venerdì 29 gennaio 2021

Lichtervelds Blond - Brouwers De Dolle




Volevo scrivere di questa birra prodotta dal birrificio belga De Dolle, assaggiata settimana scorsa da giorni e così ho deciso di pubblicare la mia recensione oggi, un omaggio alla piccola grande Moes, la nonna di tutti noi amanti della birra, un simbolo del birrificio De Dolle, che ci ha lasciati da pochissimo all'età di ben 104 anni. 

La birra è la Lichtervelds Blond, una Belgian Golden Strong Ale da ben 9 °. un omaggio a Karel Van De Poele, un importante ingegnere elettronico nato a Lichtervelde nelle Fiandre il 27 Aprile 1846, birra che viene prodotta appositamente per il folkloristico festival che si tiene ogni due anni in settembre nella cittadina, quindi non sempre facile da reperire in bottiglia.
Versata si presenta di color oro con riflessi rame, con schiuma color avorio fine e poco persistente.
AL naso, aroma dolce, miele, zucchero candito, frutta candita, marzapane, pera, cedro, un bel bouquet.
In bocca, arriva fruttata, agrumata, ma anche mela, leggera acidità con chiusura più amara.
Corpo medio, alcool ben nascosto, una birra non impegnativa, dalla carbonazione abbastanza sostenuta.
Che dire, una birra da 9 ° per un festival non è niente male, se bevuta nel primo week end caldo di settembre, con la facilità con cui l'ho bevuta io, può diventare pericolosa. Ottima!
Consiglio di servirla a 10°.



ABBINAMENTI: una birra del genere se proprio devo abbinarla lo farei con un bel dolce natalizio, biscotti o magari un bel croccante, torta con noci e miele. Il mio consiglio è quello di godersela da sola, in tutto il suo splendore.

Formato :  0,33 L       9  %  alc / vol     Prezzo :  4,80 euro    Beer shop Italia


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.


mercoledì 27 gennaio 2021

Rochefort Triple Extra - Abbaye Notre-Dame de Saint-Remy



L'aspettavo da tempo e finalmente qualche settimana fa sono riuscito ad assaggiare l'ultima nata nella gamma delle birre prodotte dall'abbazia trappista belga di Rochefort.
Sto parlando della Triple Extra, con scorza d'arancia.
Grado alcolico pari a 8,1 ° una volta nel suo bicchiere, si presenta di color dorato con riflessi ambrati chiari, velata con un bel cappello di schiuma bianca dorata, cremosa e persistente.
Al naso, un marcato agrumato, grazie all'impiego di scorza d'arancia, note maltate, biscotto, frutta gialla matura, pesca matura, zucchero candito e una delicata spaziatura, coriandolo e pepe.
In bocca è dolce, maltata, di nuovo zucchero candito e frutta gialla matura, polpa di pesca e ovviamente arancia. Chiusura secca.
Corpo medio pieno e carbonazione media, alcool ben nascosto per una birra che si lascia bere con facilità, certo più che il fruttato qui a prevalere è nettamente l'agrume. Birra davvero fresca. Buona la prima oserei dire.
Consiglio di servirla a 10 °.


ABBINAMENTI: antipasti, formaggi dolci di latteria e più saporiti. Carni rosse alla brace e selvaggina, carne di maiale, carni bianche, ottima con la faraona.Non sfigura con pesce di lago alla griglia. Ideale anche con dolci a base di confettura di agrumi.

Formato 0,33 l    8,1 %  alc/vol    Pagata 2 euro  provenienza Belgio


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lunedì 25 gennaio 2021

BIRRAIO DELL'ANNO 2020

 

CLASSIFICA BIRRAIO DELL’ANNO 2020


Ad aggiudicarsi la dodicesima edizione è stato Giovanni Faenza di Ritual Lab, che dopo il trionfo nella categoria Emergente nel 2017 e i secondi posti registrati nel 2018 e 2019, riesce finalmente ad alzare l’ambito trofeo.
Di seguito la classifica di Birraio dell'Anno 2020.



1° Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)

2° Marco Valeriani del birrificio Alder di Seregno (MB)

3° Luigi Recchiuti del birrificio Opperbacco di Notaresco (TE)

4° Pietro Fontana e Matteo Bonfanti del birrificio Carrobiolo di Monza (MB)

5° Mauro Salaorni del birrificio Birra Mastino di San Martino Buon Albergo (VR)

6° Marco Raffaeli del birrificio Mukkeller di Porto Sant’Elpidio (FM)

7° Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (BI)

8° Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC77 di Serrapetrona (MC)

9° Samuele Cesaroni della Brasseria della Fonte di Pienza (SI)

10° Luciano Landolfi del birrificio Eastside di Latina

11° Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (VT)

12° Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Sirone (LC)

13° Pietro Di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)

14° Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)

15° Nicola Perra del birrificio Barley di Maracalagonis (CA)

16° Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)

17° Gino Perissutti del birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sopra (UD)

18° Enrico Ciani del birrificio Birra dell’Eremo di Assisi (PG)

19° Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano

20° Lorenzo Guarino del birrificio Rurale di Desio (MB)




venerdì 22 gennaio 2021

Blonde Bière de Garde - Page24 Brasserie Saint Germain




La Brasserie Saint Germain meglio nota come Page24 è stata fondata nel 2003 da Vincent Bogaert con il fratello Stephen e il loro amico Hervè Descamps, il birrificio si trova nel comune francese di Aix Noulette, nella regione del Nord-Pas-de-Calais, vecchia roccaforte della birra per questo territorio. Dal 2008 l’azienda ha deciso di utilizzare solo materie prime locali provenienti dalle cooperative delle Fiandre francesi, numerosi i premi vinti da questa brasserie.

La Blonde è birra è una Bière de Garde, stile contadino del Nord della Francia.
Versata si presenta con un bel colore dorato ma con chiari riflessi color rame. Al naso sentori floreali e una leggera speziatura. Al palato sono invece i malti a dominare con una sapidità di zucchero candito e miele.
Man mano che si scalda emergono leggere note fruttate di lievito. Corpo medio, termina con leggere note erbacee e pepate.
Facile da bere, pur tenendo conto del grado alcolico pari a 7 °.
Ben fatta.


ABBINAMENTI: antipasti di affettati, primi piatti non troppo saporiti, carni bianche, pesce di lago , molluschi, verdure,dessert a base di frutta.



Formato :  0,33 L       6,9  %  alc / vol       Pagata :     2,90   euro  beer shop


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martedì 19 gennaio 2021

Birrificio Beha : a Rimini decolla un grande progetto! Intervista a Stefano Occhi birraio di Beha



Oggi voliamo sulla riviera romagnola, a due passi dalla Repubblica di San Marino, quindi in provincia di Rimini, dove ha sede il Birrificio Beha.
Quattro chicchere con Stefano, il birraio che fin da subito a seguito la crescita di questo giovane marchio che ha risposto alle mie domande in esclusiva per il Giornale Della Birra

Ciao Stefano, ci parli di te e di come ti sei affacciato al mondo della birra??


Il mio amore per la birra nasce circa 15 anni fa durante gli anni universitari ad agraria con i primi kit di homebrewing e le serate con gli amici al Birrificio di Lambrate. Terminati gli studi ho lavorato per 4 anni in una grande multinazionale nel mondo delle sementi come responsabile per il sud Europa per la ricerca di produzione di nuove varietà commerciali di mais.
Con il tempo l’hobby per l’homebrewing è diventato sempre più importante e ho deciso di dare una svolta alla mia carriera. Ho deciso così di lasciare il mio posto a tempo indeterminato con molti benefit per inseguire un sogno e sono partito con mia moglie per l’Inghilterra dove ho fatto un master di specializzazione in Brewing Science all’Università di Nottingham. E’ stato un anno molto intenso in cui ho avuto l’occasione di imparare moltissime cose nella prospettiva della produzione commerciale. Terminata l’esperienza del master ho trovato lavoro a Manchester in uno storico birrificio, Joseph Holt, fondato nel 1849. Il birrificio possiede una catena di 130 pub e produce settimanalmente circa 1500 hL di birra. La gamma comprende sia classiche ale inglesi che birre a bassa fermentazione. In particolare mi occupavo della gamma più craft che andava sotto il nome “Bootleg Brewing”, un piccolo brewpub del sobborgo di Chorlton.

 

                             

 

Fin dall’apertura sei il birraio del nuovo Birrificio Beha, ci racconti qualcosa in più a riguardo? Dalle birre che producete a come è  strutturato  il birrificio.


Ho iniziato a lavorare al progetto di Beha poco più di due anni fa. Manuel Celli mi contattò qualche mese prima per parlarmi di questo nuovo progetto. La famiglia Celli, proprietaria di una delle più importanti aziende mondiali nel campo della spillatura della birra, aveva infatti ceduto la propria attività e deciso di investire in un birrificio che sarebbe sorto sulle ceneri del Velvet, un leggendario locale riminese dove si esibirono gruppi del calibro dei Nirvana, Blur e Ramones, solo per citarne alcuni.
Nonostante in quel momento avessi altre proposte allettanti, ho capito che era un’occasione da non perdere e ho deciso di non lasciarmela scappare. Ho seguito il birrificio dalla fase di progettazione allo sviluppo delle ricette ed è stata un’esperienza estremamente stimolante. La nostra sala cottura è in grado di produrre 25 hL di mosto per cotta e la nostra cantina, composta da 10 unitank a tenuta di pressione, ci permette di fermentare e stoccare più di 300 hL.
Il nome del birrificio è un acronimo che sta per Be HappyBe Handcrafted e tutta l’idea intorno a questo brand ruota intorno alla birra come momento di socialità e di condivisione con gli amici. Non vogliamo essere un prodotto esclusivo rivolto a una piccola nicchia ma inclusivo rivolto sia a un pubblico esperto sia a uno curioso di scoprire il mondo della birra artigianale.
Tra i criteri di scelta delle nostre birre sicuramente la bevibilità è al primo posto. La scelta degli stili proposti rispecchia questa idea, le nostre birre non devono stancare dopo mezzo bicchiere ma un sorso deve chiamare il successivo. La nostra gamma comprende tre basse fermentazioni, Baldoria (Keller Pils), Spasso (Vienna Lager) e Gaudio (Schwarzbier) e tre alte fermentazioni, Euforia (Session IPA), Kermesse (Blanche) e Gazzoia (Golden Ale).


                                       

 

Come state vivendo questo brutto momento di pandemia. Avete già pensato a qualcosa per il futuro, nella speranza che passi tutto in fretta ?


Sicuramente questa situazione ha creato molte difficoltà. Il locale di mescita e ristorazione adiacente al birrificio, di dimensioni molto importanti, è chiuso da qualche mese per colpa della pandemia senza certezze sulla riapertura. Questo ha rallentato molto i consumi di birra anche se ultimamente, le vendite tramite il portale Gustorimini, sono decisamente aumentate anche grazie alla vittoria della medaglia d’argento della nostra Gaudio al prestigioso EuropeanBeer Star.
La produzione dei birre conto terzi è un altro progetto partito da poco che sta prendendo piede. Riconoscendo la qualità e la costanza di produzione delle nostre birre ci stanno arrivando molte richieste per produrre e sviluppare nuove birre da parte di svariate beerfirm.
Siamo inoltre molto fiduciosi che presto questa situazione si risolverà e stiamo lavorando a numerose nuove ricette da proporre al nostro affezionato pubblico. La certezza è che, appena si potrà, la gente avrà voglia di divertirsi e… cosa c’è di meglio di una serata con gli amici in compagnia di una buona birra?
 

                              

 

Concludo con una domanda che amo fare a tutti. Quella che reputi la miglior bevuta fatta e un locale o birrificio che più ti han colpito


La bevuta del 2020 che più mi ha colpito è stata la Tiramisù Imperial Stout del Birrificio di Lambrate, pazzesca!
Un’esperienza invece che mi ha colpito negli anni della mia vita British e stata la BeerMile di Londra a Bermondsey. Pochi km di tunnel ferroviari sono diventati il centro della rivoluzione craft britannica e il sabato pomeriggio si può passeggiare tra le varie tap room assaggiando ottime birre fresche di confezionamento.

Si ringrazia Stefano Occhi per la disponibilità. 

lunedì 11 gennaio 2021

Degustazione birre Beha Brewing Company - Rimini

Oggi facciamo un salto in romagna, nell'entroterra riminese a pochi chilometri dall'antica Repubblica di San Marino, dove ha sede la Beha Brewing Company, un birrificio agricolo , capace in poco tempo di portare a casa due riconoscimenti, uno all'ultima edizione di Birra dell'Anno a Rimini e il più prestigioso con una medaglia d'argento agli European Beer Star.
Al momento le birre prodotte sono di 6 differenti tipologie, una Keller Pils, una Vienna, la Summer Ale, una Session Ipa, una Blanche ed infine una Schwarzbier.




Con ordine, la Baldoria è una Keller Pils da 4,9 ° si presente bene, limpidissima con il suo colore oro carico ed una bel cappello di schiuma bianco cremoso, pannoso e persistente.
Al naso sentori maltati evidenti, mollica, miele, pane bianco e biscotto, tenui sentori floreali.
In bocca arriva bella snella, scorrevole dall'attacco dolce, miele millefiori con una chiusura più secca e amara.
Una buona birra dove oserei di più con i sentori floreali ed erbacei tipici della zona di questa meravigliosa birra quale è la keller.




La Spasso è una Vienna da 5,4 ° e si presenta nella sua veste ambrata con riflessi rossastri leggermente velata e con un bel cappello di schiuma color avorio, cremosa e persistente.
Al naso, note dolci di malto ben marcate, caramello, note tostate, frutta secca, nocciola.
In bocca è ben evidente la parte maltata come da stile, caramello, miele di castagno e note tostate, con una chiusura fruttata dolce. Una Vienna semplice ma ben fatta, equilibrata.




La Euforia in stile Session Ipa da 4,3 ° , anch'essa limpidissima color giallo oro carico ed un bel cappello di schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso sentori di frutta esotica freschissima, ottima luppolatura, lime, pompelmo, frutta gialla matura.
In bocca arriva con il suo bel carico di frutta fresca, frutta tropicale, ma anche agrumi, lime a darle quel leggero tocco citrico finale. Chiude più amara. Rinfrescante leggera ma appagante.





La Kermesse è in stile Blanche con 4,5 ° si presenta di color giallo paglierino, leggermente velata con schiuma bianco avorio a gran fine meno persistente delle altre a formare un cappello più esile.
Al naso è sorprendete. Fiori di campo, camomilla, note erbacee ma anche agrumate, arancia per virare subito sulla parte maltata e speziata.
In bocca attacco dolce, pane bianco, miele, crosta di pane, note floreali, erbaceo, arancia e frutta gialla, note speziate nel finale così come quella giusta acidità data dal frumento e quel pizzico di rustico che amo trovare nelle birre del nord. Davvero un'ottima interpretazione. 





3 ° classificata nella sua categoria a Birra dell'Anno 2020

Gazzoia è una Summer Ale da soli 3,6 ° color giallo oro pulita e limpida, con un bel cappello di schiuma bianca a grana grossa, chiaramente persistente.
Al naso sentori agrumati, pompelmo, arancia rossa, ma anche pesca, melone, note erbaceo floreali .
In bocca è scorrevolissima, ancora sentori agrumati, pulizia il leggero grado alcolico la rendono una birra davvero rinfrescante ed estiva. Chiusura secca e amara.





Infine la Gaudio che è in stile Schwrzbier con 4,7 °  senza dubbio quella che più mi ha colpito. Uno stile che amo come i tanti stili tedeschi. Color marrone scuro, ebano, con riflessi rossastri e un cappello di schiuma color nocciola.
Caramello e nocciola oltre alle note tostate al naso ed un pizzico di liquirizia.
In bocca attacco dolce, caramello, subito si fanno largo le note tostate e di frutta secca, ma anche cioccolato, fava di cacao e ancora liquirizia nel finale. Bevuta scorrevole con una leggera astringenza. Birra equilibrata più amara nel finale.
Ottima.



2 ° classificata agli European Beer Star 2020

Conclusione, molto soddisfatto per questi assaggi e per aver conosciuto una nuova realtà. 
Ringrazio il birraio Stefano, che ho anche avuto modo di intervistare e nelle prossime settimane ci racconterà la sua storia e quella di Beha Brewing Company.


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sabato 9 gennaio 2021

Atena - Birrificio Agricolo Maiot




Nelle festività abbiamo quasi ultimato gli assaggi del Birrificio Agricolo Maiot di Casoli, Chieti.
Nelle prossime settimane vi parlerò delle altre birre assaggiate, oggi è la volta di Atena.
Atena prende il nome dalla figlia di Zeus, dea della sapienza delle arti e della guerra.
Birra di colore giallo con riflessi rame, con aggiunta di miele di lupinella, coronata da schiuma compatta e cremosa di colore bianco.
Leggera, morbida e dissetante in bocca. L’amaro leggero ed erbaceo appena percettibile lasciano spazio ad un sentore di miele, che ne caratterizza le delicate note floreali. Guide amara. Ispirata alle cream ale americane con aggiunta di mais in ricetta si lascia bere con molta facilità.
Restate collegati per scoprire le altre birre assaggiate tra cui spicca una Iga. 
Consiglio di servirla fresca a 6 - 8 °.



ABBINAMENTI: pesce affumicato, affettati e salumi, pasta con verdure, risotto con funghi, secondi di carni bianche, formaggi semi stagionati, pasticceria secca, dessert a base di frutta.


Formato : 0,33  L       5,0 °




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giovedì 7 gennaio 2021

Kerst Reserva 2020 - Extraomnes




Un classico nelle mie serate natalizie, stappata come di consueto, la sera di Natale.
Solitamente le birre per le feste che stappo come da mia tradizione nelle fredde festività, sono la Stille Nacht, la Pere Noel, a cui si aggiunge la Bush de Noel, la Kerst di Extraomnes e a volte la Bonne Voeux, insomma, per me la birra di Natale, pur amando la Franconia è di stampo belga.
Veniamo alla nostra Kerst, Reserva 2020, Kerst in fiammingo significa Natale, affinata in botte di Barbera delle Langhe, con aggiunta di conserva di mele, con una schiuma prorompente e cremosa e un bel colore ambrato carico. Al naso troviamo forti note fruttate che ricorda le mele caramellate ed in secondo piano la pasta di mandorle siciliana, l'alcool c'è e si sente, soprattutto nel finale dove chiude leggermente acidula. Gran birra.
Consiglio di servirla a 10 °.

ABBINAMENTI: antipasti di salumi e formaggi stagionati, frittelle con frutta, strudel.
Ottima anche con frutta secca, cioccolato e dolci natalizi.


Formato :  33 cl    11,3   %  alc/vol     Pagata  7,50  euro in un beer shop italia



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Cuvée Alex Le Rouge Batch 2016 - Brasserie Des Franches Montagnes


La Cuvée Alex Le Rouge Batch 2016, una birra che ho amato fin dal primo assaggio, fin dalla mia prima visita in birrificio da Jerome Rebetez della Brasserie Des Franches Montagnes, in quel contesto magico quale è il paese di Saignelegier.
La Una volta versata nel bicchiere, questa Russian Imperial Stout si mostra nel suo color ebano, ornata da una schiuma molto densa marrone chiaro
Presenta gli aromi caratteristici di questo stile, oltre a note di liquirizia, cioccolato, nocciola, pepe, vaniglia, tabacco, malto tostato, con una fresca presenza luppolata.
Il suo corpo è cremoso, liquoroso e molto potente. È leggermente acidula, il che le permette di raggiungere un equilibrio perfetto con il forte gusto amaro, che si percepisce sul lungo finale, delicata.
Creata in onore del rivoluzionario Alex Le Rouge.
Abbinata al cioccolato Nicararo di Bravebeanschocolate con cacao del Nicaragua.
Ottimo abbinamento grazie alle note erbacee, cremose, tostate e di frutta secca.
Goduria.
Buon 2021!!! Restate collegati.


ABBINAMENTI: una birra da meditazione, si accompagna con dolci al cioccolato, pasticceria secca e con alcuni formaggi erborinati.


Formato :  33 cl       10.276 %   alc/vol    


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