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lunedì 28 marzo 2022

Birrificio La Collina - Assaggi

Eccoci con le prime tre birre assaggiate del Birrificio La Collina , piccola realtà della provincia di Lucca, di cui via avevo anticipato qualcosa qualche settimana fa.



🍺 Duca - Vienna Ale - 5 % 🔥
Color ambrato chiaro e cappello di schiuma color avorio finemente persistente.
Ben maltata, biscotto ma anche miele, amaro pressoché nullo, chiusura asciutta.




🍺 Hildegard - Hoppy Belgian Strong Ale - 7 % 🔥
Color ambrato con riflessi rossi, limpida e dal cappello di schiuma beige cremosa e persistente.
Note maltate, frutta disidratata, crosta di pane. Dolcezza ben bilanciata in bocca, fruttata e erbacea. Ben più amara nella parte finale di bevuta.



🍺 Driadi - Wee Heavy - 7 % 🔥
Una birra con farina di ghiande 🤔
Base di partenza una Wee Heavy ben maltata.
Color tonaca di frate e schiuma cremosa color cappuccino.
Al naso note tostate e di frutta secca ( ghianda) oltre che caramello.
In bocca è sostanzialmente dolce, maltata, note taniche con un finale più amaro, amaro dato dal contributo delle ghiande. Forse l'unico esempio in Italia di birra con farina di ghiande.
Assolutamente da provare.




🍺 Accademia degli Oscuri - Brown Ale - 5 % 🔥
Una Brown Ale dal colore marrone scuro con un bel cappello di schiuma cappuccino, cremosa e persistente.
Al naso malto torrefatto e tostato, frutta secca, caffè e caramello.
In bocca è dolciastra amaro moderato, ottima con un bel dessert al cioccolato 🍫








🍺 Beuwoz - Tripel - 7 % 🔥
Una Tripel davvero ben fatta, dove il protagonista è il lievito.
Colore oro antico con riflessi rame, leggermente velata e schiuma cremosa color avorio, persistente.
Al naso note fresche ed erbacee, frutta gialla matura, pesca, lievi note speziate. In bocca è dolce, miele, nuovamente fruttata e più amara nel finale.




🍺 Hildegard - Session IPA - 4.3 % 🔥
Una Fresh Hop leggera, una prova da parte del birraio nello spingersi a brassare birre più luppolate.
Ambrata con una buona schiuma pannosa.
Fruttato meno spinto di quanto mi aspettassi, note resinose e balsamiche.
In bocca è fruttata, fresca e di una beva pazzesca ma il luppolo usato in dry hopping non gli conferisce il giusto apporto amaro. Da rivedere.
Nel complesso un piccolo birrificio da tenere davvero d'occhio. Birre pulite e ben fatte. Assolutamente da assaggiare. In ultimo mi resta ancora la loro Imperial Stout più massiccia e impegnativa da assaggiare.


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

venerdì 29 gennaio 2021

Lichtervelds Blond - Brouwers De Dolle




Volevo scrivere di questa birra prodotta dal birrificio belga De Dolle, assaggiata settimana scorsa da giorni e così ho deciso di pubblicare la mia recensione oggi, un omaggio alla piccola grande Moes, la nonna di tutti noi amanti della birra, un simbolo del birrificio De Dolle, che ci ha lasciati da pochissimo all'età di ben 104 anni. 

La birra è la Lichtervelds Blond, una Belgian Golden Strong Ale da ben 9 °. un omaggio a Karel Van De Poele, un importante ingegnere elettronico nato a Lichtervelde nelle Fiandre il 27 Aprile 1846, birra che viene prodotta appositamente per il folkloristico festival che si tiene ogni due anni in settembre nella cittadina, quindi non sempre facile da reperire in bottiglia.
Versata si presenta di color oro con riflessi rame, con schiuma color avorio fine e poco persistente.
AL naso, aroma dolce, miele, zucchero candito, frutta candita, marzapane, pera, cedro, un bel bouquet.
In bocca, arriva fruttata, agrumata, ma anche mela, leggera acidità con chiusura più amara.
Corpo medio, alcool ben nascosto, una birra non impegnativa, dalla carbonazione abbastanza sostenuta.
Che dire, una birra da 9 ° per un festival non è niente male, se bevuta nel primo week end caldo di settembre, con la facilità con cui l'ho bevuta io, può diventare pericolosa. Ottima!
Consiglio di servirla a 10°.



ABBINAMENTI: una birra del genere se proprio devo abbinarla lo farei con un bel dolce natalizio, biscotti o magari un bel croccante, torta con noci e miele. Il mio consiglio è quello di godersela da sola, in tutto il suo splendore.

Formato :  0,33 L       9  %  alc / vol     Prezzo :  4,80 euro    Beer shop Italia


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.


lunedì 23 dicembre 2019

Dupont Avec les Bons Voeux - Brasserie Dupont.



A pochi giorni dal Santo Natale è tempo di saluti , di auguri , ma anche tempo di stappare e raccontarVi una birra unica, una di quelle birre che insieme alla bela Stille Nacht e all'italiana Kerst , non possono mai mancare sulle nostre tavole durante le festività natalizie.
Giusto ieri ho avuto modo di bere in compagnia di amici questo grande classicone belga che ogni volta aperto sà emozionare come fosse la prima , sto parlando della Dupont Avec Les Bons Voeux, della Brasserie Dupont.
Una Belgian Strong Ale , nata nel lontano 1970, allora birra stagionale poi riproposta tutto l'anno , vista la grande richiesta.
Una birra invernale che noi amiamo aprire ogni anno , al nostro ormai consueto pranzo pre natalizio, alcolica con i suoi 9,5 °, versata si presenta di color giallo oro con riflessi ramati, schiuma biancastra cremosa e persistente.
Al naso, frutta candita, agrume , note floreali e balsamiche, sentori freschi, uva, emerge anche una leggera nota ossidata.
In bocca e ben carbonata , ritroviamo ancora la frutta candita, miele , biscotto, crosta di pane, albicocca,  gusto dolce, morbida in bocca, man mano che si scalda emergono note vinose, acidità finale a rendere ancor più appagante la bevuta.
L'alcool è ben nascosto per una birra che non stanca mai, nel finale emerge ancor più la frutta candita, forse anche per questo che amiamo stapparla in questo periodo dell'anno.
Una birra unica che ben si può dimenticare per qualche anno, non troppi in cantina , emozionante , appagante. Un capolavoro insomma!
Consiglio di servirla a 8 - 10 °



ABBINAMENTI : Carni bianche, Carni con salse saporite o speziate, Pesce Spada/Tonno/Salmone, Formaggi Stagionati o Piccanti, Funghi.
Si sposa bene con i dolci natalizi , quali il classico panettone.

Formato :  0,75 L    9,5    %   alc / vol

Pagata : 7.50 euro al beershop




Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

giovedì 20 dicembre 2018

Stille Nacht Special Reserva 2005 - De Dolle Brouwers


Eccoci ormai giunti alle festività natalizie, manca davvero poco, abbiamo fatto tutti i bravi??
Beh , a quanto pare noi sì, se abbiamo avuto modo di assaggiare la Stille Nacht Special Reserva 2005 , cari miei è perchè siamo stati buoni in questo 2018.
Una bella giornata in quel di Casamia birre & co, noto beershop di Villa D'almè ( Bergamo ) , una domenica pomeriggio in pieno clima natalizio con una bella verticale di Stille Nacht del birrificio De Dolle , dalla 2018 dell'anno che si sta per concludere al 2009, anche lo scorso anno avevamo fatto una verticale di Stille Nacht ,  aprendo addirittura una 1994.
Ma è dell'ultima birra , fuori verticale ovviamente che vi voglio parlare, la Stille Nacht Special Reserva 2005, nella sua versione barricata.
Difficile da trovare,  era doveroso segnarmi la degustazione , brassata nel 2000, nel 2005 e nel 2015 , anche se ricordo un edizione speciale assaggiata al Kerstbier Festival di Essen nel 2014.
Passata in botti di vino Bordeaux, per dodici mesi , se non vado errando, il tutto cominciò , si dice , a causa di un piccolo errore.
Ma a noi di quell'errore interessa poco , vediamo come si presenta nel bicchiere.
Una volta versata nel bicchiere , si presenta di colore arancio , ramato, con una schiuma biancastra appena visibile.
Ossidato lieve , uva passa, liquoroso, la mente ci porta ai passiti del Sud Italia, legno, zucchero candito, frutta gialla candita, fico.
Al palato è calda, tenete presente che si parla sempre di una birra da ben 13 °, liquoroso e vinoso vanno a braccetto , più vino passito che birra , dolce , uva passa, caramello , frutta candita, frutta sotto spirito , vaniglia, finemente astringente.
Il tenore alcolico ci scalda per l'intera bevuta , senza nessuna fretta di finire il bicchiere, una signora birra, che negli anni si è evoluta al meglio, chiude dolcemente.
Una bevuta che difficilmente dimenticherò, nella speranza di poterla ribere presto, Vi auguro di passare delle splendite serate durante queste festività natalizie!!
Consiglio di berla in compagnia a una temperatura di 10 - 12 °.


Vi riporto il link della verticale di Stille Nacht dello scorso anno in cui vi avevo promesso che avrei parlato della Special Reserva. Cheers!!

LINK


ABBINAMENTI: una birra del genere se proprio devo abbinarla lo farei con un bel dolce natalizio, biscotti o magari un bel croccante, torta con noci e miele. Il mio consiglio è quello di godersela da sola, in tutto il suo splendore.

Formato :  0,33 L       13  %  alc / vol     


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venerdì 5 gennaio 2018

Lupulus Hibernatus - Brasserie Les 3 Fourquets


Buongiorno e Buon anno a tutti , nella speranza che sia un anno birroso per tutti.
Quale birra per inaugurare il nuovo anno sul blog??
Visto le recentissime festività natalizie , ho pensato a una birra invernale, oltre a ospitare ( sono incredulo ) per la prima volta , una birra della Brasserie Les 3 Fourquets, più semplicemente il birrificio che produce la Lupulus.
Poco meno di due mesi fà ho avuto anche modo di partecipare a una serata con le birre della Brasserie Les 3 Fourquets , grazie all'impegno degli amici dell' Osteria Del Brau di Calco ( lc ) , con la presenza di Pierre Goubron co-fondatore della brasserie , con un passato alla Brasserie d'Achouffe, con cui ho parlato e scherzato in un francese che ogni volta che lo parlo, mi stupisce sempre più.
Situata nel sud del Belgio , quasi al confine con il Lussemburgo dove a Gouvy a sede la brasserie con annesso ristornate, che ho avuto la fortuna di visitare ormai sette anni fa.
La birra invernale in questione è la Lupulus Hibernatus, una sorta di Belgian Strong Ale, 9 ° , versta nel bicchiere si presenta di un bel colore tonaca di frate con riflessi rossastri e una buona schiuma beige, cremosa e persistente.
Al naso emergono sentori di frutta rossa, ciliegia, frutti di bosco , bouquet ricco, prugna, frutta secca ma anche caramello e cannella.
In bocca arriva calda, caramello, leggere note tostate,  zucchero candito, biscotto , ritroviamo la frutta rossa, la bevuta non stanca mai, per finire leggermente più amara e con una punta di liquirizia.
Leggera speziatura, buon corpo e buona carbonazione, finale caldo e ancor più interessante , dove la liquirizia si fà sentire maggiormente.
Una buona birra da bere in compagnia , magari durante le feste, abbinata a un buon dolce.
Servire a una temperatura di 10 °.



ABBINAMENTI: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.Ottima anche con frutta secca e dolci natalizi.


Formato:  75 cl    9   % alc/vol         Pagata 9.90 


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sabato 14 gennaio 2017

Kerst - Extraomnes

Ami il Natale e le sue feste?? Beh puoi continuare a respirare aria natalizia bevendoti una birra a te, oppure puoi decidere di tenerti presepe e alberello fino alle festività pasquali.
Pochi giorni fà durante le ferie, ho fatto un salto al nuovo locale di Extraomnes, chiamato Extraomnes beer & cibo, in quel di Castellanza, dove abbiamo fatto due chicchere con " Schigi " oltre a provare diverse birre.
Locale ben fatto, tutta la gamma birre prodotte e una cucina semplice , focacce , schiacciate e degli ottimi aperitivi, oltre al set degustazione, 4 birre da 0,10 cl, ottima idea per assaggiare quasi tutte le birre.
Tra le diverse assaggiate, credo quasi tutte , ho apprezzato moltissimo la Quadrupel e la Kerst ,oltre alla Tainted Love e infine la Resident Evil.
Ho quindi in seguito preso presso un beer shop due birre la Quadrupel e la Kerst così da godermele a pieno.
Oggi stappo la Kerst , che ricordo c'è anche in versione Reserva , che quest'anno è tornata dopo qualche anno di ... pausa e una rarissima Kerst Noble.
Via si stappa . Kerst, che in fiammingo significa Natale, una birra da 10 %, come vuole la tradizione , una birra calda , alcolica, pericolosa.
Versta si presenta di color ambrato chiaro con riflessi arancioni, schiuma bianca , fine e abbondante, molto persistente.
Al naso emergono subito i sentori fruttati, frutta candida, zucchero candito , dolce, frutta rossa sotto spirito appena la birra tende a scaldarsi, spezie, amaro da luppolo non percepito, 
In bocca la musica non cambia, note fruttate, pesca sciroppata , cedro, ma anche una parte maltata, biscotto che vira sul dolce.
Nel finale arriva una fine nota amarognola e acida, l'astringenza al quanto delicata , ne fà una bevuta pulita e piacevole.
Corpo pieno, diciamo carbonazione media, pulita, di facile beva se pur dal tenore alcolico importante, ricordo avere 10 °, alcool che scalda solo a fine bevuta.
Birra dolce, adatta ad accompagnare i dolci delle feste natalizie passate ma non solo, ottima da dimenticare in cantina per qualche anno.Buona bevuta, la prossima sarà la Quadrupel!!
Consiglio di servirla a 10 °.

ABBINAMENTI: risotto con funghi, secondi di carne rossa, secondi di cacciagione, formaggi stagionati, formaggi erborinati, pasticceria secca, dessert a base di frutta.



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giovedì 29 dicembre 2016

Stille Nacht - Mini vertical


Volevo chiudere in bellezza l'anno, raccontandovi la serata dell'altra sera con alcuni amici , un buon modo per scambiarci gli auguri per un Felice anno nuovo e ovviamente non c'era miglior modo che stappare delle ottime birre.
La serata ha visto protagoniste tante birre , ma il pezzo forte è stato l'assaggio di più annate di Stille Nacht, dalla 2016 al 1994, passando per 2015, 2014, 2010 e 2008.
Stille Nacht , Notte silenziosa ...
La classica birra di Natale per antonomasia, prodotta dal birrificio belga De Dolle, dell'eccentrico Kris. una birra stagionale brassata appositamente per le feste natalizie , prodotta ormai da 26 anni, era infatti il 1980, una birra ben più scura rispetto alla odierna.
Unica differenza tra le varie annate sopra citate, fino al 1999 il lievito usato era un ceppo fornito dal birrificio Rodenbach che in seguito non verrà più fornito e ci vorranno anni prima che il nuovo lievito faccia in parte lo stesso lavoro soddisfacente.
Esiste una versione Reserva della Stille Nacht , molto rara che vi racconterò in futuro , sperando di recuperarne una bottiglia.
Iniziamo con la Stille Nacht dell'anno corrente 2016, che ho dapprima provato qualche settimana fà alla spina.
All'apertura la birra non fà alcun rumore. versata la birra si presenta con pochissima schiuma bianco sporco, fine e scarsa, birra color ambrato chiaro, velata, con qualche riflesso ramato.
L'aroma non è dei migliori  ( mentre ancora ho impressa l'ottima Stille bevuta alla spina ), frutta candita, pera , fico, frutta gialla matura, zucchero candito ma anche mela verde acerba e uva bianca.
In bocca arriva dolce, frutta candita , mandorla, frutta gialla , albicocca e pesca, freschezza.
Meglio in bocca che al naso, birra ancora troppo giovane , biscotto, miele , melassa ma anche una leggera nota speziata, ovviamente l'alcool si sente.Chiude aspra , con note fenoliche e una leggera punta acetica.La tengo nel bicchiere a lungo rispetto agli altri amici , dove emergono note di frutta sotto spirito.
Poco equilibrio per questa 2016 che come detto ho apprezzato più alla spina che in bottiglia dove la parte acetica non era presente e dove l'ho trovata decisamente più equilibrata.
Versiamo la 2015, appena stappata rispetto alla prima si sente un leggero rumore , il che fà ben sperare.
Poca schiuma biancastra , birra più tendente al ramato, più frizzante della 2016 , frutta candita , carne in scatola ( ? ), zero solvente o note astringenti.Poco più equilibrata della precedente.
Passiamo alla 2014, simile all'anno prima, color oro antico con riflessi ramati, uva spina , mela , pera calda, miele, una lieve ossidazione nel finale con una punta di solvente, plastica e pepe.
In bocca è rustica , finemente aspra, poco dopo però emergono i frutti canditi , arancio , cedro, ananas, zucchero candito con una leggera nota acida
Asprezza e acidità ben si sposano con la dolcezza dello zucchero e della frutta candita.Per ora la migliore delle 3.
Passiamo ora alla 2010, stappato sembra essere , piatta.Il colore è cambiato e la birra risulta essere più scura, ambrato con riflessi rame.
Al naso sembra tutt'altra birra, fico mandorlato, dattero, frutta candita, vaniglia, note liquorose, miele, uvetta, uva spina, mela e pera al forno.
In bocca è ottima e troviamo quanto detto per l'aroma oltre a una leggera ossidazione finale e dello sporco nell'ultimo bicchiere.Migliore.
Ora arriva la 2008 , dove ci aspettiamo il meglio, ambrato con riflessi color rame schiuma color
avorio , circa 2 dita cremosa e persistente.
Al naso è spettacolare, sembra di essere dinanzi a uno sherry, miele d'arancio , marmellata , toffee direi, ancora datteri e fico mandorlato.
In bocca arriva calda , morbida, molto fruttata, si è evoluta un sacco nel corso degli anni, 8 per la precisione, la prende la strada del liquoroso , vinoso, marzapane.
Chiude calda, retrogusto con frutta sotto spirito.Fantastica!!Sembra di bere una birra con 2° alcolici in meno , l'alcool si sente meno rispetto alle altre annate.
Una lieve ossidazione finale che non rovina mai la bevuta.Ottima.
Ora ecco l'ultima birra, anno 1994 , quando ancora i lieviti erano quelli acquistati alla Rodenbach prima dell'acquisizione di Palm che ne vietò la vendita.
Qualcuno dice sarà uno spettacolo di birra, altri no, non resta che stapparla.
Nessun rumorino, versata è piatta , carbonazione pari a zero, birra amabrata e schiuma fine ma presente formando una leggera patina biancastra.
Al naso perde un sacco, camomilla, sciroppo.In bocca è dolce, troppo la bevuta diventa difficoltosa e poco piacevole.Birra molto ossidata pesca sciroppata , zucchero candito, melassa e strano, rosmarino.
Peccato per quest'ultima birra acquistata ad Anversa al Kulminator nel 2010. probabilmente per anni non è stata conservata nel migliore dei modi.

Il mio consiglio è di acquistarne sempre più di una , così da poterla conservare e se possibile con ogni annata.
Annate 2008 - 2010 davvero ottime mentre la 2014 - 2015 , diciamo più che apprezzabili mentre la 2016 è il caso di lasciarla riposare ancora qualche annetto.

E' stata una strana verticale , ma molto interessante in compagnia di ottimi amici a cui va il mio caloroso auguri di un Felice 2017, auguri che porgo a Voi tutti.

Un augurio speciale a Riky, neo papà! Buone birre a Tutti!!



martedì 15 novembre 2016

Nursia Extra - Birra Nursia

Purtroppo oggi la recensione di questa birra mi segnerà profondamente, mentre la bevo penso e ripenso...
Il primo pensiero va a quella terra ai quelle persone che hanno perso tanto a seguito dei terremoti del centro Italia.
Siamo a Norcia, dove ovviamente oltre alle tante prelibatezze gastronomiche il simbolo è la Basilica di San Benedetto da Norcia, sì uso il presente, è!!
C'ero quasi qualche anno fà a Norcia , ero in procinto di passare poi scelsi Gubbio e Assisi oltre a Perugia, peccato, ma tempo al tempo e sono sicuro che grazie agli aiuti di tutti Noi, saprà ritornare la Norcia che in tanti avete conosciuto.
Dal 2012 a pochi metri dal monastero, i monaci sull'esempio delle tante abbazie belghe hanno iniziato la produzione di birra, Birra Nursia, gli interi proventi servivano e serviranno per il mantenimento dei monaci e le spese del monastero.
Solamente due le birre prodotte dal birrificio, una bionda e quella bevuta oggi chiamata Extra la più alcolica, in stile Abbey Ale. Entrambe le birre le avevo già assaggiate nel mio tour in terra Umbra.
Una birra forte, che ricorda molto le alcoliche birre trappiste belghe, 10 ° per questa Extra, una Quadruppel direi, o meglio catalogata come una Belgian Strong Ale, versata nel bicchiere si presenta di un bel color tonaca di frate con riflessi color mogano e rossastri , la schiuma è color cappuccino, densa e cremosa che però svanisce in pochissimo tempo.
Al naso l'aroma è dolciastro , caramello, zucchero candito, ma fruttato, uvetta, prugna, fico, frutta secca, il luppolo non si sente.
In bocca arriva calda , ma appare subito morbida, note maltate, caramello e biscotto in primis, poi la parte fruttata, frutta rossa e frutta secca, zucchero candito.
La birra è pericolosamente bevibile , resa dolce dai malti, calda e armoniosa, se lasciamo riposare e scaldare la nostra birra emergono eleganti note liquorose, poco carbonato, un corpo medio.
La bevuta è appagante, una birra d'abbazia che non stanca mai nella bevuta, ben fatta, impegnativa se bevuta sola , ma come ripeto non stanca mai.
Spero che in tanti comprate le birre del Birrificio Nursia e non solo, visto che non è l'unico birrificio danneggiato dal terremoto, un piccolo modo per essere vicini a queste popolazioni, magari abbinando questa birra ai tanti prodotti che la zona ci offre e come sapete sono tante, troppe le aziende ad avere bisogno del nostro aiuto, anche il più semplice.
Consiglio di servirla a 10 -12 °.

ABBINAMENTI: si sposa bene con i piatti della tradizione umbra, in particolar modo con salumi e formaggi.
Ottima anche con frutta secca e dolci natalizi.Pericolosa bevuta sola.


Formato: 0,75 cl     10 %  alc /  vol        Pagata:  9,90 euro


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" Ut Laetificet Cor "



venerdì 29 aprile 2016

Cubià - Birrificio Opera

Del Birrificio Opera di Pavia vi avevo parlato già in un vecchio post, l'amicizia con il birraio Piero mi ha portato a conoscere bene le loro birre , più volte bevute, discrete , birre che possono solo migliorare, attivo ormai dal 2012 se non vado errando, birre mai estreme che vanno però incontro al grande pubblico e invece di birre estreme, qualcosa hanno prodotto.
E' il caso della birra che ho provato qualche sera fà, una birra che ho lasciato riposare in cantina e continuo a farlo con un'altra bottiglia, birra invernale dalla gradazione importante, pensate ben oltre i 10 °, visto che i gradi son 12,4 °.
Il suo nome è Cubià, che in dialetto pavese significa " accoppiare cose diverse " , una Belgian Strong Ale, con lieviti trappisti,  con l’aggiunta di mosto di moscato e lieviti da whisky, prima di essere stata dimenticata per oltre 9 mesi in botti di rovere, dove in precedenza riposava del vino.
La birra appena aperta mi fà un piccolo , scherzetto ripeto piccolo, fuoriesce un pò di schiuma, la causa una carbonazione un pochino eccessiva.
Nessun male , riesco ad essere pronto a versare la birra nel bicchiere , dove si presenta di un bel colore rame con leggere velature, la schiuma e quasi del tutto assente, solo appena versata versa una sottilissima testa biancastra che in pochi secondi svanisce nel nulla.
Al naso emergono da subito sentori di frutta rossa sotto spirito quali prugna e ciliege ma anche dell'uvetta passa. l'alcool c'e' e si sente, si passa poi alle note torbate e legnose, una leggera ed interessante nota affumicata.Il luppolo, quindi l'erbaceo e il resinoso sono assenti.
In bocca la birra arriva calda, come già detto l'elevata gradazione alcolica si sente in tutta la bevuta senza però stancare mai,  sensazione piena, calda, avvolgente.
Frutta rossa , e note torbate e affumicate, ma anche una nota dolce, miele, caramello, zucchero candito, nel finale emergono le note legnose date dal lungo passaggio in botte.
Chiude secca ed equilibrata, dove però non emergono le caratteristiche del moscato almeno a mio avviso.
Una piacevole bevuta che solo alla fine data l'alta gradazione alcolica rende più difficile la bevuta.
Corpo medio e carbonazione sostenuta ne fanno una buona birra invernale adatta alla festività natalizie.
Il tipo di birra e il nome hanno dato origine alla collaborazione con il gruppo di artisti Pavesi FU*TURISTA i quali hanno realizzato le etichette, uniche e particolari per una birra unica e in serie limitata.
Consiglio di servirla tra i 10 e i 14 °.

ABBINAMENTO: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.
Ottima anche con frutta secca e dolci natalizi.

Formato 33 cl     12,4  %   alc/vol    

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lunedì 21 marzo 2016

Boskeun - Brouwerij De Dolle

Ci stiamo avvicinando alla Pasqua, perchè non farlo con una birra dedicata a questa festa??
Ormai di birre c'e praticamente una per ogni ogni , per ogni ricorrenza, non solo birre di natale, ma anche birre pasquali.
Le birre di Pasqua o Easter Beer non solo esistono, ma rappresentano un capitolo birraio che ha una storia.
Tradizione vuole che i monaci d’abbazia del Belgio, per sopperire alla fame della quaresima, preparassero delle birre primaverili piuttosto corpose: del resto, usualmente, la birra viene definita pane liquido. La tradizione di preparare delle cotte giusto in tempo per la Settimana Santa si perpetua ancora oggi in molti luoghi d’Europa, soprattutto nei paesi scandinavi, dove le Paske Øl sono più leggere, ma anche in Germania e  in Inghilterra, dove lo stile nordico, di solito, privilegia i sapori primaverili, dall’erbaceo al floreale. 
Parliamo, della De Dolle Boskeun, Della De dolle Brouwerij, 10 % alc/vol, una bella birra, quasi invernale come gradazione,  (come la Easter della Gouden Carolus: si vede che in Belgio la Pasqua è fredda, hanno bisogno di un po’ di calore ).
E’ dedicata al coniglietto dei boschi (Bos-Keun) in dialetto fiammingo se non vado errando, che si risveglia in primavera, ed è il soprannome (pare per le orecchie) di Jo, uno dei due cofondatori del birrifcio, fratello di Kris.
Malto pale, luppolo goldings, zucchero di canna durante la bollitura, miele nella fermentazione, rifermentata in bottiglia. 
Versiamola e vediamo, è quella del 2013 , colore dorato carico, leggermente opalescente, schiuma cremosa ed imponente, a naso si presenta molto elegante.
 La prima sensazione è lievito e crosta di pane, poi si inserisce un sottofondo leggermente terroso, una speziatura soffusa e diffusa, e il miele, zucchero di canna delle Mauritius sentori di banana e vaniglia.
Aroma fresco dato anche dai luppoli inglesi Golding, lascia il palato fresco e pulito, senza nessun sentore di ossidazione, con un finale molto equilibrato.
I gradi si sentono tutti, fin dall’inizio, la potenza alcolica impressiona e caratterizza l’assaggio, una'ottima birra.
A me è rimasta in cantina 2 annetti e si è conservata alla grande, avrebbe potuto cambiare leggermente colore e ossidarsi leggermente, ma direi di berla dell'anno corrente , d'altronde chi mangia la torta di Natale in estate, quindi perché fare lo stesso con una birra di Pasqua?
Consiglio di servirla tra 8-10°

ABBINAMENTI: adatta a carni rosse e formaggi stagionate, ideale con piatti a base di uova per rimanere in tema pasquale


Formato 33 cl     10 % alc/vol      Pagata 4 euro in beer shop

lunedì 29 febbraio 2016

Pannepot 2009 - Brouwerij De Struise

Si lo ammetto , ne sentivo la mancanza, più volte accenno questo birrificio nei miei post, per chi mi segue da poco sto parlando del birrificio belga degli Struzzi, la Brouwerij De Struise, nell' estremo nord del Belgio, poco lontano da Vleteren , nota a tutti per esser sede dell'abbazia St. Sixtus della famosa Westvleteren.
Amo questa zona, amo questa terra, a pochi km dalla Francia e da De Panne affacciata sul mare e accogliente in estate, ma soprattutto per me amante del ciclismo, terra di grandi corse a meno di 60 km da Roubaix.
E' già un anno che manco e mi sembra un'eternità , forse è ora di salire e ritornare a scuola dall'amico Carlo Grootaert, oggi mi sono perso in quella che considero una tra le migliori birre prodotte dagli Struise, la Pannepot.
La Pannepot , questa è del 2009 è una Strong Darl Ale di quelle toste, robuste e corpose, prodotta da CArlo e Urbain già dal 2005, infatti ci tengo a sottolineare che la 2005 è un gran bella chicca da tenere in cantina e aspettare.
Pannepot era la barca tipica che i pescatori di De Panne quotidianamente usavano per le battute di pesca in mare aperto, nel Mare Del Nord a fine ' 800, in quegli anni le mogli dei pescatori producevano in casa una bevanda, una birra , nera come il petrolio, spesso veniva mischiata con tuorli d'uovo e zucchero di canna, dal tenore alcolico elevato, adatta a riscaldare le fredde battute di pesca.
Un tempo era solo un borgo di pescatori De Panne , ora è una moderna cittadina balneare , che ogni anno ospita anche un'importante gara ciclistica, la Driedaagse De Panne - Koksijde.
Una birra speziata e alcolica, 10 % alc/vol, color ebano scuro quasi nero , impenetrabile, schiuma color nocciola, cremosa e scarsamente persistente.
A naso è intensa, cannella, coriandolo, uvetta, caramello, zucchero candito ma anche scorza d'arancio.

Sicuramente gli anni hanno donato alla birra sentori vinosi-liquorosi.
In bocca arriva liquorosa, porto e vino ( mi ricorda il Pedro Ximenez ), frutta sotto spirito, uvetta, frutta rossa, ma anche una parte più dolce dei malti, caramello.
La birra si lascia bere bene pur avendo 10 ° alcolici, Corpo medio , carbonazione pressochè assente, morbida e avvolgente, qualche nota di vaniglia accompagna la fine della nostra bevuta.
Una birra da compagnia, da poltrona, una birra per meditare o per una buona lettura, non abbiate fretta di berla e di farla riposare in cantina.
Io l'ho bevuta sola, ma è ottima anche con qualche abbinamento.
Consiglio di servirla a 12 °.

ABBINAMENTI: con secondi di carne rossa, secondi di cacciagione, formaggi stagionati, formaggi erborinati, dessert a base di frutta.Ottima anche con dessert al cioccolato.

Formato 33 cl   10 %  alc/vol  Anno 2009     Pagata 3,50 in Belgio.



Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.




sabato 16 gennaio 2016

HBJ - Peppo e Biraus

Bah, inizio con un bah, ma che diavolo di inverno è questo??
Non ci sto capendo niente , 30 anni fà nella mia Lecco c'era un metro di neve ora, un metro è l'altezza massima del nostro lago, poco ci manca.
Ma io continuo a parlare di birre invernali e mi sembra giusto e doveroso farlo con la birra di 2 amici, Davide, Lorenzo , gestori del Peppo e Biraus a Colle Brianza il primo e a Missagli il secondo, in provincia di Lecco, di cui vi parlerò in un futuro non molto lontano.
Non un birrificio e neanche una beer firm, eppure già 3 birre , dove oltre a quella di oggi hanno creato la Sp 58 e la Toulon.
La birra di oggi viene fatta per le festività di Natale, una birra invernale, HBJ il suo nome, una Belgian Strong Dark Hoppy Ale,  grazie alla loro esperienza nel campo della birra e a un noto birrificio locale hanno dato vita a quest'ultima birra, le ricette sono esclusivamente loro!
Una birra da 7,5 % , disponibile in fusto e in bottiglie da 0,75 l, si presenta bene, con un bel colore tonaca di frate con riflessi rossastri, con schiuma color avorio fine e persistente.
Al naso subito percepisco note maltate, torrefatte e caramellate, dove non è da meno un sentore di caffè e un lieve sentore erbaceo dato dai luppoli e una leggera nota speziata.
In bocca arriva calda, soddisfa già al primo sorso, ben maltata, tostata e gusto di caffè, liquirizia ma anche fruttata, frutta rossa.
Finale asciutto, la nota maltata ci accompagna per tutta la bevuta, birra di facile beva, pur avendo 7,5 ° alcolici.Soddisfatto della buona riuscita , tra 2 mesetti sarà ancora meglio, quindi mi tengo una bottiglia in cantina.
E' stata rivista anche la veste grafica, con i 3 soci in versione pupazzi di neve , dove a quanto pare hanno reso allegro anche.... il Signore!!
Consiglio di servirla a 10 - 12 °.


ABBINAMENTI :  antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.

Formato:  la birra è stata bevuta alla spina nel caso 0,75 l   7,5 %  alc/vol.


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

sabato 19 dicembre 2015

Sint Amatus 12 - Brouwers De Struise

Come sapete e avrete letto o visto in foto , sono appena tornato dalla Franconia e credetemi di birre da bere e da raccontare ne ho, ma credo sia meglio tornare un pò bambini e parlare del natale.
Quella che vado a raccontarvi oggi non è propriamente una Christmas beer ma ben ci sta in questo periodo, invernale , anche se quest'anno sembra più Pasqua.
Una gradazione alcolica importante e un'etichetta... SANTA!
Nuovamente una birra estera ma tranquilli, le italiane di natale arriveranno eccome.
Nata nel 2010 o meglio lanciata sul mercato, visto che è stata pensata l'anno prima 2009, in onore di Sint Amatus, un monaco francese, patrono della cittadina belga di Oostvleteren, dove ha sede il birrificio Struise.

Parlo quindi della Struise Sint Amatus 12 , annata 2013, 10,5 % , in stile Belgian Strong Ale che viene invecchiata in botti di Bourbon di Labrot e Graham della distilleria americana del Kentucky, Woodford Reserve.
Si presenta nel bicchiere di color ebano scuro con riflessi rossastri, con schiuma color ocra, fine e cremosa.
Al naso il primo sentore che percepisco è la frutta secca, poi quasi fosse un dolce di Natale ( ecco perchè la considero tra le birre delle feste ) , uvetta, frutta candita, frutta sotto spirito, fichi, zucchero candito.
I gradi alcolici sono ben nascosti, la birra si lascia bere con facilità , corpo medio in boicca arriva morbida.
Fruttata come a naso, ancora uvetta e frutta sotto spirito, note maltate  e speziate con un finale leggermente amaro, ma poco.
Birra dolciastra con l'alcool che si sente giusto nel finale di bevuta e a bottiglia ormai ... finita.
Simpatica l'etichetta con Carlo uno dei birrai e soci che ne è l'autore, un affresco da chiesa, un bel quadro con i 4 soci Urbain, Carlo, Peter e Phil, raffigurati come fossero dei santi.
Consigliata come il resto delle birre Struise.
Consiglio di servirla a 10 - 12 °.


ABBINAMENTI: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.
Ottima anche con frutta secca e dolci natalizi.

Formato 33 cl    10,5 % alc   Anno 2013    Pagata 5,50 Beershop


giovedì 10 settembre 2015

Jolly Frosty - Tre Pupazzi Brewery

Oggi giochiamo in casa, visto che la sede di questo marchio ( lo chiamo marchio perchè ancora non è un birrificio ma una beer firm ), è a Lecco la mia cara provincia.
Sto parlando degli amici della Tre Pupazzi Brewery, con cui ho avuto la fortuna di fare più di un Christmas Beer Fest , oltre a ottime chiaccherate sulla birra e i viaggi che ognuno di noi ha fatto.
Tre amici, se non sbaglio colleghi, Matteo, Nicola e Manuel, anni di homebrewer alle spalle e così nel febbraio 2013 ecco che nasce il loro marchio.
Il debutto avviene a maggio con la Titty Twister , una Ipa, per poi passare alla natalizia Jolly Frosty una Belgian Strong Ale e infine alla Robot Invader, una Golden Ale. ultimamente li ho trovati all'Arrogant dove mi parlavano di una nuova birra, un prototipo al momento solo in fusto chiamata Projet 42, sempre una Golden Ale con un luppolo nuovo.
Ma oggi vado sul pesante , sull'alcolico , non certo una birra estiva, sto parlando della Jolly Frosty, inizialmente con ben 9,5 ° alcolici poi abbassata a 8,5 % , brassata  per il natale 2013 presso gli impianti del Carrobiolo, in quantità limitatissime, poi visto il risultato più che positivo proposta anche in fusto, come dimostrano i Christmas Beer a cui la Jolly era la padrona di casa.
Una natalizia insomma, carica dal color oro , carico, schiuma bianca fine e poco persistente.
Al naso fin da subito emergono le diverse spezie utilizzate come il coriandolo, il cardamomo credo , molto fruttata sentori di zucca e agrumata data dall'uso dei differenti luppoli, devo dire che abbassando di un grado alcolico la birra risulta ben equilibrata, corpo pieno.
In bocca è speziata e fruttata , dove come a naso prevalgono i sentori di agrumato, la bevuta è scorrevole, pensare che ha 8,5 ° ... è fantastico, finale secca.Birra che appaga!!
Fantastiche sono le etichette, che certo non passano inosservate sugli scaffali , bella anche l'idea di apporre sul collo delle bottiglie un adesivo col marchio Tre Pupazzi Brewery, colorato...colorato???Coloratissimi, pensate oltre 20 colori differenti...Buona bevuta!
Ho scelto una vecchia foto scattata sotto le feste natalizie!!
Consiglio di servirla a 8- 10 °.

ABBINAMENTI: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.

Formato  75 cl     8,5 % alc/vol     Pagata   8,50 euro