martedì 28 dicembre 2021

Che 2021 è stato??



Come ogni anno tiriamo le conclusioni. 

Un anno iniziato, come molti di Voi, in clausura, lontano da amici e parenti, lontano dal bancone e dai nostri amati festival. 

Dimenticavo i viaggi. A gennaio già poter andare nel comune vicino era un sogno, figuriamoci viaggiare. 

Per fortuna con aprile se non erro le cose sono cambiate e almeno l'estate e l'autunno li abbiamo salvati. 

Ho viaggiato tanto in estate, forse troppo e ovviamente la birra è stata un'ottima compagna di viaggio. Nessun festival, niente eventi, qualche sporadica visita in birrifici vicini ma anche un bel tour birraio di tre giorni in Savoia ( Francia). 

Ho scritto meno sul blog, ma ho avuto la fortuna di assaggiare svariate birre, conosce nuove persone e raccontare la storia di molti di loro. 

Da Stefano che ci ha aperto le porte del Birrificio Beha di Rimini, vi ho parlato del Libro " Birrovagando per il Belgio ", abbiamo intervistato l'amico Daniele Cogliati, autore del libro " Questione di Pinte "

L'intervista a Francesco d el Birrificio Malcantone, tra i migliori produttori emergenti. Vi abbiamo parlato delle sorelle Lami e del loro birrificio, grazie a Giulia, ci tengo a sottolineare il progetto del Birrificio di Malnate, molto attivo nel sociale e tanto altro come le ultime due interviste ai ragazzi di Fiumana Brewery e Raise Brewing. 

Ci siamo avvicinati al mondo del Sidro, prima con i ragazzi di Apple Blood Cider che spero di andare presto a trovare e poi con i prodotti di Mela Godo in Valtellina a cui farò visita a breve. 

Ma la soddisfazione più grande è arrivata negli ultimi mesi con il mio primo articolo per la rivista di Birra Nostra Magazine, dove racconto del mio beer tour francese. 

E questo nuovo anno ?? 

Speriamo torni tutto come prima del Covid, questa è la cosa importante. 

Per il resto ci saranno nuove interviste, nuove storie da raccontare, magari qualche libro da farvi conoscere e tanto viaggiare. 

Non mi resta che augurare a tutti un Felice Anno Nuovo. Buon 2022!! 


mercoledì 15 dicembre 2021

Intervista ai ragazzi di Fiumana Brewery, giovane beer firm bergamasca e coltivatori di luppolo.


Oggi vi portiamo nella bassa bergamasca, nel comune di Capriate San Gervasio che in tanti, soprattutto chi ha figli piccoli, conosceranno per i parchi divertimento di Minitalia e Leolandia, ma anche per essere alle porte del villaggio industriale meglio conservato, patrimonio Unesco di Crespi d'Adda, assolutamente da visitare.

Qui abbiamo incontrato i ragazzi della Fiumana Brewery, una giovane beer firm bergamasca, ma anche coltivatori di luppolo. Andiamo a conoscere la loro storia.


Ciao ragazzi e benvenuti sul nostro giornale.Quando e come nasce Fiumana Brewery e chi c'è dietro questa giovane realtà?


L’Idea di “Fiumana” nasce una decina di anni fa dalla passione per la birra e la coltivazione del luppolo portata avanti tra amici. Col passare del tempo tale passione è andata concretizzandosi fino a diventare una vera e propria società agricola per la coltivazione del luppolo nel 2019 e nel 2020 della relativa Beerfirm.
I promotori e fondatori del progetto Fiumana sono Gianluca e Davide, due ragazzi di Capriate San Gervasio. La produzione brassicola vera e propria si svolge a San Pellegrino Terme, presso il “Birrificio di Via Priula” dove, grazie al Birraio Riccardo si lavora per realizzare le ricette scritte a quattro mani dai due.


Fiumana il nome scelto e tre ragazzi su una barchetta. Come avete scelto il vostro nome e logo?


Fiumana prende il nome dalla nostra piccola e amata barchetta da fiume omonima sulla quale spesso navighiamo il fiume Adda. La barchetta in questione è appunto raffigurata all’interno del nostro logo.
Il fiume rimane una presenza costante nel nostro immaginario ed è una vera e propria fonte di ispirazione, così tanto che i nomi delle nostre attuali tre birre ne traggono spunto.





Attualmente quante birre avete in gamma ? Raccontateci qualcosa.


Attualmente produciamo tre birre :

Abdua : stile IPA, 6* IPA con base di ispirazione inglese, spinta con una nota floreale grazie ai luppoli americani. Secca e caratterizzata da una delicata nota amara alla fine.

Kiphisi : stile American Lager, 5.8* classica lager a bassa fermentazione, pulita fresca ed extra bevibile. Enfatizzata anche lei dai luppolo americani. 

Lexua : stile Double IPA, 7.2* birra dal medio-alto contenuto alcolico sposato con un intenso profumo di luppolo. Da bere. 


Non solo beer firm ma anche produttori di luppolo. Come siete organizzati e quali tipologie coltivate ?


Ben detto. Al momento abbiamo un terreno di un ettaro coltivato con circa 1800 piante e in progetto abbiamo l'intenzione di espanderci fino a tre ettari.
Tutte le lavorazione vengono fatte con il nostro trattore e altri macchinari, mentre per quanto riguarda il raccolto, quest'anno come quantitativo, circa 200 kg ed è tutto fatto a mano, messo sottovuoto e conservato in congelatore.
Prossimamente vorremmo acquistare uno sgrappolatore professionale e nuove varietà di luppolo.




Nelle vostre ricette impiegate solo luppolo prodotto da voi? 


Tutte le nostre birre, quale più e quale meno, contengono luppoli che coltiviamo. Il nostro impianto ospita: chinook, cascade, centennial, williamette.

 

Quali sono gli obbiettivi o sogni nel cassetto ?


L’obiettivo è quello di sostituire i luppoli d’importazione attualmente utilizzati nelle ricette con luppoli di nostra produzione cercando di ottenere la stessa resa.

(Nel nostro programma brassicolo abbiamo, come quarta ricetta, una fresh-hop con la raccolta 2021, che stiamo tutt’ora studiando.)

Nonostante la raccolta del luppolo si sia svolta a fine agosto abbiamo optato per l’utilizzo di tecniche particolari quali l’uso del sottovuoto, l’abbattimento e il conseguente stoccaggio in freezer per garantire la massima qualità e integrità del prodotto a medio e lungo termine.




Per finire quale locale, birra avete più a cuore che non sia la Vostra ?


Tuttora dopo centinaia di assaggi e viaggi in ambito brassicolo, non abbiamo trovato una che possa essere definita la nostra birra preferita. Ad introdurci e accompagnarci al mondo delle birre artigianali è stato Il Claudio con il suo locale La Locanda Del Monaco Felice, situato a Suisio.


Si ringraziano Gianluca e Davide per la disponibilità oltre che per le birre in assaggio.


Info : https://fiumanabrewery.com/





Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi


mercoledì 17 novembre 2021

Birra Kinisia

 



Siamo alle porte di Palermo, in Sicilia a Carini, qui da poco è attivo il marchio Birra Kinisia.
Qui Riccardo fin dal 2015, quasi per gioco, prima con i kit per birra fai da te e poi con altre tecniche, ha sognato di creare la sua prima birra. Una sola al momento, una Lager, bionda e dalla facile beva.
Leggera, adatta alle calde giornate siciliane, un'ottima arma contro la caluria, visto il basso tasso alcolico, di 5,5 ° , color oro antico, limpida e pulita con il suo bel cappello di schiuma bianca, pannosa e persistente.
Al naso dominano sentori quali cereali e caramello, ma i quattro luppoli impiegati in ricetta, le conferiscono sentori fruttati e floreali.
In bocca è scorrevoli, attacco dolce, maltato dal piacevole retrogusto amaro. Semplice ma ben fatta, adatta a qualsiasi momento e facile da abbinare alle pietanze.


Si ringrazia Riccardo per gli assaggi e la disponibilità.


Info : www.birrakinisia.it

ABBINAMENTI:   Piatti estivi, anche freddi, e cibi dal sapore non particolarmente pronunciato, 
pesce di lago, ottima con formaggi freschi e carni bianche.
Ideale anche con focacce e pizza.



Formato: 0,33 l          5,5 %  % alc/vol       


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi



giovedì 21 ottobre 2021

Ma.Bo. Beer : la beer-firm del Lago Maggiore - Intervista


Passate le vacanze estive, eccoci con una nuova intervista in esclusiva per il Giornale della Birra. Questa volta ci spingiamo sul Lago Maggiore, sponda lombarda, dove da circa due anni Stefano e Alessio hanno dato vita alla beer firm Ma.Bo Beer.

Leggiamo assieme cosa ci raccontano e li ringraziamo per disponibilità e assaggi.

 

Ragazzi, benvenuti sul Giornale della Birra. Ci parlate un po’ di Voi e di come e quando nasce Ma.Bo Beer ?


“Ma.Bo.”, acronimo della nostra birra artigianale Marella & Bodio, è un Beer Firm nato alla fine del 2019 dalla passione che unisce due giovani ragazzi legati alle radici storiche e tradizionali del proprio territorio lombardo, tra le montagne della Valcuvia che si estendono tra il Monte Nudo ed il Monte Campo dei Fiori, aprendosi sul Lago Maggiore. Anni di produzione da homebrewer, corsi e contest, per perfezionare le tecniche e la ricerca di nuove ricette, unite alla condivisione delle nostre idee con esperti ha permesso, a piccoli passi, la realizzazione di ciò che fin dall’inizio sognavamo…La nostra birra artigianale da gustare con voi!


                  

 

Un’allegra scimmietta con in mano un boccale di birra? Come avete scelto questo logo ?


La scimmietta con il boccale in mano è il simbolo che più ci rappresenta sotto forma di sviluppo, evoluzione ed instancabilità di un prodotto che fin dall’antichità è stato nella quotidianità dei nostri antenati…e poi chi non ha mai avuto una scimmia?


Attualmente quante birre avete in gamma ? Potete raccontarle ai nostri lettori?


Noi produciamo cinque stili di birra completamente diversi l’uno dall’altro (3 sono disponibili tutto l’anno e gli altri due sono disponibili uno in estate e l’altro nel periodo natalizio):

SCIMBIA (Belgian Tripel): birra ad alta fermentazione in tipico stile belga e nonostante il grado alcolico elevato (alc 8% Vol) risulta essere facile da bere, ma occhio a non esagerare.

SCIURA IPA (Double IPA) alc 6,5% Volbirra dal colore bruno rossiccio con sentori di cioccolato e caffè dati dal malto, ma la sua particolarità è data dalla grande quantità di luppolo utilizzato in fase di fermentazione ( DRY HOPPING ) che le dona un aroma intenso di agrumi e frutta tropicale.

BÈLA TUSA (Italian Blonde Ale) alc 4,5% Vol: birra ad alta fermentazione chiara e molto beverina, ideale per un aperitivo o una grigliata in compagnia. L’utilizzo del malto 100% ITALIANO le dona sentori di pane tostato, miele e leggero caramello.

TAS&BEF (American Lager) alc 5% Vol: birra a bassa fermentazione chiara e limpida, nonostante l’amaro deciso risulta essere molto beverina e presenta sentori e note di agrumi estivi. Prodotta in collaborazione con il birrificio REVERTIS è la nostra stagionale estiva disponibile da aprile a settembre.

SPAZZACAMÌN (Smoked Porter) alc 6% Vol: birra ad alta fermentazione dal colore marrone scuro che presenta un amaro medio-basso e un gradevole equilibrio tra i sentori torrefatti tipici di una Porter e l’affumicato del malto utilizzato. È la nostra birra prodotta nel periodo natalizio, disponibile dal 1° novembre fino a marzo, ottima da gustare dopo cena davanti al caminetto, magari in buona compagnia.

 

                  

 

Una giovane beer firm con le idee chiare. Dove volete arrivare ? Obiettivi o sogni nel cassetto?


Abbiamo sempre cercato di migliorarci alzando l’asticella un pochino alla volta cercando di ottenere il meglio dalle idee che ci fermentano in testa, dando la possibilità a tutti di poter degustare un prodotto sempre di maggiore qualità e artigianalità, selezionando con cura e attenzione i birrifici dove produrre le nostre ricette e offrendo un servizio e-commerce veloce e diretto. Tutto questo con l’obiettivo un domani di diventare un punto di riferimento per il territorio in cui viviamo ed espandere i nostri confini sempre di più.


                 

 

 

Per finire quale locale, birrificio o birra avete più a cuore che non sia la Vostra/o ?


Stefano ama molto le tripel belga e uno dei suoi birrifici preferiti è St. Bernardus.
Alessio invece è un fan accanito delle IPA, in particolare le super luppolate della West Coast.
L’ospitalità che offre Revertis ad ogni cotta/imbottigliamento regala emozioni e tante nuove idee da portare avanti, ce ne saranno delle belle!!

 

Prossimamente sul mio blog :  www.birrebevute365.blogspot.com , troverete le recensioni delle loro birre. Info e contatti Ma.Bo Beer : www.mabobeer.com

martedì 5 ottobre 2021

Bimberla - Braukommune Kunigundenberg




Con grande piacere mi è stata regalata questa birra da assaggiare della Braukommune Kunigundenberg , nella cittadina di Pegnitz nel circondario di Bayreuth nell'alta Franconia, non lontano rispetto ai più conosciuti paesi dell'Alto Palatinato, noti a noi per la produzione delle Zoigl.
Una comunità birraria più che un vero birrificio, impianto da 2.5 Hl progettato e installato nel 1999, alimentato a legna.
Caldaia in rame per un impianto che sembra avere più di un secolo di vita e ovviamente un bel biergarten esterno, per un birrificio assolutamente da visitare.
La birra è in fondo una Helles dorata, chiamata Bimberla da 4.9 °, limpida, pulita, bel cappello di schiuma bianca. Note fruttate e di pane.
In bocca gusto pieno, buona base maltata, nuovamente fruttata, per un finale amaro. Fresca e dissetante!! Ben fatta!! Segnato, ci passeremo.

Cheers!!



ABBINAMENTI:   Piatti estivi, anche freddi, e cibi dal sapore non particolarmente pronunciato, 
pesce di lago, ottima con formaggi freschi e carni bianche.
Ideale anche con focacce e pizza.



Formato: 0,50 l          4,9  %  % alc/vol       


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi

venerdì 10 settembre 2021

Woody Blonde ( 3 ° edizione ) - Draco's Cave

 



Eccomi tornato dalle vacanze e non potevo che postare una birra di un grande amico, del marchio Draco' s Cave, di cui vi avevo già ampiamente parlato.
La Woody Blonde è la 3 ° versione di questa Belgian Blonde Ale affinata in botti di dovere per ben 14 mesi.
Limpida, color oro come le tante medaglie 🥇vinte da noi italiani in questa bellissima estate.
Frutta gialla matura, vaniglia. Acidula in bocca, sentori di legno e note wild. Fresca, chiude amara. Una bottiglia da 33 non vi basterà. Ottima 👊
Non siete ancora passati a Lissone ( Mb) in bottaia ?? Che aspettate?


ABBINAMENTI:  ottima sola, bene abbinata a salumi e formaggi. 



Formato: 0,33 l          6,3  %  % alc/vol       Pagata: 6 euro in bottaia


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi


giovedì 15 luglio 2021

Malcantone Craft Brewery - Intervista

                         

Oggi vi porto in provincia di Bologna dove da  un anno e mezzo, in pieno periodo di Covid, si sta facendo conoscere un giovane birrificio, Malcantone Brewery, dedito soprattutto alla produzione di birre a bassa fermentazione.
Abbiamo incontrato Francesco proprietario e birraio, sarà lui a raccontarci cosa si cela dietro al nome Malcantone.
 

Francesco, benvenuto sul Giornale della Birra. Ci parli di te e di come ti sei appassionato al mondo della birra?

Mi sono appassionato al mondo della birra da qualche anno ormai, complice la voglia di realizzare la birra in casa, ho iniziato a produrre dopo la lettura del libro di Bertinotti. Con degli amici homebrewer pugliesi poi decidemmo di fondare la prima associazione in Puglia (e una delle prime in Italia) che si chiama Luppulia. Nel tempo questa passione è cresciuta con letture e studi personali, fino al diploma di birraio artigiano presso la Dieffe di Padova.

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Quando decidi di creare un birrificio tuo, cosa ci racconti in merito a Malcantone? 


Tutto normale fino al momento in cui ho deciso di aprire il mio birrificio, mollando 20 anni di Poste Italiane da dimissionario e puntando tutto su di me, grazie anche a mia moglie che mi ha sostenuto e ha creduto in questo progetto impegnativo e faticoso.

Pertanto decidiamo di creare Malcantone, dapprima presso le campagne e alcuni fienili nelle terre di mia moglie, in contrada Malcantone di Sermide appunto, provincia di Mantova. Poi però il forte richiamo cittadino, essendo io di Bari e avendo sempre vissuto in città, e trasferito,  solo da 3 anni circa a Bologna dove risiede mia moglie, capiamo dopo alcuni mesi in provincia appunto vicino Malcantone, che la mia, la nostra vita non è per niente votata alla tranquillità di un paesino. Io proprio non ci ho mai vissuto in paese…e allora torniamo a Bologna e cercando un capannone creiamo il Birrificio di cui conserviamo il nome, appunto Malcantone. Fondata la società nel 2019, ci approntiamo a iniziare il birrificio nel febbraio 2020, appena in tempo per beccarci tutto il Covid in pieno.

Il logo nasce dalla creatività di una grafica di Budapest, che ha realizzato quello che le chiedevo, un simbolo classico moderno stilizzato e pulito. Ho scelto una grafica europea, perchè nel birrificio quasi tutto ha una filosofia europea. Dalla grafica alle materie prime, poco passa da acquisti italiani.

 

Una chiara impronta tedesca dunque. Sarà un birrificio concentrato più sulle basse fermentazioni o anche altri stili, magari guardando a Belgio o Inghilterra? 


Produco principalmente stili tedeschi, ecco perchè mi rivolgo a mercati tedeschi piuttosto cechi, per l’acquisto delle materie prime.
Ho sicuramente in mente di seguire produzioni prettamente tedesche, anche se qualche pale ale o ipa ogni tanto, ma tanto poco, spunta fuori.
Voglio insomma specializzarmi nelle produzioni tedesche, perchè è difficile che ognuno di noi  sappia fare birre di tutti i tipi, secondo me. Ogni paese di produzione ha la propria poesia, tradizione e tecnica, voler rappresentarle tutte nel bicchiere per me è molto difficile, meglio concentrarsi su di una famiglia o stili di birra.
Attualmente in birrificio abbiamo anche una taproom o bierhaus dove serviamo le nostre birre ma non disdegno il servizio di birre prodotte da altri birrifici a me cari.

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Un anno difficile per colpa di questa brutta pandemia. Come ti sei mosso in questi mesi? 


Sì è stato un anno difficile, con momenti di sconforto, abbiamo aperto nel febbraio 2020 e questa data è un po’ storica per tutti quanti noi. Ci siamo mossi principalmente con la vendita delle bottiglie, che ci ha permesso di farci conoscere in giro e soprattutto grazie alla stima e alla spinta dei alcuni gestori di locali di Bologna e provincia  che fin da subito hanno rilevato nei miei prodotti una marcia in più appoggiandoli e promuovendoli, a loro dirò sempre grazie!

 

Progetti, cosa ti aspetti per il futuro? 


Per il futuro, a giorni arrivano due nuovi fermentatori doppia cotta che ci permetterà di raddoppiare di colpo la produzione. Ho iniziato da poco la collaborazione con un grossista importante italiano (Partenocraft) e mi  auguro in futuro di lavorare come adesso sia direttamente con i locali della mia città e provincia, sia magari provare qualche novità sia in produzione (sempre francone/tedesca) che in confezionamento…

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Un ultima domanda. Scegli una birra e un locale che più ti stanno a cuore. 

Locale del cuore, U Zlateho Tygra e basta…ma anche tutta la repubblica ceca, U Fleku, U  Černého Vola, ma anche la Franconia passando per la zona delle zoigl e girando l’intera Germania.
Comunque è una domanda difficile, sono belli tutti i locali del mondo se gestiti con poesia e amore.
 

Ringrazio Francesco per la disponibilità nel raccontarci il suo giovane progetto, certi che presto faremo un salto in birrificio a trovarlo.


Sito web :   https://www.malcantone.it/



giovedì 8 luglio 2021

Assaggi spumanti di MelaGodo - Valtellina




Eccoli finalmente assaggiati i due sidri o meglio spumanti di mela dei valtellinesi di MelaGodo
Siamo a Grosotto, zona di produzione di ottime mele ma anche vini, soprattutto nella vicina Tirano, famosa anche per il suo Duomo e per essere la partenza per il trenino rosso del Bernina. 
Qui da oltre 10 anni Simone porta avanti questo fantastico progetto, lo spumante di mela. 





L' Extra Dry ha 9 ° , color giallo paglierino con riflessi verdognoli e una schiuma che svanisce in pochi secondi. Al naso emergono sentori floreali, fiori bianchi camomilla, miele d'acacia, in bocca è morbido e molto delicato dove ritroviamo anche la mela e la frutta gialla matura. 
Frizzantezza elegante. 
Ottimo in abbinamento con i formaggi o da solo come aperitivo.

Servitelo a non più di 10 °



Passiamo ora al Brut, sempre da 9 ° con un colore più chiaro e limpido rispetto al Dry. 
Al naso oltre ai sentori floreali emergono anche note di pane, mollica, cracker, quasi fosse una Keller francone. Bel bouquet. 
In bocca note di pasta di mandorle, frutta gialla, con un' acidità maggiore nel finale. Due prodotti davvero molto interessanti oltre che eleganti. Ringrazio Simone che passeremo presto a trovare. 
Indicato in abbinamento a pesce e molluschi.

Non mi resta che portarvi presto a conoscere da vicino questo produttore. Restate collegati.

Cheers!! 🍏🍎

mercoledì 16 giugno 2021

Dal cuore dell’Abruzzo : Birrificio Fermento Marso - Intervista




Eccoci qui con un nuovo articolo. Questa volta vi porto nella Marsica, nell’entroterra abruzzese, dove da pochi anni ha sede il Birrificio Fermento Marso.
Abbiamo contattato Stefano, fondatore e birraio che ci racconterà la sua storia oltre a quella del suo giovane marchio.

Ciao Stefano e benvenuto sul Giornale della birra. Ci parlo di te e di come ti sei avvicinato al mondo della birra?


Ciao Christian, grazie mille per lo spazio che hai scelto di dedicarci, è un piacere essere sul Giornale della Birra.
La mia storia da birraio nasce, come in buona parte dei casi tra i fumi delle pentole in cucina,
mi sono approcciato ai fermentati per la prima volta sul finire del liceo per poi scoprire la birrificazione vera e propria per merito di un amico che mi ha insegnato, il tutto ormai 10 anni fa.

 

                 

 

Da qui la voglia di credere in questo progetto, Birrificio Fermento Marso. Quando nasce e com’è strutturato. 


L’idea di creare un mio birrificio, Fermento Marso appunto, nasce intorno al 2013, ero in crisi con i miei studi universitari perchè non sentivo reale appagamento.
Allo stesso tempo la passione per la birra era già cresciuta enormemente e avendo avuto a possibilità di frequentare Birra del Borgo e conoscere Leonardo, iniziava a prendere forma l’idea di “seguire il suo esempio” e dedicarmi alla birra a tempo pieno.
Solo dopo aver conseguito però il diploma da Birraio presso l’istituto DIEFFE di Padova, nel 2015, il birrificio diventa un progetto realizzabile, dove ho scelto di investire tempo nella formazione perchè non ritengo ci sia spazio per l’improvvisazione in questo mondo.
L’impianto ci è stato consegnato sul finire del 2016 e tra rilascio della licenza e lavori di ammodernamento siamo stati nelle condizioni di brassare la prima birra a Settembre 2017. Contestualmente abbiamo aperto al pubblico il nostro spaccio aziendale che è stato presto riconvertito anche a Tap-room, pur non avendo somministrazione di alimenti.
Parlo al plurale perchè Fermento Marso è animato non solo dal mio lavoro ma anche da quello di Lorenzo, mio assistantbrewer e amico.


La tua esperienza in Inghilterra ti ha portato a sviluppare diverse birre in stili anglosassoni. Quali birre producete attualmente? 


Le birre anglosassoni sono sempre state la mia vocazione, non solo in termini organolettici e gustativi ma soprattutto come filosofia.
Un modo di produrre e consumare birra molto diverso da quello a cui siamo abituati e che sento molto mio.
A oggi produciamo, cercando di essere il più fedeli possibile alla tradizione, Ordinary Bitter, Robust Porter, English IPA, WeeHeavy e WinterWarmer.
Completano la lista una birra di frumento fatta con Grano Solina, Tripel, American IPA e Kweik Session IPA.
 

                   

 

Una birra con Malto 100 % italiano e altri prodotti del tuo territorio dunque , penso in futuro di fare una birra tutta made in Italy o impiegare altri ingredienti delle tue zone in qualche ricetta? 


E ‘ di quest’anno la scelta di implementare tutte le ricette del birrificio con malto Made in italy.
Lo scorso anno abbiamo avuto modo di conoscere una promettente realtà che si è da poco affacciata sul panorama della maltazione italiana e abbiamo subito creduto nelle sue potenzialità e qualità.
Fino a questo momento abbiamo lavorato con diversi prodotti km0, primo fra tutti il Grano Solina, antica varietà di grano tenero di montagna abruzzese, ma anche diversi tipi di miele locale e canapa.
Sarei davvero felice di realizzare una birra 100% italiana, ancor di più 100% abruzzese ma questi sono passi che vanno fatti uno per volta, la direzione è questa, basta seguirla.


Il 2020 ma anche questa prima parte di anno non sono stati certo dei migliori. Come state superando questo periodo di chiusure e restrizioni?


Certamente il 2020 non è stato l’anno che mi aspettavo, nonostante il piccolo incremento nella produzione la resa della stessa ha subito l’effetto della totale assenza di somministrazione nel periodo estivo.
Stesso discorso lo possiamo fare per l’anno in corso. Stiamo continuando a lavorare, cercando di anticipare il lavoro che potrebbe rivelarsi necessario se l’estate dovesse essere positiva, così da avere una migliore gestione dei tempi.
E’ dura ma noi siamo birrai, non molliamo mai.

 

                 

 

Progetti futuri o sogni nel cassetto?


Ebbene si, ci permettiamo di avere qualche piccolo progetto per quest’anno.
Uscirà una nuova birra in autunno, non voglio spoilerare ma posso dire che sarà un connubio tra la mia passione per le birre anglosassoni e la materia prima che tutto il mondo ci invidia….
Sogni nel cassetto? Aprire un locale brandizzato nel mio paese ma c’è tempo ancora.

 

Un ultima domanda. Scegli una birra e un locale/ birrificio  che più ti stanno a cuore. 


Domanda difficile, devo molto del mio percorso a Leonardo di Vincenzo, per me è stato un modello con la sua BdB agli inizi degli anni ’10.
Oggi però guardo a Opperbacco e Anbra come i birrifici che più ho a cuore, tanto per la loro qualità quanto per il rapporto di stima e amicizia che ho con i rispettivi staff.

 

Maggiori informazioni: www.fermentomarso.it

giovedì 10 giugno 2021

Recensione birre Malcantone Brewery

Eccoci finalmente con le prime tre birre assaggiate del birrificio bolognese Malcantone Brewery .

Situato fuori Bologna a Ozzano dell'Emilia, ha aperto i pattenti proprio in piena pandemia Covid.
Produzione dedita alla birre a bassa fermentazione, ma non solo.



La prima birra è la Dragonfly una Keller Helles da 5 ° dal color oro con schiuma bianca e persistente.
Al naso note di malto, in bocca è ben equilibrata con corpo medio e poco amara.


Debbie è invece una Keller Pils di stampo cecoslovacco sempre da 5 ° dal colore dorato con schiuma bianca persistente e fine.
Al naso aroma fruttato e floreale.
In bocca sentori di cereale e un amaro finale persistente.




Infine la Ottovolante, una European IPA da 5.8 ° con luppolo Kazbek  dal color oro con schiuma bianca persistente e fine
Al naso note floreali e fruttate e in bocca è resinosa, agrumata e con leggeri sentori di frutta tropicale, decisamente amara nel finale.
Interessanti soprattutto le due Keller Pils ed Helles, molto equilibrate. Soddisfatto per questi primi assaggi.
Una più interessante dell'altra, puoi stapparle chiudere gli occhi e ritrovarti in un bier garten nei dintorni di Bamberga, ma la realtà è la periferia bolognese.



La Rooster è una Dunkles Bock da 6.4° color ambrato con riflessi rossastri, forte e con un carattere alto di malto, note tostate e di frutta secca, nocciola, caramello, ben maltata. Finemente amara nel finale.
Ben fatta!




La 44° 11 ° è una Helles Bock da 6.2° e per gli amanti del genere mi ha ricordato non poco la Bock di Ott. Color oro tendente all’ambrato, con cappello di schiuma bianca e persistente. Dominano i malti pils e vienna, note di miele millefiori, dolce e corposa, morbida in bocca. L’amaro di luppoli nobili tedeschi è ben bilanciato , bevuta molto scorrevole. Finale secco. Chapeau


Infine la Felix una Schwarbier da soli 5°
Birra scura a bassa fermentazione, dal colore ambrato scuro con riflessi rossi e bel cappello di schiuma color nocciola.
Delicatissime note di tostato ben equilibrate dai malti caramello, creano un misto di sentori cioccocafettosi, delicati e mai invadenti, ben bilanciati ed equilibrati. Amaro quasi nullo.
Una birra da colazione.
Soddisfatto!
Tutte le birre sono nel formato classico tedesco da 0.5 l.
Prossimamente vedremo di raccontarvi di più su questo birrificio e le sue birre.



mercoledì 12 maggio 2021

Intervista - Birrificio Monterosso: perla dei Colli Euganei

 



Oggi vi portiamo in provincia di Padova sui Colli Euganei, non lontano da Abano Terme, nota località termale.
Ospite il Birrificio Monterosso che cercheremo di farvi conoscere nel migliore dei modi grazie a Marco birraio e socio.
 

Ciao a tutti e benvenuti sul Giornale Della Birra. Ci raccontate qualcosa di Voi e come nasce il Birrificio Monterosso?


Ciao a tutti e grazie dell’opportunità di poterci raccontare.
L’idea del Birrificio Monterosso nasce dalla passione di tre amici Marco, Simone e Andrea, per la birra artigianale e prende forma durate le ore passate davanti ai pentoloni da homebrewer mentre ci si divertiva a fare gli alchimisti per produrre le nostre amate birre.
Abbiamo in quelle giornate deciso trasformare la nostra passione in un lavoro con l’intento di trasmettere a tutti la nostra idea di Birra Artigianale.
Per noi artigianalità significa trasformare il semplice consumo di birra in un ‘esperienza di gusto con l’obbiettivo di lasciare un ricordo.
Le nostre birre prendono quindi ispirazione dagli stili birrai tradizionali per essere poi rielaborate attraverso la ricerca, la scelta delle materie prime e dei prodotti tipici; uniamo alle nuove tendenze le peculiarità ai i gusti e le tradizioni del nostro territorio e quindi abbiamo deciso di intitolare le nostre birre alla terra in cui viviamo; ogni nostro prodotto è dedicato ad un colle o ad una località che ci rappresenta.
E’ nata così l’idea di Una Birra Per Stagione… dove ogni stagione rappresenta un prodotto tipico delle nostre zone caratteristico del rispettivo periodo dell’anno, che è stato utilizzato per dare carattere e sapore alle nostre birre.


                    

 

Siete attivi come birrificio da due anni. Com’è strutturato il tutto e quali birre avete in gamma?


In realtà siamo attivi da quattro anni ma nei primi due abbiamo iniziato la nostra avventura da beerfirm, poi un passo alle volta con le nostre forze siamo cresciuti e appunto due anni fa abbiamo inaugurato il nostro birrificio.
In azienda abbiamo un impianto da 10 hl a vapore e una cantina che al momento ci permette di produrre fino a 400 hl all’anno di birra, ma stiamo già prevedendo di ampliare la cantina per aumentare la produzione.
Abbiamo anche uno spaccio aziendale che a breve speriamo di poter trasformare nella nostra taproom per consentire ai nostri clienti e a tutti gli appassionati di gustarsi le nostre produzioni direttamente
qui con noi con vista sul nostro impianto di produzione.
Abbiamo attualmente in listino 10 birre con una linea di produzione più vicina agli stili tradizionali dove troviamo:
La Monte Venda Golden Ale d’ispirazione Tedesca, raffinata e maltata, con sentori di miele d’acacia, fiori di campo e un finale piacevolmente amaro – 5.5°.
La Monte Rosso Red Ale d’ispirazione Belga con Zucchero brunito, Fruttata e profumata con un finale leggermente dolce e note tostate e di caramello – 6 °.
La Montirone  APA, beverina e luppolata, con intensi profumi di pompelmo, frutta tropicale ed il classico intenso amaro finale – 5.5°.
La Monte GemolaWeisse al pepe, birra di frumento dissetante e speziata, con sentori di pepe rosa, chiodi di garofano e arancio – 5.5°.
La Rocca Pendice OatmealStout, birra nera fedele allo stile in cui prevalgono il sentore di caffè d’orzo e cacao, poco alcolica e beverina – 4.5°.
Ci sono poi le stagionali e le collaborazioni dove la creatività la fa da padrona:
La Primavera Fruit Jam Beer alle marasche Luxardo, dissetante e Profumata, dal colore rosato, le marasche le conferiscono una nota citrica e amara che la rende un piacevole aperitivo – 5.5°.
La Estate, Session IPA ai fiori di Sambuco raccolti direttamente da noi sui nostri colli dove il profumo dei fiori è accompagnato da quello di frutta tropicale tipica del luppolo – 5.2° .
La Autunno, Red Ale alle Giuggiole con intensi aromi di frutta matura e caramello con una leggera nota di vaniglia – 6.5 °.
La Inverno Red Ale al Miele di Melata, intensa e setosa, dove il particolare utilizzo del miele di melata prodotto localmente le conferisce dolcezza ma anche una intensa nota resinosa e speziata – 7.5°.
La Bastilla, una Amber Ale con infusione a freddo del caffè del Nicaragua tostato chiaro, con un intenso e inatteso profumo fruttato di caffè – 5 °.

 

                  

 

Una linea di birre base e una linea stagionale, dove troviamo quella alle Giuggiole, un ingrediente insolito per una birra, come nasce?


Fare rete con chi ci circonda è un nostro punto di forza, dobbiamo tanto al nostro territorio e per questo confrontarci con le imprese locali è un nostro punto fermo. Questa attenzione ci ha portato a collaborare con alcune aziende del nostro territorio per la produzione di Birre in cui l’ingrediente principale fosse il fiore all’occhiello di alcune di queste realtà, proprio in questo contesto è lata la nostra Autunno, Birra alle Giuggiole, frutto tipico dei nostri colli fatta in collaborazione con la rinomata azienda Agricola Scarpon, famosa soprattutto per la produzione del “Brodo di Giuggiole” di Arquà Petrarca.
Oltre per la produzione della autunno abbiamo applicato questo concetto a noi caro anche in altre due nostre produzioni:
la Primavera, birra alle marasche, un particolare tipo di Amarene che vede la collaborazione con la locale Luxardo, antica e pluripremiata azienda, famosa soprattutto per la produzione del Maraschino, un
liquore prodotto appunto con le Marasche.
La bastilla, Amber Ale con infusione a freddo di un particolare caffè del Nicaragua che durante la sua maturazione viene fatto fermentare con del lievito di birra e viene poi tostato chiaro dall’azienda Pedron per preservarne i profumi fruttati.


Come avete vissuto questo triste periodo legato alla pandemia del Covid e cosa vi aspettate per il futuro?


Come per tutti è stata molto dura, il nostro movimento, quello della Birra Artigianale, pone al centro il rapporto umano con i clienti sia durante la normale attività commerciale che durante le numerosissime
feste ed eventi al quale si partecipa durante l’anno e che oltre ad essere momenti di confronto ed incontro con gli altri, sono i momenti più belli nel quale il lavoro del Birrificio vede la sua
gratificazione massima… ci siamo quindi sentiti particolarmente colpiti dall’isolamento obbligatorio al quale questa pandemia ci ha obbligato.
Chiaramente oltre a queste problematiche c’è stato un importante risvolto economico, che per quanto ci riguarda ha influito sulla nostra programmazione ritardando alcuni investimenti previsti per il 2020 e che abbiamo dovuto posticipare ma che siamo fiduciosi di poter riprogrammare nel più breve tempo possibile appena questo periodo sarà alle nostre spalle.


                   

 

Un ultima domanda che amo fare a tutti per la bellezza che trovo nelle risposte. Scegliete una birra e un luogo birrario che più vi sta a cuore.


Sarei tentato di parlarti di nuovo delle nostre birre e dei nostri colli… oppure di uno dei micro birrifici che abbiamo visitato e in cui abbiamo trovato persone e prodotti meravigliosi… ma voglio andare controcorrente e non parlerò di un birrificio artigianale.
Andando all’inizio della nostra avventura mi viene in mente un viaggio Birraio che abbiamo fatto in Belgio noi tre… e soprattutto la visita al Birrificio della Chimay, dove dopo esserci fatti stregare dalla
bellezza naturalistica dei luoghi abbiamo potuto visitare sia il monastero all’interno del quale sorge il birrificio che le strutture produttive e dove alla fine della visita abbiamo gustato una Grande Reserve conservata nel loro Cavou che era scaduta da 15 anni, ma che si è dimostrata una delle Birre più buone che mi sia capitato di assaggiare…
 

 

Maggiori informazioni: www.birrificiomonterosso.it