mercoledì 1 aprile 2015

De Dolle Boskeun - De Dolle Brouwerij

Ci stiamo avvicinando alla Pasqua, perchè non farlo con una birra dedicata a questa festa??
Ormai di birre c'e praticamente una per ogni ogni , per ogni ricorrenza, non solo birre di natale, ma anche birre pasquali.
In un post precedente avevo già parlato di una birra...quaresimale, la Fastenbier di Schlenkerla, oggi restiamo ancora in Belgio, con quella che per me è la regina indiscussa delle birre di Pasqua.
Le birre di Pasqua o Easter Beer non solo esistono, ma rappresentano un capitolo birraio che ha una storia.
Tradizione vuole che i monaci d’abbazia del Belgio, per sopperire alla fame della quaresima, preparassero delle birre primaverili piuttosto corpose: del resto, usualmente, la birra viene definita pane liquido. La tradizione di preparare delle cotte giusto in tempo per la Settimana Santa si perpetua ancora oggi in molti luoghi d’Europa, soprattutto nei paesi scandinavi, dove le Paske Øl sono più leggere, ma anche in Germania e  in Inghilterra, dove lo stile nordico, di solito, privilegia i sapori primaverili, dall’erbaceo al floreale. 
Parliamo, della De Dolle Boskeun, Della De dolle Brouwerij, 10 % alc/vol, una bella birra, quasi invernale come gradazione,  (come la Easter della Gouden Carolus: si vede che in Belgio la Pasqua è fredda, hanno bisogno di un po’ di calore ).
E’ dedicata al coniglietto dei boschi (Bos-Keun) in dialetto fiammingo se non vado errando, che si risveglia in primavera, ed è il soprannome (pare per le orecchie) di Jo, uno dei due cofondatori del birrifcio, fratello di Kris.
Malto pale, luppolo goldings, zucchero di canna durante la bollitura, miele nella fermentazione, rifermentata in bottiglia. 
Versiamola e vediamo, è quella del 2013colore dorato carico, leggermente opalescente, schiuma cremosa ed imponente, a naso si presenta molto elegante.
 La prima sensazione è lievito e crosta di pane, poi si inserisce un sottofondo leggermente terroso, una speziatura soffusa e diffusa, e il miele, zucchero di canna delle Mauritius sentori di banana e vaniglia.
Aroma fresco dato anche dai luppoli inglesi Golding, lascia il palato fresco e pulito, senza nessun sentore di ossidazione, con un finale molto equilibrato.
I gradi si sentono tutti, fin dall’inizio, la potenza alcolica impressiona e caratterizza l’assaggio, una'ottima birra.
A me è rimasta in cantina 2 annetti e si è conservata alla grande, avrebbe potuto cambiare leggermente colore e ossidarsi leggermente, ma direi di berla dell'anno corrente , d'altronde chi mangia la torta di Natale in estate, quindi perché fare lo stesso con una birra di Pasqua?
Consiglio di servirla tra 8-10°

ABBINAMENTI: adatta a carni rosse e formaggi stagionate, ideale con piatti a base di uova per rimanere in tema pasquale


Formato 33 cl     10 % alc/vol      Pagata 4 euro in beer shop

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