giovedì 25 giugno 2015

Più che birre....Capolavori!!

Oggi, scrivo qualcosa di più di una singola recensione, non birre poi così comuni e facili da trovare ,anzi, complice di questa serata il fatto di esser diventato...vecchio e così , insieme a due amici abbiamo stappato 4 bottiglie.
Vediamo cosa c'era sul tavolo, una Cnudde Oude Bruin, la Struise Earthmonk sempre Oude Bruin, una Thomas Hardy's Ale del 2008, la Verdi Imperial Stout del Birrificio del Ducato, (quella per il 200° anniversario della nascita di Giuseppe di Verdi) , com granelle di cacao e bacche di vaniglia, la Westvleteren 12 del 2013 e infine la Oude Lambiek di De Cam, non male!
Ma tra una bevuta e 4 chiacchere la Westvleteren 12  e la Verdi non le abbiamo più aperte, non passerà molto tempo per stapparle.
Andiamo con ordine, la prima è la Cnudde, una Oude Bruin, per molti la vera Oude Bruin stile antico, che ha più di 200 anni e sopravvive sopratutto nella regione delle Fiandre Orientali, in particolare nei pressi di Oudenaarde , dove sono stato purtroppo non per la birra ma per la partenza di una corsa ciclistica, il famoso Giro Delle Fiandre.
Birre particolari, dolci e acidule allo stesso tempo, con sentori lattici come nel caso della Cnudde e acetici.
Si presenta di colore scuro,  marrone con sfumature color rubino scuro, schiuma quasi inesistente, carbonazione scarsa, corpo medio.L'alcool c'e ma non è elevato, l'acidità in questa birra è ben bilanciata dal dolce del malto e dal fruttato, luppolatura leggera, caramello ma anche sentori dati dal ledgno, quindi una leggera ossidazione.
Che birra ,è stata acquistata all'Arrogant Sour Festival, come poter iniziare al meglio? ??
La seconda birra proviene dal Nord del Belgio, la Earthmonk di Struise, una delle loro birre che amo di più,prodotta in piccole quantità, 5000 bottiglie ogni 2 anni.
L' amore per questa birra nasce davvero per caso, Anversa il locale è il famoso Kulminator, ricordo ancora la faccia sbalordita del mio amico quando ha letto la presenza di questa birra nella lista del locale, la prese lui per farcela provare...e fu amore!
Alla fine ne prendemmo una per uno, anno 2008, e ancora adesso resta lì,  sola, nascosta, a riposare lenta nella mia cantina.
Oude Bruine, 8 % alc/vol, leggermente superiore alle solite, preparata con il 70 % di birra fresca e il restante 30 % con birra maturata per 18 mesi in botte, usando diverse spezie e ingredienti, si sente il coriandolo, il timo, la cannella, mentre i luppoli usati sono l' Hallertau e il Bramling che ci riporta al ribes nero e a sentori leggermente piccanti,saporiti.
Scura più della Cnudde, piatta, la schiuma è quasi assente, a naso si sente subito il vinoso, acetica, speziata, caramellata, altrettando lo è in bocca dove arriva calda, sentori lattici assenti, uno spettacolo che quasi fatico a descrivervi, da lasciare senza fiato.
Da un capolvoro a un altro la Thomas Hardy's Ale del 2008, per molti il miglior barley wine al mondo.
Anello mancante tra birra e cognac forse, 11,7 % alc/ vol, vino d'orzo come sono chiamati i barley wine, già al primo sorso non la si dimentica facilmente.
Bottiglie in formato da 25 cl, birra da intenditori, per niente banale, ed è una delle poche birre millesimate.
Venticinque anni e più, nessuna scadenza ed un consiglio, berla dopo almeno 10 anni di invecchiamento ne fanno una birra da collezionisti.
Fino al 1999 fu prodotta dalla Eldridge Pope, mentre dal 1999 al 2003 ci furono 4 anni di pausa per passare poi nelle mani della O'Hanlon, cambiando leggermente il gusto alla birra, dal 2008 , purtroppo questa birra non viene più prodotta, infatti le birre prodotte prima del 2003, restano delle vere chicche.
Colore decisamente scuro, schiuma pressoché inesistente,  carbonazione assente, piatta, al naso emergono profumi di frutta sotto spirito, pere, prugne, cacao, malto d'orzo, liquirizia e caramello.
Sorprendente.Bevuta morbida ed elegante, dolce ma anche aspra, spezie e frutta in bocca si nascondono col caramello con un finale col retrogusto di liquirizia, luppolato e secco.
Perfetta da bere sola, ma si lascia apprezzare anche con dell'ottimo formaggio, da bere in compagnia, birra da poltrona, meditate capitela e rilassatevi.
Non aggiungo altro, spero solo possa ritornare in attività al più presto, chissà quando aprirò  l'annata del 1986, forse alla nascita di mio figlio/a.
Siamo al termine , un bicchiere d'acqua, per poi finire in bellezza con un'ottima acida , la Oude Lambiek di De Cam.
Immersa nelle campagne di Gooik, fuori Bruxelles, l'ultimo arrivato tra i produttori di lambic, usa botti provenienti dalla Repubblica Ceca, che hanno contenuto la Pilsner Urquell.
Inizialmente assemblavano lambic con la birra di Boon, Girardin e Lindemans, ora invece produce da Drie Fonteinen.
Il particolare delle birre di De Cam sono i sentori di pompelmo e uva spina.
Color ambrato chiaro sull'arancio, un filo torbida, schiuma assente.
Aroma eccezionale, dalla scorza di limone al pompelmo , note selvatiche e floreali, un filo ruvida , ma appagante, piena di freschezza che ti invita a berne un altro goccio.Peccato che quest'ultima alla fine della serata da parte mia sia stata apprezzata meno a causa di una leggera stanchezza.Alla prossima.

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