venerdì 6 febbraio 2015

Sturise Pannepot Grand Reserva 2008 - De Struise Brouwers

Eccoci, come promesso la recensione della prima chicca.
Sarà forse il tempo invernale ...il scendere copioso della neve o il camino acceso a scaldare la fredda serata di ieri ci voleva qualcosa di...caldo, di forte e subito o pensato a un'ottima birra dal tenore alcolico di ben 10 %.
Oggi e dico finalmente, parlo di una delle birre più buone che io abbia mai bevuto oltre a uno tra i migliori birrifici nel panorama mondiale.Se mi seguirete, parlero' spesso di questo birrificio e delle sue birre pazzesche che a volte lasciano davvero senza parole.
Parliamo della De Stuise Brouwers, forse il mio birrificio preferito, l'ho conosciuto nel 2009 e nel 2010 finalmente ho varcato per la prima volta le porte di questo fantastico posto, la fortuna di conoscere personalmente uno dei birrai Carlo, mi porta almeno una volta all'anno a Oostvleteren.L'accoglienza è sempre ottima a volte devo rifiutarmi di provare qualche birra, si mi state dando del matto.Una serie infinita di spine 20/25 in bella mostra con birre a volte anche a me sconosciute, pronte a sorprendere chiunque, dando un occhio sempre alle lavagne dell'aula, si perchè il birrificio è collocato nei locali ristrutturati di una vecchia scuola appunto a Oostvleteren a pochi chilometri dalla ben più nota abbazia di St. Sixtus Westvleteren, sempre piene di calcoli e notizie curiose dei corsi che gli Struise tengono nelle loro serate in birrificio, ovviamente poche volte le si trova in francese o inglese.Carlo, è sempre ben disponibile a parlare e raccontare le birre che producono oltre a dare qualche piccolo consiglio da homebrewer, come all'ultimo Villaggio Della Birra, dove m'ha praticamente presentato il mondo.
Torniamo agli Struise e alla birra da recensire.
Gli Struise sono quattro appassionati (Urbain Coutteau, Carlo Grootaert, Peter Braem e Phil Driessens) che come molti iniziano con l'homebrewing, la produzione a inizio in un agriturismo dove si allevavano anche struzzi (struise) da qui il nome del birrificio.
Iniziano negli impianti della Caulier e iniziano a vendere nel 2001, successivamente nel 2005 alla Deca di Woesten, dove se ne era appena andato De Ranke, all'inizio birre di facile bevuta poi subito oscrate dealle più impegnative e alcoliche, spesso passate in botte.Nel 2008 Ratebeer lo considera il miglior birrificio al mondo, pur brassando ancora in altri birrifici.Nel 2010 ecco il salto, appunto sistemando i locali della scuola di Oostvleteren dove ancora oggi producono e hanno il beershop.Nel 2007 , 9 birre nelle miglior 100 al mondonel 2013, con 2 birre (Pannepot e Black Albert) nelle prime 50.Arriviamo al dunque.
Pannepot Grand Reserva 2008, la Pannepot viene fatta maturare per ben 14 mesi in botti di quercia francese e poi altri 8 in botti di Calvados. la 2008 è stata di circa 30.000 hl.
La Pannepot prende il nome da una barca utilizzata dai pescatori di De Panne, Carlo mi raccontava che la barca raffigurata sull'etichetta, era appartenuta a suo nonno.
Si presenta di colore marrone scuro, tendente al nero, fine e cremosa, la schiuma di un bel colore beige resta a lungo nel bicchiere.
E' una birra molto impegnativa, non va bevuta se si è di fretta va capita, studiata.Al naso pepe nero, vaniglia, sentori di legno, alcool ma non troppo, uva, prugne, una leggera speziatura.Tenore alcolico di 10 % , un corpo medio, carbonazione media.Un gusto, diciamo complesso, liquirizia, cioccolato, caffè, mela, banana, note di Calvados ovviamente, con un finale sorprendente, con bel finale aspro.Se facciamo scaldare un pò la birra, lasciandola riposare, percepiamo bene il Calvados e le note di vino liquoroso.Birra pulita e bilanciata.Ad ogni sorso una sopresa.
D'altronde dovevo dare spazio a questo birrificio nel migliore dei modi.

ABBINAMENTI: secondi piatti elaborati, formaggi stagionati, dolci al cioccolato.Ma ci tengo a precisare che sta benissimo bevuta...sola.

Formato 33 cl    10 % alc/vol   Pagata non ricordo l'ho acquistata direttamente da loro.

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