giovedì 30 marzo 2023

Birrificio Sociale Bàgolo: da beer firm a birrificio, un sogno che cresce in grande!


E` passato poco più di un anno da quando abbiamo intervistato Michele Montanari , birraio del Birrificio Sociale Bàgolo, a metà strada tra le città di Verona e Vicenza, con la promessa che ci saremmo risentiti una volta che fossero  diventati birrificio a tutti gli effetti , con un proprio impianto.
Promessa mantenuta , visto che dopo un inizio da beer firm, da qualche mese all`interno della Cooperativa Sociale Monteforte il Fiore, è stato installato un vero impianto di produzione.


                                

 

Michele ben tornato sul Giornale della Birra. Ci eravamo lasciati, quando ancora eravate una beer firm, ma con in testa il sogno di avere un proprio impianto.
Com’è strutturato il birrificio ?


Esatto, ben detto, dunque il birrificio ha una caldaia Soci’s a due tini da 250 L con due fermentatori isobarici, uno da 300 e l’altro da 600 L , con mulino, etichettatrice e imbottigliatrice manuali.

 

                                


Ci saranno novità per quanto riguarda la Vostra gamma ?


La prima cotta di prova è stata una Stout, una mia ricetta storica da homebrewer che spero verrà poi affiancata alle birre già esistenti che sono : la Kolosso una German Ale da 5 ° prodotta con malto locale, la Oh Issa una Session Ipa da 5.1 ° con impiego della melissa e la Robin una Irish Red Ale da 4.4.
La scelta è anche quella di diventare un birrificio a km zero, usando in produzione malti locali, luppolo e frutta, in particolare il mosto d’uva, essendo la sede in una zona  vinicola tra le più importanti d’Italia, per realizzare una Iga e la voglia di sperimentare, passando da fermentazioni miste a birre maturate in botte con quindi una piccola bottaia, affiancando poi dei e infine idromeli.


                  

 

Tanta voglia di sperimentare insomma. Altri progetti in cantiere ?


Vorremmo realizzare uno spaccio per le vendite e un locale di mescita, magari non propriamente annesso al birrificio, ma in una zona con un afflusso maggiore di avventori, spero entro il 2024, ma non mi sbilancio, oltre come già detto sopra sperimentare nuove birre e ricette.


                                  



Un’ultima domanda. Dove e come vengono e verranno impiegati i ragazzi in birrificio ?


Durante la cotta, nelle fasi meno critiche, insegnando loro le diverse fasi della produzione, della pulizia, ma anche nell’etichettatura e imbottigliamento.
Inoltre  quando faremo birre alla frutta o sidri, vorremmo coinvolgere i ragazzi nella raccolta delle mele o altri frutti, con l’obiettivo di introdurli poi nello spaccio o nel locale di mescita a stretto contatto con il cliente, un ottimo modo di fare inserimento sociale, come per gli eventi a cui serviamo birra.

 

Info : www.birrificiobagolo.it