Ritorniamo a parlare di Belgio,
questi giorni solitamente, essendo grande appassionato di ciclismo, soprattuto
delle gare del nord, li passavo nelle Fiandre o in Vallonia, su e giù alla
ricerca di birrifici e locali colmi di tifosi, dove scambiar 2 chiacchere su
birre e biciclette.
Torno
a parlare delgi amici della De Struise Brouwers, che come ho già detto è il
birrificio che amo di più.
Oggi
mi sono preso una bella botta, avendo aperto la Black Albert Batch Zero.
La
prima cotta in assoluto di questa birra venne prodotta in onore diJennifer e Chris Lively,
titolari del pluripremiato Ebenezer’s pub di Lovell,
nel Maine,
dove Urbain era
stato (nell’aprile del 2007), portandoci la su prima Black
Albert, in occasione della terza edizione del Belgian Beer
Festival.
Nel
2007, per celebrare il terzo anniversario del locale, Chris contatta il
birrificio belga De Struise per avere una birra speciale da offrire durante
l'annuale Belgian Beer Festival che si tiene presso l'Ebenezer.
Una
birra nuova, un nuovo stile come lo definisce Urbain, una Royal Belgian Stout,
in onore di Alberto II , sesto re Belga.
La
birra avanzata dopo il festival, viene messa da Chris ad invecchiare in botti di
bourbon, ottenendo ottimi risultati, cosi che anche gli Struise deciseeo di
fare lo stesso, birra che poi venne chiamata Cuvee Delphine.
Sarà
un successo visto che diventerà la base per una serie di birre barricate
prodotte dagli Struise.
Bella
e originale l'etichetta, spettacolarmente disegnata da Vincent Hocquet, noto tatuatore
belga, che ha il proprio atelier a St.Idesbald.
Venaimo
ora alla nostra birra, dalla quale, nel complesso è articolato range
produttivo degli Struise, si sono generate (e
si genereranno ancora) tutta una serie di filiazioni (la serie delle Black
Damnation).
Come
detto molto alcolica, 13 % ,passata in botti di bordeaux, si presenta di color nero, molto scura, la
schiuma è splendida, color marrone chiaro, molto cremosa e molto persistente,
che ci accompagnerà fino alla fine della nostra bevuta.
A
naso l'aroma è molto ricco, fantastico, è una sorpresa che sia dolce e
zuccherino, complesso, uvetta, cioccolato, canditi, liquirizia, caramello
bruciato, panettone, cioccolato amaro al rum. caffè, datteri e
prugne, arricchiti da una nota luppolata un po’ più accentuata.
In
bocca è imponente, massiccia, con un corpo pieno, quasi masticabile.La
carbonazione è scarsa, la consistenza è morbida, cremosa, appagante,
quasi vellutata al palato.Per apprezzarla al meglio, serve di un po’ di
tempo fra un sorso e l’altro.
Nel
finale sentiamo il legnoso, una finissima acidità, prima di un finale caldo con
un alto tenore alcolico ma comunque facile da bere.
Non
sò cos'altro aggiungere l'ho provata più volte questa è del 2012 , forse i 3
anni di invecchiamento l’ha resa austera e
complessa, con il tostato/torrefatto che l'hann ofatta da padrone.
Più che una birra è un pasto, fantastica.
Posso andare a letto tranquillo, insomma.
Consiglio di servirla a una temperatura di 10-12°
ABBINAMENTI: una birra da meditazione, si accompagna con dolci al cioccolato, pasticceria secca e con alcuni formaggi erborinati.
Formato 33 cl 13 % alc/vol Pagata 5,50 beer shop
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