venerdì 27 marzo 2015

Calibro 7 - Birra Perugia

In Italia, ci sono un sacco di birrifici e birrerie che per anni all'inizio del novecento hanno fatto la storia della birra, ma purtroppo come tanti di voi sanno, la maggior parte di loro è sparita dalla scena.
Negli ultimi anni però qualche vecchio marchio è rinato grazie alla passione di nuovi avventori, così da ritornare certi nomi ai fasti che furono.
E' il caso della Birra Perugia, che andremo a bere e conoscere oggi.
Dopo quasi 90 anni dall'ultima birra prodotta, con sacrifici studi e tanta passione un gruppo di amici è riuscito nell'impresa di riportare in vita la Birra Perugia, prestigiosa impresa Umbra caduta in rovina negli anni '20.
Il marchio storico datato 1875, aveva sede in alcuni locali di Palazzo Silvestri, in via Baglioni, vicino ai depositi di neve della Rocca Paolina che venivano utilizzati per la conservazione della birra in fusti di rovere.
Successivamente si trasferì nei locali di via Oradina e di li a poco cessò la sua attività.
Un gruppo di amici quindi, che all'anagrafe fanno Laura Titoli, Mauro Fanali, Luana Meuli, David Vescovi, Matteo Natalini ed Antonio Boco, hanno dato inizio a questo nuovo progetto, e così il grifone, simbolo di Perugia è ritornato sulle etichette della birra.
La prima e unica birra che ho provato è la Calibro 7 , bevuta giusto domenica all' I.B.F. a Milano e oggi grazie la riprovo per voi.
La Calibro 7 è una Apa, caratterizzata dall'impiego di ben 7 luppoli, (Motueka, Galaxy, Citra, Mosaic, Soraci Ace, Galena, Chinook) che creano una birra molto complessa ed aromatica.
Si presenta di un bel colore dorato chiaro, con una schiuma fine di colore bianco che pian piano svanisce.
A naso l'intensità degli aromi è elevata, un gradevole erbaceo dato dai luppoli, eleganti i sentori di camomilla, erba fresca, agrumi e il malto che nel finale ci lascia a un leggero dolce di miele.
Al palato è frizzante con un corpo leggero e vellutato.
Il gusto senza dubbio è amaro dato dal mix di luppoli con un finale floreale con sentori di frutta tropicale, fine.L'amaro è il componente principale a caratterizzare questa ottima birra.
Una American Pale Ale , fatta bene che rispecchia il suo stile, complessa. con un'abbondante luppolatura.
Se non amate i luppoli chiamatemi, ve la bevo io !!Vi ricordo che è stata fatta con 2 etichette diverse una davvero in Limited Edition.Seconda foto da Ratebeer.
Consiglio di servirla fresca tra 8-10 °

ABBINAMENTI: con formaggi a bassa stagionatura in un aperitivo, oppure con pesce crudo (sushi) e insalate durante un pasto.


Formato 33 cl        5,5 % alc/vol       Pagata 4 euro beershop

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