giovedì 29 agosto 2019

Degustazione birre Grano Maestro



Oggi scendiamo nella Capitale a Roma per parlare delle birre a marchio Grano Maestro.
Il romano Marco Giovannetti fonda i suoi principi sull'amore per il gusto, lo studio e la ricerca dell'equilibrio. 
Batterista, informatico e scacchista, ha fuso le sue attitudini nel mondo delle birre artigianali.
Si avvicina al Movimento artigianale circa 10 anni fa. L'esplorazione è continua, partendo dall'aspetto conoscitivo e degustativo ed in ultimo produttivo come homebrewer. Partecipando al corso UBT (UnionBirrai Beer Tester), conosce Sandro Straniero , noto homebrewer romano, con il quale collabora, condividendo sinergicamente il desiderio di creare.
Dopo tempo passato dietro a tini, fermentatori e libri decide di mettersi in gioco con un proprio progetto. 
Nasce così GRANO MAESTRO.
Il nome GRANO MAESTRO proviene dalla passione per l'arte degli scacchi e dalle suggestioni ispirate dai Grandi Maestri.
Così' come la produzione birraria, anche la scacchistica si fonda sullo studio, la tecnica, la concentrazione, la gestione dell'imprevisto e la creatività.
La sua sfida nel produrre una ricetta è quella di utilizzare il minimo delle materie prime e trovare una rotondità con leggere luppolature e il controllo del lievito. "Less is better than more".
Predilige stili classici, con punte di rivisitazione che non ne stravolgono l'essenza.
L'obiettivo a brevissimo termine è quello di chiudere l'anno con una terza birra.
Attualmente ha due birre in linea una British Golden Ale ed una Spicy Belgian Ale aromatizzata al bergamotto e coriandolo.
Contestualmente alla produzione sta nascendo un progetto di collaborazione con altre beer firm Romane con il desiderio di promuovere la comune passione per la birra artigianale di qualità attraverso un percorso divulgativo e conviviale di degustazione. L'idea è quella di muoversi con i propri impianti di spillatura e la proprie produzioni, cercando di portare il più possibile la birra aritgianale in realtà dove non è presente. 
L'obiettivo a medio/lungo termine e quello di avere un proprio impianto produttivo.


Passiamo ora alla degustazione delle due birre, partendo dalla Golden Ale.
Una birra semplice, leggera con i suoi 4,6 ° ,  facile da bere , che spesso sembra appunto, troppo semplice da realizzare.
Versata è limpidissima e ben pulita, pulizia impeccabile che ritrovo anche alla fine , color oro, con un bel cappello di schiuma bianco , denso e persistente.
Al naso ha un bel bouquet, prima parte dominata dai cereali , pane bianco, miele, ma che ben si sposa con le note fruttate e agrumate date dal luppolo, note floreali ed erbacee.
Arancia ma anche una finissima nota speziata, in bocca attacco dolce , ben bilanciata poi, chiude secca ed amara.
Una Golden Ale ma a mio avviso equilibrata. Un buon inizio!!



Allora passiamo alla Belgian Ale, 5 ° alcolici, leggera, si presenta di un bel colore ambrato , con riflessi rosastri, velata, schiuma pannosa , densa e persistente, con sfumature rosa.
Al naso, si percepisce una leggera nota agrumata, frutta matura,
leggere note maltate , caramello fine, esteri  da lievito, spezie.
In bocca arriva morbida, il bergamotto dona alla birra una leggera nota agrumata, citrica, mandarino, frutta matura, tenue la parte maltata, chiude amara e leggermente citrica. La birra è forse troppo velata e presenta un discreto fondo in bottiglia.
Conclusione , la Golden Ale è davvero ben strutturata, pulita , ben fatta, la Spicy Belgian Ale, oltre a renderla più limpida metterei leggermente in risalto l'impiego del bergamotto, per il resto un buon inizio per questa giovane beer firm romana.



Si ringrazia Marco per la disponibilità.


https://www.granomaestro.it/

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