venerdì 26 giugno 2020

Malaspina Brewing - Assaggi




Oggi Vi parlo di una giovane beer firm milanese, che mi ha stupito con i suoi prodotti e che sicuramente farà strada in questo mondo di matti.
Loro sono due amici Francesco e Luca, una vita passata tra pentoloni e fornelli, un buon passato da homebrewing, così da fondare nel 2017 una beer firm , la Malaspina Brewing.
Siamo alle porte di Milano, dove non lontano dal ben più conosciuto Idroscalo, si trova il piccolo laghetto Malaspina, dove i due amici passano spesso i loro pomeriggi a chiaccherare e progettare le loro birre pensando a un futuro nel mondo della birra, seduti su una panchina in pieno relax.
E' da qui che prende il nome la beer firm, oltre che il logo in etichetta.
Le birre attualmente sono prodotte presso gli impianti di Serrastorta e del Birrificio La Ribalta, dove Francesco segue ogni processo produttivo.
I ragazzi amano il luppolo e posso dire che ci sanno fare, freschezza e un amaro mai invadente, caratterizzano buona parte delle loro birre.
Attualmente la gamma comprende ben cinque birre, una Amber Ale, una Session Ale, la Double Ipa, una American Ipa e infine la Pils.
Ho avuto modo di assaggiare tre loro birre, vediamo quali.

La ART17, una Double Ipa da 7,5à per 65 IBU, con l'utilizzo di luppoli Citra, Simcoe, Mosaic e Columbus e lievito Vermont Ale ( Conan ).
Di un bel color ambrato chiaro e schiuma bianca pannosa, limpida e pulita.
Netti sentori di frutta, frutta gialla matura, ananas, pesca, mango, sentori agrumati, pompelmo, con un leggero erbaceo.
In bocca note maltate, pane bianco, per poi arrivare nuovamente alla frutta matura e agli agrumi, Buon corpo e carbonazione media,
Finale amaro, invitante. 
Birra nata in collaborazione con la Birreria Articolo 17 di Firenze.



La seconda birra assaggiata è la Wedra una Session Pale Ale da 4,5 ° , con malto Pils e Pale e luppolatura con Cascade Citra e Saaz.
Wedra è la prima ricetta realizzata, di un bel colore giallo oro, limpida e pulita, sormontata da un cappello di schiuma bianca cremosa e delicatamente persistente.
Al naso è un mix di sentori. erbacei, floreali, agrumati e fruttati, emanano freschezza.
In bocca è leggera, si lascia bere facilmente, attacco dolce e chiusura decisamente più amara ma non troppo.
Davvero ben fatta.



Infine la Elle8 , una American Ipa da 6.6 ° con un deciso dry hopping, Citra, Ekuanot e Mosaic per un'esplosione di profumi e sapori.
Color ambrato chiaro, limpida e pulita, schiuma bianca, al naso le note fruttate sono decisamente orientate alla frutta gialla matura, pesca, albicocca, ma anche note maltate.
In bocca attacco dolce, pane bianco, crackers, per poi virare subito sul fruttato fino a fine bevuta.
Quest'ultima birra ha ricevuto un importante riconoscimento con il secondo posto nella sua categoria all'ultima rassegna di Birra dell'Anno a Rimini.
Concludo, ringraziando i ragazzi di Malaspina Brewing per gli assaggi e le ottime birre. Avanti così.


                                                        https://malaspinabrewing.com/



Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

mercoledì 17 giugno 2020

Alla scoperta del Birrificio Turan



Nelle scorse settimane siamo stati contattati dal Birrificio Turan , nella Tuscia la terra degli Etruschi in provincia di Viterbo.
Il territorio della Tuscia ha origini antichissime e storicamente andava ad indicare un vasto territorio diviso in tre distretti: la Tuscia Romana, che oggi coincide con la provincia di Roma nord; la Tuscia Ducale, sottoposta all’allora Ducato di Spoleto; la Tuscia Longobarda, coincidente con l’odierna regione Toscana. 
Abbiamo così avuto il piacere di assaggiare la loro gamma composta da quattro birre.
Il Birrificio Turan ritorna così sulla scena brassicola nazionale dopo una pausa e diversi cambiamenti a partire anche dalla grafica delle etichette.
Il nome del birrificio è quello della dea Etrusca dell’amore, a simboleggiare la nostra passione per la birra.
Il logo trae ispirazione dalla dinamicità e dalla forza dell’alfabeto etrusco mentre testi in etichetta raccontano aneddoti della storia Etrusca e rivelano la nostra risposta di oggi.

Nonostante le prime popolazioni, risalenti a migliaia di anni fa, già conoscessero una prima forma di birra, i primi veri produttori di birra in Italia furono gli Etruschi che, nei loro convivi, amavano consumare una bevanda fermentata, moderatamente alcolica, chiamata “pevakh”, fatta inizialmente con segale e farro, poi con frumento e miele, che a distanza di secoli sarebbe diventata la birra che conosciamo oggi.

Anche i Romani, dominatori dell’intero continente, pur preferendo il vino, che li faceva sentire più forti e “civilizzati”, non disdegnavano però questa bevanda “barbara” che tanto piaceva alle popolazioni non latine. 
Quattro sono le birre ad oggi realizzate  una Golden Ale da 4,4 ° con luppoli Amarillo ed E.K. Goldings , leggera con sentori erbacei e floreali al naso ed in bocca è dolcem note di miele ma dal finale secco.
Appagante.
La seconda birra è una Apa con 5 ° e vede l'impiego dei luppoli Cascade e El Dorado, amabrata e dalla luppolatura intensa, aggressiva.
I luppoli americani le conferiscono sentori tropicali e fruttati, lime, in bocca prevale la parte maltata , dolce per chiudere amara e ovviamente fruttata.
Una birra ben fatta per chi ama i luppoli americani e le birre amare.
Passiamo ora alla Ipa, 6 ° con luppoli Citra e Summit, anch'essa amara ma dal colroe giallo oro , limpidissima.
Più agrume che frutta tropicale al naso, in bocca prevale la nota agrumata , arancio, mandarino, limone , leggero maltato, amaro deciso.
Infine troviamo una Tripel belga da ben 8 ° con il luppolo ceco Saaz ed il tedesco Mandarina Bavaria.
Decisamente la più complessa e calda tra le birre prodotte dal birrificio, grado alcolico importante, intensità di aromi al naso, frutta secca ma anche pera e mela verde, note speziate, miele.
Attacco dolce una volta assaggiata, un passaggio speziato per poi chiudere amara.

Sono rimasto davvero sorpreso da tutte e quattro le birre assaggiate, dove il fiore all'occhiello è la Golden Ale , una delle migliori tra le tante assaggiate ultimamente, buona uso del luppolo nelle due birre amara , interessante anche la Tripel.
Che dire , in bocca al lupo ai ragazzi di Birra Turan !!







Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.










martedì 9 giugno 2020

Assaggi di Draco's Cave - Birra in botte




Oggi parliamo del progetto Draco's Cave , un progetto che Marco Giannasso, giudice internazionale, docente, partecipa anche alla fondazione dell'associazione Good Beer Society e co-autore del libro Fatti di Birra e quindi grande esperto in materia, ha inaugurato nel 2016.
Un progetto davvero interessante di solo affinamento in legno, quindi parliamo di birre rigorosamente invecchiate in botti .
Tutte le birre ( parliamo di birra base ) vengono selezionate o fatte produrre appositamente prima di essere affinate in botte, con a volte , l'aggiunta di qualche ingrediente particolare vedi i lamponi le ciliegie o le albicocche.
La barricaia ospita circa una ventina di barrique oltre che un piccolo spazio adibito a tap room e si trova nel comune di Lissone in provincia di Monza e Brianza.
Tante le birre realizzate negli ultimi anni, alcuni riviste in più edizioni, diverse birre alla frutta , brettate o sour completano la linea di Draco's Cave.
Qui di seguito le mie impressioni sulle birre assaggiate


Rasperry Saison - 5,8 °

Una volta stappata è impossibile non sentire il profumo di frutta rossa che emana prima ancora di finire nel bicchiere.
Versata ha un colore che spazia dal rossastro al rosa , riflessi rame , velata e con una schiuma color petalo di rosa che piano piano svanisce.
Al naso il bouquet fa invidia a birre ben più conosciute, frutta rossa, frutti di bosco, fragoline di bosco, fiori di campo, vaniglia, legno.Emozionante.
In bocca la fanno da padrone i frutti di bosco, acido e acetico ci prendono per mano e ci conducono per tutta la bevuta, nuovamente vaniglia e legno.
Scorrevole e mai impegnativa, oltre che acidula sa essere anche dolce e ben equilibrata, chiusura secca e più amara. Davvero una gran birra.


Funk And Funny - 7,5 °

Color giallo paglierino, limpida con un bel cappello di schiuma bianca cremoso e persistente.
Al naso buona intensità, spezie frutta gialla matura, freschezza e ovviamente sentori quali, legno , muffa , polvere vanno a caratterizzare questa saison,
In bocca è morbida, note speziate, sentori wild dati dal passaggio in botte, legno, muffa, frutta gialla matura, chiodi di garofano, finale più citrico. Il passaggio in botte si sente eccome per questa saison davvero interessante e di facile beva.


Regal Porter - 7,1 °

Classico color ebano ,  con schiuma densa e cremosa color nocciola.
Al naso emergono da subito note di malti tostati , frutta secca, vaniglia , ma anche legno.
In bocca è morbida , attacco leggermente acidulo , fave di cacao , caffè , ancora note tostate, legno , vaniglia e ovviamente il ricordo al whisky è vivo, soprattutto una volta scaldata la birra.
E' davvero importante il lavoro fatto con il passaggio in botte di whisky, in quanto il risultato finale di questa birra è davvero elegante. Il ricordo va a produzioni inglesi e americane assaggiate in passato e non certo dimenticate.





Mc Cherry - 7 °

Questa birra è come una bella donna, te ne innamori a prima vista . I ricordi sono quelli dei grandi maestri belgi , dove le ciliegie hanno fatto a pieno il loro lavoro così come l'affinamento e la scelta della barrique.
Color rosso intenso che tende al ramato con schiuma rosa , fine per arrivarci al naso con quel profumo prepotente di ciliegia , sentori wild, bretta e note maltate, se la lasciamo scaldare emergono sentori quali frutta sotto spirito.
In bocca primo approccio acidulo, di nuovo la ciliegia, frutta rossa matura, prugna, frutta sotto spirito, vaniglia, leggera nota vinosa, ma anche una parte più dolce e zuccherina caramello a ricordarci la base usata per questa birra.
Perfetta !!


Dark Drup - 7,7 °

Una Cherry Porter , uno stile che non conoscevo.
Fantastica appena versata con il suo colore mogano scuro ma con chiari riflessi rossastri dati dall'impiego della ciliegia.
Schiuma color ocra , cremosa e persistente.
Al naso è un connubio di emozioni che spaziano  dalla frutta rossa in primis al tostato, per passare dalla frutta secca al caramello .
In bocca è calda ben equilibrata tra note tostate, fava di cacao, cioccolato fondente, frutta secca, frutta rossa matura, frutta sotto spirito, buon corpo.
Chiude più  acidula . Birra complessa dall'insieme di sentori che ne fanno una birra da scoprire.


Lady Pepper - 

Stappata ha fin da subito quell'inconfondibile aroma speziato, pepato , carico e persistente.
Color ramato , velata con riflessi dorati , schiuma biancastra fine e persistente.
Al naso come detto pepe, spezie varie, leggera vaniglia, fruttata gialla matura.
In bocca è pepata , spezie , acidula ma anche di una freschezza appagante.
Lasciata scaldare esce la parte maltata, caramellata, ma chiude decisamente più piccante , pepata e speziata, una birra non per tutti i palati ma ben strutturata .
Parere personale verso la fine di bevuta diventa impegnativa , data la sua speziatura o meglio pepatura , ma come detto non sono un amante del pepato e speziato. Comunque chapeau !!


Non scopro certo ora le birre di Draco's Cave, ma alcuni prodotti , quali la Mc Cherry e la Regal Porter , vanno davvero oltre le mie aspettative in modo più che positivo.
La Mc Cherry è davvero di una categoria superiore, per una degustazione più che positiva.
Ricordo anche la Apricot Surise una tra le prime birre lanciate sul mercato con aggiunta di albicocche, davvero notevole.
Tenetelo d'occhio questo progetto , davvero interessante!!
Ringrazio Marco per la possibilità di assaggiare le sue birre.







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giovedì 4 giugno 2020

Jefe - Birrificio Bognanco




Oggi facciamo tappa in Piemonte, in provincia di Verbania-Cusio-Ossola , più precisamente a Bognanco, piccolo comune montano di poco più di 200 abitanti ,siamo a circa 900 m, conosciuto per le sue acque termali, ed è qui che dal 2018 è attivo il Birrificio Bognanco.
Tante le birre realizzate, circa una dozzina , stili tedeschi e anglosassoni , dopo aver assaggiato la gamma completa andiamo ora a conoscere meglio la Jefe , una black ipa da 5,5 °.
Versata nel bicchiere si presenta di un bel colore nero con schiuma color nocciola , cremosa e persistente.
Al naso un mix di frutta tropicale quale mango e ananas e note quali , caffè , cacao, cioccolato , malti tostati , caramello e liquirizia.
In bocca arriva morbida , attacco fruttato, chiude con note tostate e di liquirizia.
Semplice ma ben fatta , leggera e fresca, corpo e carbonazione media ottima sola o in abbinamento.
Consiglio di servirla a 10 °.


ABBINAMENTI: Ideale per accompagnare piatti a base di pesce o sushi, formaggi freschi, molluschi crudi, stufati di carne, carni rosse e barbeque, dolci al cioccolato. 

Formato :   0,50 L       50 IBU        5,5 %   alc/ vol     



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