venerdì 15 maggio 2015

...2 Pinte a Dublino...Ireland

Eccomi ,come vi avevo detto sono di ritorno da 2 giorni a Dublino e Howth, in Irlanda.Per tutti l' Irlanda è la Guinness, l'Arpa, le canzoni allegre suonate con il violino, ovviamente whisky e parlando di musica , la band degli U2.
La Guinness è quasi una tappa obbligatoria per gli appassionati di birra, così come i tanti pub storici in cui bere e ballare la classica musica irlandese o perchè non i tanti locali tipici dove mangiare irlandese o del buon pesce??
E così, forte del fatto che un amico si è da poco trasferito fuori Dublino per lavoro, ho pensato di farmi un salto in questo week end, giusto 2 giorni, qualche pub, la vecchia fabbrica della Guinness di St. James, ovviamente Dublino e una gita fuori porta.
Partiamo di venerdi sera alle 21.55 dall'aeroporto di Orio Al Serio e arriviamo alle 23,30 locali, sorpresa ad attenderci vento, pioggerella e freddo, ostello vicino a O' Connel Street quindi un giro nella zona alla ricerca di un pub, la pioggia si fa più insistente e rientriamo.
Sabato partiamo da O' Connel Street, la via più famosa della città, dove ogni anno si tiene la parata e i festeggiamenti per San Patrizio, oltre ad essere una delle vie ...più larghe d'europa e iniziamo il nostro tour, sono circa le 10,30 del mattino.
 
Subito ci si presenta davanti il primo e unico microbirrificio di Dublino, il J.W. Sweetman, un
vecchio edificio a 3 piani, io ho visto solo il primo perchè essendo mattina gli altri 2 sono chiusi e si trova di fronte al fiume Liffey e al ponte O' Connel Bridge.
Interni in legno, tutto ben curato, 5-6 le birre prodotte, la parte dedicata alla produzione si divide in più livelli, la sala di cottura con la caldaia in rame si trova in vista all'interno del locale, con la cantina per la fermentazione e rifermentazione che sono invece nel sottoterra.
Prendiamo 3 birre diverse essendo noi in 3 , la Porter da 4,8 ° non mi è affatto dispiaciuta, una Irish Red Ale e una scura stagionale.
Il locale e le birre meritano una prima sosta, di mattina ovviamente non c'e nessuno e si ha la possibilità di degustar la birra tranquilli, con magari la possibilità di visitare il birrificio.
Dopo la prima tappa birraria, ci incamminiamo verso il Castello di Dublino , per ammirarlo da fuori visto che il tempo per visitare i saloni interni, non lo abbiamo e preferiamo vedere altro, a pranzo un panino con pochi euro e poi via dritti al locale Porterhouse, inizia ad esserc più movimento essendo mezzogiorno.
La Porterhouse Brewing Company è una catena di pub in Irlanda e Londra, in Inghilterra. È stata fondata nel 1989 da Liam La Hart e Oliver Hughes e attualmente è composta da cinque pub.
Il locale si sviluppa su tre piani, ognuno col suo banco spine e una zona dove solitamente suonano piccoli complessi, sulle pareti diversi quadri con i rispettivi riconoscimenti al locale e alle birre oltre ad una bella collezione di bottiglie.
Diverse le bottiglie in referenza ma noi andiamo sul sicuro, 3 ottime birre della casa accompagnate da alette di pollo, la Oyster Stout, forse il miglior abbinamento era un bel piatto di ostriche a mi accontento.
La Oyster come dice il nome viene prodotta utilizzando appunto ostriche sgusciate aggiunte in maturazione , scura e pastosa, offre un bel bouquet di profumi dal cacao al cioccolato, per passare all'orzo , caffè, avena, farina di castagne con un finale amaro dato dai luppoli, un'ottima interpretazione.
L'altra birra è la Plain Porter, leggermente più leggera in gradazione 4,3 °, con bel taglio vellutato e non molto amaro, i luppoli sono il Nugget ,Galena e l'East Kent Golding con l'aggiunta a differenza della Oyster di malto Crystal.Discreta.
Infine la Wrasslers, prodotta ancora come si faceva all'inizio del XX secolo, sempre una Porter ma di gradazione maggiore, con una persistenza incredibile che gioca con la dolcezza dei malti.
Interessante notare che entrambe sono fatte esattamente con gli stessi malti e luppoli (Pale Malt, Roast Barley, Black Malt, Flaked Barley e Galena, Nugget, East Kent Goldings). 
Soddisfatti, continuiamo il nostro giro tra chiese ed edifici storici, come la Christ Chrurch Cathedral, rovinata però da alcuni lavori in corso e la maestosa St. Patrick's Cathedral, che decidiamo di visitare anche al suo interno oltre che al parco antistante.
A noi la storia, alla fine ci riporta sempre ....alla nostra amata birra e visto il buon orario, finalmente ci avviamo verso la Mecca, ossia il Guinness Storehouse, nella ex fabbrica a St. James , dove dal 2000 sorge una sorta di museo sulla storia di questa amata birra.
Sono ben 7 i piani , il settimo piano della Storehouse è occupato dal The Gravity Bar, dal quale si può godere di una vista a 360 gradi su Dublino.
Durante il nostro giro ci viene anche data , a tutti,,, non solo a noi, la possibilità di spillare la nostra Guinness e dopo qualche breve consiglio...finalmente ...Guinness!!!
E' quasi ora di cena per gli Irlandesi, così consiglio ai miei amici un locale di cui avevo sentito parlare stra bene e ci dirigiamo al Brazen Head, non proprio un pub ma più una taverna, la più vecchia della città, datata pensate 1198, rimane una piccola perla da visitare e assaporare.
Interni come sempre in legno, diverse mensole stra colme di vecchi libri e bottiglie di whisky, giardino esterno affollatissimo, sembra impossibile trovare un tavolo per tre persone , ma alla fine riusciamo nell'impresa.

Il menù offre piatti tipici dell cucina irlandese oltre a buone birre, prendiamo il classico stufato alla Guinness e lo accompagno a una Smithwicks Irish Aledi color rubino con cappello di schiuma poco spesso ma stabile, alc. 4,1%vol, stranamente non a una stout, non sono molte le birre in questo locale, prodotta nella zona di Kilkenny, fino a metà degli anni 1 ' 60 era considerata la seconda birra dell'isola, è da provare soprattutto perchè non la si trova altrove, da marzo 2012è  finalmente importata in Italia.In Europa era commercializzata con il nome di KILKENNY e leggermente più forte (un mezzo grado).
Si sente il caramello all’inizio , poi una passata di malto e luppolo infine.Da bere è semplice , fondamentalmente acquosa il malto all’inizio le dona un tocco dolce che svanisce in fretta e si passa ad un amaricante delicato che ci accompagna fino al finale.
A cena conclusa non ci resta che dirigerci a Temple Bar, il noto quartiere del divertimento e dei pub, il noto Temple Bar Pub è stra pieno come la maggior parte degli altri locali, la città nel week end è molto attiva, quasi ogni locale è strà colmo di gente che balla e canta la tradizionale musica irlandese e beve birra o whisky , quindi ci tuffiamo in un paio di locali e diamo inizio alla serata.
Domenica mattina sveglia non troppo presto , decidiamo di fare una gita fuori Dublino, l’intenzione è quella di andare al mare che non dista molto dalla città, a a mangiare del buon pesce.Destinazione Howth, una piccola penisola sul mare, a circa 45 minuti di treno, arriviamo  ci incamminiamo verso il castello, giusto qualche foto , niente più e più via di corsa verso il pontile per ammirare il panorama del porticciolo e del paese, Il faro e i tanti ristorantini che ovviammente hanno in primis nel loro  menù, il pesce.
La fame è tanta ma a un certo punto dall’acqua esce una simpaticissima foca che si diverte a farsi fotografare ed è ormai ora di pranzare.Entriamo  al King Sitric, sul mare, una decina di birre artiginali in bottiglia ma nessuna birra scura, cosi ordino una Guinness da accompagnare col mio piatto a base di granchio, fantastico oltre a dei calamari buonissimi.Appagati e soddisfatti ci prendiamo mezz’ora di sole, si ho scritto giusto…sole…un giro ai mercatini in paese ed è già ora di prendere il treno e rientrare in città. Prima di partire noto un cartello con scritto Craft Beer, nel locale attaccato alla ferrovia, ma purtroppo il tempo stringe.

Torniamo a Dublino, ci restano poche ore prima di cena, facciamo un salto al Trinity College, famoso polo universitario, famoso in tutto il mondo, risalente al 1592, poi negli si èampliato sempre di più.
Una cosa da sottolineare è la biblioteca che contiene circa 5 milioni di testi oltre ad una collezione di manoscritti.
Siamo in Graften Street, la via dello shopping, e qui ci passiamo a visitare la statua di Molly Malone, la giovane pescivendola, che alternava questo lavoro a quello di prostituta, morta in giovane età forse a causa di una forte febbre.Molly Malone è anche l'inno ufficioso della città di Dublino.

Ma noi siam qui soprattutto per berci qualche buona birra, allora torniamo nel quartiere di Temple Bar ed entriamo nell'omonimo pub, questa volta è meno affollato della sera prima ma comunque ... pieno e come non detto si balla a ritmo di musica irlandese, uno spettacolo , prendiamo una Beamish, una Murphy e io una Carrig Irish Lager , 4,3 ° della Carrig Craft Brewing Company, questa birra viene però brassata alla Bo Bristle, è stata fondata nel 2011 da marito e moglie Sinead O'Connell e Martie Deegan. Carrig, che significa roccia, è sinonimo di paesaggio irlandese, in cui quasi ogni parrocchia ha un toponimo che inizia con Carrig o Carrick, una lager che però non mi ha entusiasmato , ho voluto provare, le birre irlandesi sono altre.Poche comunque le birre in lista al Temple Bar, che merita assolutamente una visita essendo una mecca per ogni turista amante o meno ...della vita da pub.
Il prossimo pub, molto noto, ma leggermente nascosto e quindi meno frequentato è il Mulligan's, una storia lunga 200 anni, Mulligan's  ha ospitato il celebre Judy Garland, Seamus Heaney, Con Houlihan, James Joyce e John F. Kennedy.

A mio avviso ho respirato più in questo locale, che in tutti gli altri visitate, il vero spirito irlandese, sembrava di essere tra amici, circa 25 spine con diverse birre artigianali irlandesi. prendiamo una Brewdog, che però irlandese non è, e 2 Franciscan Well, birrificio artigianale di Cork, nel sud dell'isola, la Shandon Stout e la Rebel Red Ale, non una semplice stout, caffè torrefatto , cioccolato e del lattosio forse, una discreta birra mentre la Red Ale, a mio avviso troppo dolce, non l'ho gustata a pieno ma nel complesso anche qui ho bevuto due discrete birre con la Stout che merita di essere provata.
Andiamo a cenare con un semplice hamburger, la mattina seguente la sveglia è alle 4.00 , non possiamo permetterci una lunga serata, cosi decidiamo di berci un whisky e farci un'ultima pinta in un pub lungo la O' Connel Street, il pub è il Madigans , datato 1922, poche persone e in tv una partita del campionato calcistico irlandese, ordiniamo un whisky Jameson ( non chiedetemi di più perchè non ne sono un grande amante ) e successivamente 2 pinte, una la O'Hara Irish Stout alla spina, da noi la si trova in bottiglia, ben maltata dal gusto asciutto e deciso, amara ma tendenzialmente tostata, non male anche se ho bevuto altre stout migliori ed infine, la Galway Hooker Irish Pale Ale, del birrificio omonimo creato nel 2006 dai  cugini Ronan Brennan e Aidan Murphy, ha ricevuto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale.
A mio avviso dopo la Oyster Stout di Porterhouse la miglior birra che ho bevuto nel mio week end iralndese, neanche a dirlo , dal 2007 al 2010 ha ricevuto diversi premi, è di colore chiaro , ha un gusto pieno ben equilibrato e un amaro non eccessivo, caramellata e , a mio avviso sentori di miele, una leggera nota agrumata, a mio avviso un'ottima birra.
Nel complesso non ho bevuto malaccio, certo preferisco altre birre , soprattuto per uno come me che ama il luppolo, per le birre scure, beh qualcosa di veramente buono c'e, birre poco alcoliche e a volte un filo costose, visto che mi sembra eccessivo pagare 7- 8 euro per una pinta come la Carrig Lager.
Ragazzi questo è tutto.Dublino merita, la Guinness è una mecca, fate un salto a Galway e Cork ma anche a Templemore, secondo la mia ricerca è qui che trovate i miglior birrifici artigianali irlandesi.




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