mercoledì 19 gennaio 2022

A.s.a. Brewing la giovane beer firm romana. Andiamo a conoscerli assieme

Primo articolo dell'anno sul portale del  Giornale della Birra.
Oggi facciamo un salto nella Capitale dove andremo a conoscere meglio una piccola beer firm romana, A.s.a. Brewing. Marco ci racconterà tutto sul loro progetto.

 

Marco, ci parli di Voi e di come e dove nasce il progetto A.s.a. Brewing e qual’è l’origine del nome scelto?


Il progetto A.s.a. Brewing nasce, come tanti progetti brassicoli, dall’homebrewing. Dopo anni di birre in casa abbiamo voluto provare a fare una “cotta grande”.
Non tanto per commercializzarla, bensì per toglierci proprio lo sfizio di vedere una nostra ricetta su di un impianto grande. Entrare in un birrificio e fare la tua birra è un’emozione che ogni homebrewer sogna di provare e così abbiamo fatto il primo batch di quarantena (session IPA ) da 250 litri, da qui è partito tutto.
Il nostro nome nasce da un pezzo di un gruppo punk romano. Essere Anti Sober Army è un concetto che va oltre la birra. Non risultare “sobri” agli occhi degli altri non vuol dire necessariamente essere ubriachi, ma differenti particolari, non scontati.

                   

 

Attualmente quante birre avete nella vostra gamma ? Raccontateci qualcosa sulle vostre birre e i nomi scelti .


Produciamo attualmente 5 birre.
Quarantena Session IPA. La nostra prima creatura. Una monomalto (pils) monoluppolo (mosaic) frutto del lavoro degli ultimi anni di homebrewing in cui ci siamo dedicati proprio a lavorare in monomalto e monoluppolo per capire le reazioni ed i profili aromatici dei luppoli che utilizzavamo. Il nome viene  dal periodo del primo lockdown dove, chiusi in casa non potevamo fare altro che fare birra e quale ricetta scegliere da produrre se non una session IPA semplice, beverina e profumata?
 
La seconda birra fatta è stata la Collisione una APA da 6.2 ° ed è  stata la nostra “ricetta grattacapo” abbiamo faticato non poco per trovare il giusto equilibrio tra il malto pils ed il carapils  impiegato. Per quanto riguarda i luppoli dapprima partimmo con hallertau magnum in amaro e cascade per la parte aromatica e DH. Per poi aggiungere anche una bella dose massiccia di Amarillo in DH che non guasta mai . Mentre il nome viene da una strofa si un pezzo dei colle del fomento (gruppo rap storico della capitale) al quale poi abbiamo associato l’immagine “personalissima” della collisione tra il mosto e il luppolo in fase di bollitura, questo scontro che produce energia, colori e profumi che danno vita alla birra che tanto tanto ci piace!!
 
La terza birra prodotta è stata la Sottosopra (American Strong Ale da 7,2 ° ) nata dal tentativo di fare una double ipa che ricordasse quelle di una volta, ben malate, amare sul finale e DH non eccessivo.
Luppoli Centennial, Chinook, Simcoe, insomma, tanta tanta roba. Il nome è ispirato alla serie Stranger Things (si,siamo abbondantemente nerd ).
 
La nostra quarta birra è Lagherta la nostra unica bassa fermentazione.
Si tratta di un’american lager da 4.2 ° nata in collaborazione con gli amici del Beltrane pub di Roma. I ragazzi erano in cerca di qualcuno che creasse  la loro bionda da battaglia una birra chiara classica che potesse essere sempre presente on tap nel loro locale.
Monomalto pils, hallertau, magnum in amaro ed una giusta gettata di ekuanot e citra in aroma ed in DH.
 
La nostra quinta birra è uscita ad inizio dicembre e si tratta di una Double IPA moderna  dal nome V.M18, da 7,3 °  con malto pils e pale ale, luppoli hallertau, magnum, citra, El dorado e hidao, dove il nome e l’etichetta si ispirano alle commedie soft erotiche anni ’70, proprio come in quei film c’è più di quel che sembra dentro.
 

                   


Producete sempre nello stesso birrificio o cambiate di volta in volta ?


Produciamo tutto nello stesso birrificio. Il birrificio artigianale Alvarese, una realtà particolare quanto rara in Italia.
Un birrificio che, oltre a produrre le proprie tipologie di birre, si occupa abbondantemente della produzione di birra artigianale di svariate beer firm su Roma e dintorni.

 

Quali sono gli obbiettivi o sogni nel cassetto ?


L’obbiettivo al momento è quello di fare conoscere il più possibile i nostri prodotti.
Il sogno nel cassetto, ovviamente, è quello di trasformare tutto questo in un birrificio tutto nostro in un lavoro a tempo pieno.

 

                 

 

Per finire quale locale e birra avete più a cuore che non sia la Vostra ?


I locali che abbiamo a cuore sono quelli che ci hanno visto sudare e bere ai loro banconi sicuramente, ma anche quelli che ci hanno supportato e montato i nostri prodotti. Non posso non citare il Beltrane pub, il Tip birrificio dove tutto questo percorso è iniziato grazie al mastro birraio Adriano Pasqua, il Beermatt Roma, Hopside, 16birra.
Tutte realtà che ci supportano da sempre. Per quanto riguarda le birre, veramente, la lista è lunga. Si  potrebbero citare dei capi saldi come Machete, Zona Cesarini, T.S.O, Free Wheeling, Hattori Hanzoo, Super lemon haze, Mario fra 20anni, Crazy Rabbit, … ma, veramente, chi più ne ha più ne metta…che noi le beviamo!!!

Maggiori informazioni: a.s.abrewing | Facebook



Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

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