecchi e Spritz.
Consiglio di servirla fresca ma non fredda 8°.Conservare le bottiglie in orizzontale.

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, con qualsiasi piatto di pesce, in particolare pesce azzurro e crostacei, e anche con formaggi non troppo stagionati, in generale.

Formato 37,5 cl        8 % alc/vol                    Gentilmente offerta   ( pagata 6 euro spaccio alimentare )

martedì 17 febbraio 2015

Ex Voto - Butcher’s Tears

A volte ci sono giustamente birre e birrifici che in pochi, pochissimi conoscono si prova a volte con sorprese molto gradite qualche volta pronti a correre verso il lavandino per buttarci dentro un qualcosa....chiamato birra.
Siamo in Olanda, a sud della città di Amsterdam, zona stadio olimpico della città, è qui che troviamo il birrificio Butcher’s Tears.E' un brew pub a tutti gli effetti, sempre pronto ad organizzare feste ed eventi circa 5-6 spine e una decina di bottiglie della casa.diverse le birre alcune come la Ex Voto, prodotte negli impianti della belga Gulden Spoor.
Il nome Tears significa lacrime, pianto  ( sono gli zuccheri che restano dopo la fermentzione ) Butcher, macellaio in italiano, che è pero il soprannome di una birra svedese , ma di più non sappiamo.
Ho bevuto questa birra all'ultimo Kerstbierfestival di Essen, stando ai consigli di un vecchio signore ( a volte i vecchi sono i più saggi ) , non me ne sono pentito.
Una Belgian Strong Ale, da 9 % , si presenta di un bel colore ambrato chiaro bella limpida, con schiuma bianca non persistente.A naso sentiamo fin da subito sentore di caramello, malto invecchiato, frutta secca.
In bocca è abbastanza amarognola, grazie all'uso di luppoli Saaz e  Hersbrucker un luppolo tedesco ottima a caratterizzare le birre belghe, sentori di zenzero, spezie, uva passa, zucchero candito, un finale leggermente pepato.
Il pepato è dato dalla presenza dei grani di paradiso, noti anche come Pepe Melegueta, sono piccoli semi dal colore bruciato di una pianta simile al cardamomo che cresce sulle coste e sulle isole dell'Africa tropicale occidentale. Sono caratterizzati da un sapore pepato unito a note aromatiche che rimandano allo zenzero e al cardamomo. Fortemente legati alla tradizione culinaria dell'Africa occidentale.
Carbonazione media.Niente male come birra.Curioso di provare altre birre di questo birrificio.
Consiglio di servirla a 8-10° 

ABBINAMENTI: con antipasti a base di salumi, formaggi stagionati ma non erborinati (dato esser già speziata la birra) ,carni rosse.Ottima anche con frutta secca e croccante.

Formato 33 cl            9 % alc/vol               Pagata 2,90 beershop online.

lunedì 16 febbraio 2015

BrewDog IPA is Dead - EXP366 - BrewDog

Oggi non saprei se parlarvi di birrificio o di potenza artigianale.
Parliamo di BrewDogbirrificio britannico con sede a Ellon (AberdeenshireScozia).
Una vera potenza se si pensa all'espansione mostruosa che ha avuto dal 2007 anno della sua fondazione a d oggi.
La birreria è stata fondata nel 2006 da James Watt e Martin Dickie,Fraserburgh, dove ha prodotto la prima birra nell'aprile del 2007. Nell'autunno del 2012, la fabbrica è stata trasferita a Ellon, ma hanno comunque mantenuto la sede a Fraserburgh come laboratorio per birre sperimentali. Cercando sempre di diversificarsi da tutte le altre birrerie del resto del mondo hanno cercato di produrre birre sempre più ricercate, infatti nel 2009 realizzano una birra da 32% ABV (Tactical Nuclear Penguin), e nel 2010 ne producono una da 55% ABV.
Oggi il birrificio conta diversi locali nel mondo, anche da noi possiamo trovare locali BrewDog a Firenze e Bologna.
Tra le tantissime birre che ho assaggiato di questo birrificio l'ultima è la BrewDog IPA is Dead - EXP366.
Una serie di 4 birre sulla stessa base, dove si usa un unico luppolo diverso per ogni birra, dando vita così quattro Ipa ambrate da 7,2% con struttura maltata su toni caramello e tostatura rotonda. I lieviti da Ale contribuiscono a far esprimere al meglio i singoli luppoli.
I 4 luppoli sono i seguenti: Kohatu, Amarillo, Comet. Exp 366.

Il Kohatu è neozelandese di tendenza floreale con caratteri tropicali e resinosi. Utilizzato sia da aroma che da amaro nelle Ipa.In degustazione emergono in maniera imponente sin da subito gli elementi caratterizzanti del luppolo; fiori bianchi, melata d'abete ed eucalipto in particolar modo, oltre a tracce di ananas.


L'Amarillo è Uno dei luppoli americani preferiti del birrificio! Di forte impatto aromatico, viene anche utilizzato per lo sviluppo delle componenti amare. I suoi sentori identificativi sono principalmente agrumati ed erbacei. Luppolo scelto solitamente per la produzione di Ales in stile americano.

Al naso troviamo in evidenza il mandarino e l'arancia amara, con una lieve nota di ananas sul fondo.


L'Exp 366 è un luppolo americano recente con ancora la denominazione sperimentale. Utilizzato principalmente per le sue caratteristiche aromatiche che spaziano dal resinoso agli agrumi e ai frutti tropicali.Facile riscontrare il mandarino maturo e il pompelmo rosa su un fondo speziato e resinoso. Interessante notare anche le note tropicali, in modo particolare di litchi.

Il Comet è un luppolo americano utilizzato solitamente per le sue caratteristiche da amaro nello stile Lager. A livello aromatico presenta note erbacee e di pompelmo. Quest'ultimo aroma è particolarmente presente in una versione tedesca del Comet, ovvero quella utilizzata per la nostra quarta Ipa is Dead.

A livello olfattivo presenta un bel agrumato di mandarino e pompelmo rosa accompagnato da una lieve vena di idrocarburo. In bocca emerge anche una piacevole sensazione floreale che completa il profilo aromatico.

Detto ciò riguardo ai 4 diversi luppoli usati, torniamo alla nostra birra.

La BrewDog IPA is Dead - EXP366, 7,2 % alc/vol, si presenta di un bel colore rame, bella limpida, con un piccolo cappello di schiuma bianca fine e non persistente.
A nasos sentori di albicocca. frutto della passione, ananas, vaniglia, caramello, uva.
Corpo medio con un finale secco.Carbonazione media.
Luppolo a mio avviso simile a un Sorachi Ace.Un bell'amaro dato dal luppolo, un bel mix di frutta tropicale.Si nota decisamente un sentore resinoso come aghi di pino.Birra beverina, rinfrescante.In tanti non ne parlano benissimo di questa birra, non mi è dispiaciuta per niente anzi, sarei curioso però di provare un' altra birra mono luppolo con l'Exp 366 e capire l'evolversi dell'aroma.
Consiglio di servirla fresca 6-8°

ABBINAMENTI: formaggi di media stagionatura meglio di latte di mucca, formaggi erborinati, prosciutto dolce, pesce bianco e crostacei. In ogni caso alimenti a tendenza dolce.

Formato 33 cl      7,2 % alc/vol                   Pagata 6 euro in birreria

domenica 15 febbraio 2015

Aecht Schlenkerla Eiche Doppelbock - Brauerei Heller

Ormai ci siamo, dopo i tanti viaggetti e tour birrari che ho fatto negli anni, soprattutto in Belgio, la Germania (Monaco a parte) mi mancava, la voglia era ed è quella di far un salto in Franconia regione ricchissima di birrifici.
E così parlando con amici abbiamo pensato ad un week end a Bamberga alla scoperta delle birre affumicate.
Questo è solo l'inizio, a fine mese si parte seguiranno recensioni e ovviamente un post sul mio viaggio.
Nel centro della città vecchia di Bamberga, ai piedi dell'imponente Duomo, si trova la storica taverna della birreria Schlenkerla. Documentata per la prima volta nel 1405 e attualmente gestita dalla sesta generazione della famiglia Trum, rappresenta la vera fonte della specialità di Bamberga.
La birra affumicata Schlenkerla viene spillata qui, seguendo l'antica tradizione, direttamente da botti in legno di quercia.
Schlenkerla si identifica per tutti, con la Rauchbier Märzen che viene prodotta dal birrificio Heller di Bamberga tutto l’anno.La Aecht Schlenkerla Eiche Doppelbock, invece viene prodotta una sola volta all'anno e solitamente  è disponibile a metà dicembre nella taverna della centrale Dominikanerstraße di Bamberga.
E' la più difficile da trovare sugli scaffali dei nostri beer shop o rivenditori.
Come la Märzen, anche la Doppelbock viene prodotta con malti affumicati, Eiche in tedesco significa che per questa birra il legno utilizzato per l’affumicatura è di quercia, e non di faggio come per le altre Schlenkerla.
L’utilizzo della quercia, oltre a conferire alla birra ovviamente un differente profilo affumicato.
 Il luppolo utilizzato proviene dalla regione dell’Halleratu (dovrebbe essere Hallertauer Mittelfrüh) e la birra matura per alcuni mesi nelle cantine del birrificio Heller. 
Doppelbock natalizia, versata nel bicchiere si presenta bella limpida di un bel color ambrato carico, con riflessi ramati. schiuma color ocra, fine e cremosa, dalla discreta persistenza.
A naso l'affumicatura è nettamente dominante, aroma di pancetta affumicata, speck, legno, caramello.Decisamente più aromatizzata della Marzen.
In bocca note di caramello, qualche lieve tostatura, frutta secca, legno, miele, biscotto al burro ma soprattutto tanta carne affumicata.Se lasciamo scaldare la birra emergono sentori di ...dattero e mandorla.
Un'ottima birra da pasto dove gli 8 ° alc sono bene nascosti, corpo medio e carbonzione modesta, fanno si che questa birra sia pericolosamente facile da bere.
Concludo dicendo che è un'ottima birra difficile da trovare se non comprandola online allo shop del birrificio.
Servire a una temperatura di 8- 10°

ABBINAMENTI: salumi vari, ottima con pancetta speck e lardo.Salsicce essiccate tipiche del Ttirolo e della Germania, formaggi stagionati, carni rosse e selvaggina.

Formato 50 cl        8 % alc/vol                   Pagata  bevuta a casa di amici ( 3 euro beer shop )

sabato 14 febbraio 2015

Magic Ghost - Fantomè

Parliamo di Belgio, ovviamente terra di caccia per noi amanti della birra.Siamo nel sud del paese, a Soy, qui troviamo una realtà molto curiosa come quella che nel 1988 Dany Prygnon e suo padre hanno fondato, la Brasserie Fantôme.
Un piccolo birrificio sicuramente da visitare, vecchi macchinari, una piccola sala dove degustare qualche buona birra in compagnia di Dany, di sua moglie e delle tante persone che di sera si incontrano al birrificio.
Come tanti di voi sapranno Dany è conosciuto per realizzare birre uniche e mostruose ma anche perchè a volte le sue birre non sono proprio come ce le aspettavamo.
diverse volte incrocio le dita davanti a una birra Fantôme
, sperando vada tutto bene...ma la maggior parte delle volte ne esco più che soddisfatto.
Volevo qualcosa di diverso, un colore diverso, qualcosa che potesse stupire me e i miei amici.
Avevo sentito parlare di questa birra dal colore certamente insolito, il verde.
La Birra è una saison aromatizzata al the verde, la Fantôme
Magic Ghost.
Una birra verde???Ma non ci avevano detto di temere le bottiglie verdi???
L'etichetta ci vuol dire qualcosa di bizzarro ,pazzo, raffigurato è un mago che per magia libera dove figure misteriose. 3 fantasmini.
Vorrà forse dire che aprendo questa bottiglia ha fisicamente intenzione di manifestare questi spiriti??
Versiamo la nostra birra, si presenta di un color verdastro, oliva, torbido, un gran cappello di schiuma deciso e persistente, fatto di bolle.
Ovviamente il birraio, non descrive mai nelle sue birre le spezie o gli ingredienti presenti nelle sue birre, sta a noi percepirli.
Al naso, sentiamo il the verde da qui il colore dato alla birra, foglie di basilico, menta, scorze di limone, credo della mela verde. sentori dolci quali il miele , note fruttate e agrumate e un finale acidulo ma ben bilanciato.
Finale secco, pulito il tenore alcolico di 8 % viene ben nascosto.
Sul fondo del bicchiere e della bottiglia stessa troviamo diversi sedimenti dati anche dal lievito.
Sicuramente a tanti di voi farà strano trovarsi nel bicchiere una birra verde e torbida con un leggero acido, invece questa birra è rinfrescante e si lascia bere bene, una rarità non sempre facile da trovare e fidatevi che ha fatto la sua bella figura stappata tra gli amici.
Dietro ogni buon pazzo, c'è un fantasma. forse è per questo che Prygnon ha chiamato il suo birrificio Fantôme, si dice che vengono utilizzate le spezie che si trovano nei campi vicino a Soy.
Una cosa strana è che a volte nemmeno in Belgio è facile trovare le birre del fantasma, ma per chi come noi ha avuto la fortuna di provarle certamente sarà difficile dimenticarsele.
Consiglio di servirla fresca 6-8 °

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo , carpaccio e pesce crudo, l'ho abbianata a del pesce di lago cotto a vapore o a della carne bianca.

Formato 75 cl            8 % alc/vol         pagata 7,80 euro importatore birre ( si trova anche a 6,50 euro )

venerdì 13 febbraio 2015

Half Mast QIPA - Siren Craft Brewery

Ultimamente, vi ho parlato di birre dall'alto grado alcolico, ideali a scaldare nostre fredde serate invernali.
L'altra sera, mentre ero impegnato con un amico ad imbottigliare la nostra birra al cocco, una coco brown porter,  ho pensato di stappare una birra, esotica, fresca e catapultarmi con la mente ai caraibi, magari in riva ad una spiaggia bianchissima gustandomi una fresca birra dal sapore di frutti tropicali, fissando l'orizzonte.
La birra di cui vi parlerò oggi ci porta in Inghilterranel Berkshire, poco distante da Londra, il giovanissimo birrificio Siren ha già saputo far parlare di sè.Prende il nome dalle Sirene dell'Odissea di Omero, il cui richiamo sarebbe stato ascoltato secoli dopo le vicende greche da Darron Anley, nel 2010, sviluppando il progetto che ha portato alla nascita del birrificio nel 2012.Siren ricerca birre che possano essere apprezzate e comprese da tutti, ma che allo stesso tempo incuriosiscano e spingano il cliente ad andare oltre la semplice bevuta approfondendo la conoscenza di questa bevanda. I prodotti si caratterizzano per buona bevibilità, luppolature intense ma eleganti e grande aromaticità.
Con l'obiettivo di creare una birra di corpo, bilanciata, contemporaneamente di grande aromaticità ma con una contenuta amarezza, nasce Half Mast QIPA, una "piccola" Ipa che incanta il palato con note di mango, pesca e pompelmo. Birra di grande bevibilità e piacevolezza.
La stappiamo, versata nel bicchiere ha un colore ambrato chiaro, leggermente torbida, con un bel cappello di schiuma bianca, che pian piano sparisce.
Subito sentiamo un bell'aroma di agrumi, frutti tropicali, primo su tutti il mango, ananas, pompelmo, agrumi, come la scorza di limone, dati dalla forte luppolatura.
In bocca questa Session Ipa è leggera, si lascia bere bene, un corpo medio, con i suoi 2.8 ° ...che ha mio avviso sono ben mascherati, chiunque darebbe a questa birra 4 - 4,5 ° , è fantastica non aggiungo altro, un'ottima birra estiva, birra da aperitivo , per palati fini.E' la prima birra che bevo di questo birrificio e sono rimasto stupefatto.
Consiglio di servirla fresca a 5-7°

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, come birra dissetante, con antipasti a base di pesce, carne bianca, molluschi e dessert.Ideale con gelato e macedonia.

Formato 50 cl         2,8 % alc/vol                    Pagata 4 euro beershop italia

giovedì 12 febbraio 2015

Filo Di Fumo - Birra Pasturana

Oggi vi parlo di una bella realtà brassicola.
Siamo in Piemonte, provincia di Alessandria nella località Pasturana, dove sorge il Birrificio Pasturana.I soci non sono certo giovanissimi, con età compresa tra i 40 e i 50 anni o più, tutti residenti in paese desiderosi di realizzare ciò per cui erano appassionati, produrre birra.Un qualcosa di davvero speciale, a differenza di molti altri birrifici, è prima di tutto l'impianto di produzione autocostruito, di propria progettazione, 2 dei soci sono rispettivamente un ex orafo e un mago dei metalli.
L'acqua utilizzata è quella del comune di Pasturana adatta alle birre da loro prodotte, ispirate alla scuola belga e a quella britannica.
Adiacente al birrificio vi è anche un piccolo museo birrario che raccoglie migliaia di bottiglie, lattine, targhe e adltri oggetti del magico mondo della birra, raccolta iniziata nel 1978.
Torniamo alla nostra birra, la Filo Di Fumo.
Appena la versiamo nel bicchiere, si presenta di color rame, velato, con un enorme cappello di schiuma color ocra, basso tenore alcolico di 5,5 %, abbastanza fine e cremosa, persistente.L'aroma di affumicato è leggero, mai invadente, da qui il nome Filo Di Fumosentori fruttati e agrumati, citrici, donati dai lieviti.Birra snella e beverina, in bocca ripropone gli stessi toni fruttati dell’aroma ed un amaro erbaceo che ne caratterizza quasi tutta la corsa senza nessun ritorno dell’affumicato.Secca, pulisce bene il palato prima di lasciare un delicato retrogusto amaro, erbaceo.Il corpo a mio avviso manca un pochino.Una birra semplicemente da bere in compagnia, magari nelle calde giornate estive con il suo leggere affumicato è adatta alle nostre grigliate magari il giorno di Pasquetta, con le prime temperature miti dell'anno.
Consiglio di servirla fresca sui 7-10°

ABBINAMENTI: aperitivo, pesce affumicato, insalate, pasta con pesce, pasta con verdure, secondi di pesce, pasticceria secca.

Ricetta perfetta per questa birra: Bruschetta di pane pugliese e pomodorini.

Formato 75 cl         5,5 % alc/vol           Pagata 6 euro al supermarket

Nota bene la foto non stata fatta al momento della degustazione

mercoledì 11 febbraio 2015

Bommen & Granaten - Brouwerij De Molen

Continuiamo con birre a dir poco mostruose, in tutto non solo per il tenore alcolico.
Oggi volo in Olanda, precisamente a Bodegraven, cittadina dell'Olanda Meridionale, qui ha sede la Brouwerij De Molen.
Un' altro birrificio che insieme a De Struise, Cantillon, Extraommes, spesso troverete nel mio blog.
Definirlo amore a prima vista è poco, non ci si innamora solamente bevendo le tante birre che producono, ma per chi come me ha avuto la fortuna di visitare questo birrificio ...direi che è facile appunto.
L'Olanda è fantastica in tutto per chi la visita, tutti conosciamo i Paesi Bassi per Amsterdam,L'Ajax, i tulipani e ovviamente per i suoi mulini.
De Molen appunto è un vecchio mulino adibito prima a birrificio e ora a ristorante, dove all'inizio in un angolo nasceva il piccolo laboratorio, era fantastico ricordo ancora la mia visita nel 2010 mangiare con i fermentatori che spuntavano qua e là all'interno del locale per la mancanza di spazio.Negli ultimi anni il birrificio ha cambiato la sua sede produttiva espandendosi in un altro vecchio edificio ben più grande.
Non vedo l'ora di tornarci per visitare la nuova sede produttiva , inoltre all'interno del mulino vi è un fornitissimo beershop con diverse etichette straniere e olandesi senza escludere di trovarci qualche chicca.
Torniamo ora alla nostra birra la Bommen & Granaten, ovviamente il nome da dice tutta bombe e granate dati i suoi 15 %.
Questa birra è fantastica, definita da tanti paradossale, un vero e proprio mostro, pazzesca.
Questa barley wine (nella “versione inglese” dello stile) dall'imponente ABV di 15,2%, davvero imprescindibile nel suo stile.
Ciò che stupisce di più in questo barley wine, molto simile a un passito, è la capacità che ha avuto il birraio Menno Oliver, di nascondere il tenore alcolico, in un contesto del tutto equilibrato, dove il fruttato/agrumato ne determina il carattere.
Prodotta con lieviti di champagne ha un bel colore dorato/aranciato, con la schiuma, ovviamente, quasi assente. Dopo averla fatta riposare un po’ nel bicchiere, la birra regala al naso un sacco di frutta, arancia, mandarino, frutta bianca delicata, e un malto raffinato e sinuoso: un bouquet veramente fatto e finito,In bocca rivela la sua potenza, tutto è perfetto dall'alcol deciso che scalda ma non brucia, al fruttato di uva e mandarino che la fa accostare ai vini liquorosi quali passito, zibibbo, picolit per citarne alcuni.Scarsa luppolatura che però appaga questa birra.Poca carbonazione, bevuta esageratamente equilibrata.Un finale caldo che ci accompagna fino all'ultima bevuta.Che dire io un paio di bottiglie me le sono dimenticate in cantina, anche se è dificile resistere, anche se consiglio di lasciarla riposare per anni nascosta chissà dove ( sull'etichetta i 25 anni di invecchiamento non sono affatto uno scherzo).
Servire a una temperatura di 10- 12 °

ABBINAMENTI: ottima con i formaggi pregiati e nocciole, dessert al cioccolato.

Formato  33 cl      15,2 % alc/vol               pagata 5,50 beersho italia


martedì 10 febbraio 2015

Gouden Carolous Christmas - Brouwerij Het Anker

Ancora una volta, viste le fredde giornate odierne, parlo di una birra invernale o meglio natalizia.Le feste sono passate da un pò, ma la compagnia rende sempre festose le nostre serate.
Parliamo di una birra belga che è rinata dopo ben 35 anni di assenza nel 2002.
Il birrificio in questione è la Brouwerij Het Anker.Il birrificio sorge a Mechelen in Belgio, sito in alcuni edifici di un vecchio ospedale del 1400, il birrificio ha una storia lunga e produce fantastiche birre che vengono esportate in più di 30 paesi.Ho avuto la fortuna di passare presso il birrificio, purtroppo solo allo spaccio dove si possono a volte trovare annate passate di Gouden Carolous Christmas o la meglio conosciuta Gouden Carolus Cuvee Van De Keizer.Consigliato!
Torniamo alla nostra birra la Gouden Carolous Christmas 2011, rinasce come detto nel 2002 dopo che il birrificio era rimasto per ben 35 anni senza una birra natalizia.In precedenza le birre per natale prodotte avevano un altro nome, Cardinal Christmas e Anker Christmas successivamente si scelse un nome più semplice, quello attuale.
Viene solitamente prodotta ad agosto e poi lasciata maturare per qualche mese per essere pronta per le festività.
Prevede solamente luppoli del Belgio e come riferisce il sito ben 6 spezie differenti.
L'ho lasciata ben 4 anni e mezzo in cantina e devo dire che nel formato da 75 cl è maturata alla grande.
Si presenta di un bel colore tonaca di frate, leggermente torbida, Schiuma color beige molto persistente, cremosa.L'aroma è complesso e pulito, troviamo zucchero a velo, canditi, spezie, glassa, prugne, uvetta, banana, frutti di bosco, ciliegia.Un ottimo mix che ci conferisce un ottima aspettativa in bocca dove ha un corpo medio, carbonazione contenuta e oleosa.
Birra gradevole, ci regala note di frutta sotto spirito, datteri prugna e uvetta come già detto, a metà bevuta ci lascia un amaricante di liquirizia, più la birra si scalda più percepiamo questo sentore che domina.Finale secco, retrogusto caldo e morbido.Una birra solida per scaldare le nostre serate, 10,5 % , non impegna e si lascia bere bene, nascondendo il suo grado alcolico.
Il mio consiglio è di servirla a una temperatura di 10-12 ° e possibilmente tenerne sempre qualche bottiglia dimenticata chissà in quale angolo della cantina e aprirla di tanto in tanto, meglio se nel formato da 75 cl

ABBINAMENTI: si abbina ebe con i salumi, carne rosse, selvaggina, ottima con formaggi stagionati e dessert quali dolci al cioccolato.Si sposa bene con il panettone per la presenza di canditi.

Formato  75 cl        10,5 % alc/vol          Pagata  6,50 euro beer shop belgio 2012

lunedì 9 febbraio 2015

Beat Weizen Generation With Rasperry - Birrificio Indipendente Elav

Oggi torniamo in Italia, parliamo di un birrificio tra i più attivi con una vasta gamma di birre, più di una ventina, sto parlando del Birrificio Indipendente Elav.
Nasce a Comun Nuovo, nella bassa bergamasca, non lontano dagli stabilimenti della Heineken, nel novembre 2010.
Inizialmente la produzione inizia come progetto per auto prodursi la birra per i 2 locali di proprietà, il Clock Tower di Treviglio e l'Osteria della Birra di Bergamo alta, per poi arrivare al successo odierno.Oggi il birrificio esporta gran parte della birra prodotta specialmente negli Usa, oltre a tenere diversi eventi musicali e feste all'interno del birrificio con visite e corsi periodici.
L'acqua, elemento fondamentale, è quella del comune di Comun Nuovo che senza aggiustamenti si è rivelata fin da subito ideale alla produzione.Attualmente possiedono un impianto da 2.500 litri in cotta continua totalmente manuale, questo sia per creare una continuità con la produzione attuale, mantenendo quindi uno stile di lavoro realmente artigianale; sia per poter garantire il lavoro di tutti gli ormai 30 collaboratori interni del Birrificio.
Attualmente uno dei progetti del Birrificio, realizzato nella splendida cornice della Val d’Astino, ai piedi di Bergamo Alta, più precisamente nei campi situati attorno al monastero è la coltivazione di luppolo biologico per la sua birra, affiancata a quella di varie erbe officinali e frutti.
Torniamo ora alla nostra birra, la Beat Weizen Generation With Rasperry, che non è altro che la Weizen con l'aggiunta del 10 % di lamponi durante la prima fase di fermentazione.
Gradazione alcolica di 4,9 %, si presenta di un bel colore rosato scuro, limpida.Schiuma bianca che via via va svanendo.
A naso, fin da subito prevalgono i profumi dei frutti di bosco, in questo caso lamponi,sentori floreali dati dall'ottima luppolatura, banana che assieme ai frutti rossi dominano la scena e una leggera speziatura.
Birra costruita da una buona struttura.La sua carbonazione non è invadente e mantiene un corpo medio e avvolgente con finale acido ma non eccessivo e pulito.
Birra da bere fresca 6-8 °, rinfrescante ottima come aperitivo.

ABBInaMENTI: ottima come aperitivo, birra da dessert, meringhe torte gelato o coppe di gelato.

Formato 33 cl              4,9 % alc/vol                         Pagata 5 euro in fiera

sabato 7 febbraio 2015

Weltmerz 2010 - De sturise Brouwer

Oggi, continuo parlando del birrificio Struise, d'altronde una volta che bevo una loro birra subito dopo passo a berne altre nei giorni seguenti.Passiamo dai 10 % della Pannepot Grand Reserva 2010, ai 3 % della birra che recensiamo oggi, forse la gradazione alcolica più bassa tra le birre che producono.
In stile Sour Ale, acida quindi con l'uso di lieviti selvaggi e maturata in botti, parliamo della Weltmerz 2010, gentilmente regalatami a fine visita in birrificio.Cosa chiedere di più?
Sour dalla bassissima gradazione alcolica, ma dalla estrrema beverinità.Si presenta di un colore dorato, trasparente, limpido.con una leggera schiuma bianca,che pian piano svanisce lasciando poche tracce di se.
A naso leggermente terrosa con sentori di agrumato, pompelmo,  soprattutto evidenti note di limone,si sente un leggero lattico.
In bocca esplode con il suo carattere secco e asciutto, molto pungente con note di fieno e mela verde sovrastata da un'alta caratterizzazione citrica.Carbonzione morbida.Una birra molto interessante oltre che rinfrescante,anche per il suo,ripeto basso tenore alcolico.Come birra si avvicina molto a una Berliner.Presente insieme ad altre birre, Black Albert, Danko Power IPA, Elliot Brew, Ypres e Black Damnation, all'ultimo Villaggio Della Birra.

Formato 75 cl       3 % alc/vol   regalatami    prezzo dai 12 euro in su

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, ideale fresca nelle calde giornate estive.Si sposa bene con piatti a base di pesce.