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martedì 23 marzo 2021

Birrificio sociale di Malnate - Assaggi


Oggi vi presento le birre della beer firm di Malnate ovvero del Birrificio Sociale di Malnate

Un progetto attivo dal 2017, concentrato interamente sul sociale.
Una realtà che ho voluto conoscere a fondo, infatti a fine mese uscirà un bell'articolo sul @giornale_della_birra , quindi mi raccomando, reatate collegati.
Tre birre partiamo con :

🍺 Cotta 14 una Golden Ale da 5,1 ° color oro antico e un tenue cappello di schiuma biancastro.
Sentori agrumati, mandarino e floreali, fiori bianchi al naso, leggeri note speziate , lo stesso ritroviamo in bocca con un finale che vira deciso sull' amaro.
🍺 La Beerlinghina è una Extra Special Bitter da 4.5 ° color rame e schiuma bianca fine.
Malata e dolce come da tradizione, ma ben equilibrata con l'amaro del Luppolo.
Morbida e dall'attacco dolce, si lascia bere con facilità.
🍺 Infine la Malbock una doppelbock da 6.2 davvero ben fatta.
Note di caramello, malati tostati, sentori erbacei.
In bocca è avvolgente, calda, armoniosa. Ottima.
Cheers!!








mercoledì 17 giugno 2020

Alla scoperta del Birrificio Turan



Nelle scorse settimane siamo stati contattati dal Birrificio Turan , nella Tuscia la terra degli Etruschi in provincia di Viterbo.
Il territorio della Tuscia ha origini antichissime e storicamente andava ad indicare un vasto territorio diviso in tre distretti: la Tuscia Romana, che oggi coincide con la provincia di Roma nord; la Tuscia Ducale, sottoposta all’allora Ducato di Spoleto; la Tuscia Longobarda, coincidente con l’odierna regione Toscana. 
Abbiamo così avuto il piacere di assaggiare la loro gamma composta da quattro birre.
Il Birrificio Turan ritorna così sulla scena brassicola nazionale dopo una pausa e diversi cambiamenti a partire anche dalla grafica delle etichette.
Il nome del birrificio è quello della dea Etrusca dell’amore, a simboleggiare la nostra passione per la birra.
Il logo trae ispirazione dalla dinamicità e dalla forza dell’alfabeto etrusco mentre testi in etichetta raccontano aneddoti della storia Etrusca e rivelano la nostra risposta di oggi.

Nonostante le prime popolazioni, risalenti a migliaia di anni fa, già conoscessero una prima forma di birra, i primi veri produttori di birra in Italia furono gli Etruschi che, nei loro convivi, amavano consumare una bevanda fermentata, moderatamente alcolica, chiamata “pevakh”, fatta inizialmente con segale e farro, poi con frumento e miele, che a distanza di secoli sarebbe diventata la birra che conosciamo oggi.

Anche i Romani, dominatori dell’intero continente, pur preferendo il vino, che li faceva sentire più forti e “civilizzati”, non disdegnavano però questa bevanda “barbara” che tanto piaceva alle popolazioni non latine. 
Quattro sono le birre ad oggi realizzate  una Golden Ale da 4,4 ° con luppoli Amarillo ed E.K. Goldings , leggera con sentori erbacei e floreali al naso ed in bocca è dolcem note di miele ma dal finale secco.
Appagante.
La seconda birra è una Apa con 5 ° e vede l'impiego dei luppoli Cascade e El Dorado, amabrata e dalla luppolatura intensa, aggressiva.
I luppoli americani le conferiscono sentori tropicali e fruttati, lime, in bocca prevale la parte maltata , dolce per chiudere amara e ovviamente fruttata.
Una birra ben fatta per chi ama i luppoli americani e le birre amare.
Passiamo ora alla Ipa, 6 ° con luppoli Citra e Summit, anch'essa amara ma dal colroe giallo oro , limpidissima.
Più agrume che frutta tropicale al naso, in bocca prevale la nota agrumata , arancio, mandarino, limone , leggero maltato, amaro deciso.
Infine troviamo una Tripel belga da ben 8 ° con il luppolo ceco Saaz ed il tedesco Mandarina Bavaria.
Decisamente la più complessa e calda tra le birre prodotte dal birrificio, grado alcolico importante, intensità di aromi al naso, frutta secca ma anche pera e mela verde, note speziate, miele.
Attacco dolce una volta assaggiata, un passaggio speziato per poi chiudere amara.

Sono rimasto davvero sorpreso da tutte e quattro le birre assaggiate, dove il fiore all'occhiello è la Golden Ale , una delle migliori tra le tante assaggiate ultimamente, buona uso del luppolo nelle due birre amara , interessante anche la Tripel.
Che dire , in bocca al lupo ai ragazzi di Birra Turan !!







Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.










venerdì 3 aprile 2020

Degustazione birre BIrrificio BeDreamer - Savona






Oggi facciamo un salto al mare, siamo in Liguria , precisamente a Savona.

E' qui che da qualche mese ha sede il Birrificio BeDreamer.
Tre soci, tre amici , tre colleghi, dalle cotte all grain della domenica mattina al sogno realizzato.
Così dopo sacrifici e sforzi, corsi di degustazione , eventi e laboratori lo scorso anno ha pensato seriamente al progetto.
Sale cotte , attrezzature e una piccola tap room e il gioco è fatto.
Ho avuto il piacere di assaggiare due birre, precedentemente realizzate su un altro impianto come beer firm.
La Wheat Ale , con 4,6 °, si presenta con il classico colore giallo paglierino e un buon cappello di schiuma bianca cremosa.
Al naso, aroma fresco , sentori floreali che si mischiano con quelli fruttati, agrumati, grazie all'impiego dei luppolo simcoe e motueka,  mentre in bocca arriva , morbida, facile da bere, una prima parte cerealosa, crackers , per passare poi a sentori quali frutta gialla e agrume.
Potrebbe migliorare in aroma, ma nel complesso è una buona birra .
La Golden Ale anch'essa leggera e beverina con i suoi 4,7 °.Semplice ma ben fatta. Stessa musica , in quanto a colore e schiuma , leggermente più dolce della Wheat, equlibrata , attacco dolce e chiusura più amara e spigolosa. Luppoli impiegati Saaz e Chinook
Consiglio di servire entrambe le birre a 6 - 8 °.


   





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mercoledì 30 ottobre 2019

Italian Tomato Ale - Birrificio del Carrobiolo





Oggi ritorno a parlare di una birra del Birrificio del Carrobiolo , sito in quel di Monza.
La birra in questione , come tante altre realizzate da Pietro Fontana e dal suo staff, è unica nel suo genere.
Una birra al pomodoro, sì avete letto bene, chiamata Italian Tomato Ale, una golden ale , leggera, con solo 4,6 ° , ma con aggiunta di pomodoro ( datterini ) , basilico e origano.
Insomma quasi una pizza nel bicchiere, dove sono stati utilizzati pomodori datterini di Scicli, in Sicilia, che donano alla birra un gusto al quanto particolare.
Questi ultimi vengono inseriti in bollitura, invece, a fermentazione in corso, durante il secondo giorno. Per il resto, la ricetta prevede solo malto Pils, più una manciata di Saaz, in regime di luppolatura omeopatica.
Versata nel picchiere si presenta di color giallo paglierino , con schiuma fine bianca a grana fine e dalla scarsa persistenza.
Al naso aromi di pane, crackers, una leggera nota fruttata, per poi imbattersi in un bouquet di profumi che noi italiani amiamo, ovvero origano, basilico e pomodoro.
In bocca arriva leggera, con un corpo esile, alla giusta carbonazione, il datterino impiegato domina la scena così come l'origano, leggera nota acidula nel finale.
Insomma una vera e propria pizza nel bicchiere! 
Servire a 8 - 10 °




ABBINAMENTI: abbinatela alla mozzarella di bufala , a formaggi freschi, a bruschette, ottima in abbinamento a focacce e ovviamente alla pizza classica napoletana.




Formato  0,33 l     4,6 %  alc/vol     




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giovedì 29 agosto 2019

Degustazione birre Grano Maestro



Oggi scendiamo nella Capitale a Roma per parlare delle birre a marchio Grano Maestro.
Il romano Marco Giovannetti fonda i suoi principi sull'amore per il gusto, lo studio e la ricerca dell'equilibrio. 
Batterista, informatico e scacchista, ha fuso le sue attitudini nel mondo delle birre artigianali.
Si avvicina al Movimento artigianale circa 10 anni fa. L'esplorazione è continua, partendo dall'aspetto conoscitivo e degustativo ed in ultimo produttivo come homebrewer. Partecipando al corso UBT (UnionBirrai Beer Tester), conosce Sandro Straniero , noto homebrewer romano, con il quale collabora, condividendo sinergicamente il desiderio di creare.
Dopo tempo passato dietro a tini, fermentatori e libri decide di mettersi in gioco con un proprio progetto. 
Nasce così GRANO MAESTRO.
Il nome GRANO MAESTRO proviene dalla passione per l'arte degli scacchi e dalle suggestioni ispirate dai Grandi Maestri.
Così' come la produzione birraria, anche la scacchistica si fonda sullo studio, la tecnica, la concentrazione, la gestione dell'imprevisto e la creatività.
La sua sfida nel produrre una ricetta è quella di utilizzare il minimo delle materie prime e trovare una rotondità con leggere luppolature e il controllo del lievito. "Less is better than more".
Predilige stili classici, con punte di rivisitazione che non ne stravolgono l'essenza.
L'obiettivo a brevissimo termine è quello di chiudere l'anno con una terza birra.
Attualmente ha due birre in linea una British Golden Ale ed una Spicy Belgian Ale aromatizzata al bergamotto e coriandolo.
Contestualmente alla produzione sta nascendo un progetto di collaborazione con altre beer firm Romane con il desiderio di promuovere la comune passione per la birra artigianale di qualità attraverso un percorso divulgativo e conviviale di degustazione. L'idea è quella di muoversi con i propri impianti di spillatura e la proprie produzioni, cercando di portare il più possibile la birra aritgianale in realtà dove non è presente. 
L'obiettivo a medio/lungo termine e quello di avere un proprio impianto produttivo.


Passiamo ora alla degustazione delle due birre, partendo dalla Golden Ale.
Una birra semplice, leggera con i suoi 4,6 ° ,  facile da bere , che spesso sembra appunto, troppo semplice da realizzare.
Versata è limpidissima e ben pulita, pulizia impeccabile che ritrovo anche alla fine , color oro, con un bel cappello di schiuma bianco , denso e persistente.
Al naso ha un bel bouquet, prima parte dominata dai cereali , pane bianco, miele, ma che ben si sposa con le note fruttate e agrumate date dal luppolo, note floreali ed erbacee.
Arancia ma anche una finissima nota speziata, in bocca attacco dolce , ben bilanciata poi, chiude secca ed amara.
Una Golden Ale ma a mio avviso equilibrata. Un buon inizio!!



Allora passiamo alla Belgian Ale, 5 ° alcolici, leggera, si presenta di un bel colore ambrato , con riflessi rosastri, velata, schiuma pannosa , densa e persistente, con sfumature rosa.
Al naso, si percepisce una leggera nota agrumata, frutta matura,
leggere note maltate , caramello fine, esteri  da lievito, spezie.
In bocca arriva morbida, il bergamotto dona alla birra una leggera nota agrumata, citrica, mandarino, frutta matura, tenue la parte maltata, chiude amara e leggermente citrica. La birra è forse troppo velata e presenta un discreto fondo in bottiglia.
Conclusione , la Golden Ale è davvero ben strutturata, pulita , ben fatta, la Spicy Belgian Ale, oltre a renderla più limpida metterei leggermente in risalto l'impiego del bergamotto, per il resto un buon inizio per questa giovane beer firm romana.



Si ringrazia Marco per la disponibilità.


https://www.granomaestro.it/

martedì 19 marzo 2019

Birra Strammusa - Birra made in Sicilia



Oggi ritorniamo nella calda Sicilia , a Palermo, dove andremo a conoscere Birra Strammusa nata dalla passione casalinga di due giovani palermitani, Edoardo e Margherita, che vogliono raccontare i profumi ed i sapori della propria terra.
Strammiare è un termine arcaico siciliano il cui significato è inebriare, estasiare, emozionare, da qui il nome Strammusa.
Attualmente la gamma conta tre birre, semplici, una chiara, chiamata La Bionda, ovvero una Golden Ale da 5, 2 ° color biondo scuro con riflessi ambrati, dalla schiuma bianca cremosa e persistente.
Il profilo agrumato di frutta esotica donato dai luppoli è spinto dall'aggiunta di un tocco di liquirizia per un amaro avvolgente ma delicato, che rende il finale fresca e ancor più interessante.
Beverina dal corpo leggero e dalla giusta carbonazione ne fà una birra semplice , grazie anche al  grado alcolico contenuto.
La Rossa, una Brown Ale anch'essa da 5,2 ° , birra ad alta fermentazione dal colore rosso scuro intenso , con riflessi rossastri , limpidissima , con un bel cappello di schiuma color avorio.
Profumi tostati e di caramello al naso , con sfumatura di fava di cacao.
Morbida e piacevolmente dolce. Al palato spiccano i sentori di malto e caramello, equilibrata,  sul finale sentori di cioccolato e caffè dei malti tostati.
Entrambe le birre sono state assaggiate e hanno riscontrato un parere positivo. Infine l'ultima birra nata è la Strammusa Luppolata una Indian Pale Ale da 5 ° , decisamente più amara delle altre due birre prodotte, con i suoi 40 IBU.
Birra ad alta fermentazione dal colore biondo chiaro.
Fresca, semplice ma dall’amaro spinto. Bouquet di profumi e sapori travolgenti dovuti alla luppolatura abbondante sia in amaro che in dry che evocano uno speziato agrumato, il tutto bilanciato dal sapore di malto.
Dedicata agli amanti del luppolo.



Nuova veste grafica per quanto riguarda le etichette, inizialmente colorate e ricche di quel calore che la Sicilia ci sà regalare, si nota infatti il richiamo ai coloratissimi carretti siciliani, per passare a una linea più semplice, studiata per locali e ristoranti oltre che per la richiesta della clientela.







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martedì 5 febbraio 2019

Degustazione birre Monaci Vesuviani



Oggi vi porto a conoscere la gamma del marchio campano dei Monaci Vesuviani.
I due monaci sono Daniele e Lino, due amici , entrambi con un lavoro diverso , ma uniti da una grande passione, la birra.
Tutto inizia nel 2010 , dopo diversi viaggi, dopo aver incontrato sulla loro strada Antonio Merlo , titolare di Braumaster, azienda leader nella produzione di attrezzature specifiche per la produzione della birra , decidono di ritirare un piccolo impiantino pilota e iniziare così a sperimentare.
Ma è nel 2014 che inizia la vera e propria commercializzazione oltre alla realizzazione delle birre presso un birrificio.
Parte così il progetto beer firm, ovvero birrificio senza impianto, dove Lino e Daniele seguono tutto passo dopo passo.
Ho avuto modo di assaggiare ben sei birre da loro prodotte , conosciamole assieme : 


Stream - Pils

Birra color giallo paglierino , limpida e pulita con una bella schiuma bianca possente a formare un bel cappello, persistente.
Al naso base maltata ben evidente, pane bianco, cracker , biscotto , leggera nota mielata , floreale e fruttata.Prevale la parte maltata su quella luppolata.
In bocca arriva pulita , con la parte floreale , su tutti la camomilla più marcata, dove ritroviamo le note di cereale, chiude fresca, leggera. Carbonazione e corpo medi.
Birra di stampo tedesco, facile beva, schiuma presente fino a fine bevuta dove allappa leggermente
nel finale.


Golden Sand - BelgianStrong Golden Ale

Nel bicchiere si presenta di color giallo paglierino , pulita leggermente velata.Schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso sentori dolci di cereale, pane bianco e miele , note floreali e fruttate, frutta gialla , melone , agrumi, ma anche lievito, leggera speziatura, pepe.
In bocca arriva dolce, miele e leggera, con una buona base maltata, luppolatura generosa , finale amaro e speziato. equilibrata.
Bevuta gradevole , ma birra a mio avviso non molto in stile.



Blaze - English Ale

Birra di color ambrato ,  velata. Schiuma generosa color avorio.
Al naso domina la scena la parte dolce dei  malti come vuole la tradizione inglese , caramello, biscotto , note tostate , cacao, leggermente fruttata.
In bocca arriva ben maltata, caramello, luppolatura leggera che sforna sentori agrumati, fini, chiude con una leggera tostatura e leggermente più amara , spigolosa.



Arrow Doppelbock 

Classico colore ambrato con riflessi rossastri, velata e pulita con schiuma color avorio a formare un discreto cappello.
Note maltate intense, caramello e biscotto si fondono alle note tostate con leggerissimo sentore fumè appena percepibile.
Emergono anche note fruttate , su tutte la prugna sotto spirito.
Attacco dolce, prevalentemente maltata, note tostate e fruttate , scalda nel finale dove troviamo anche una piacevole nota di liquirizia. Scorrevole pur avendo 8,5 .
Sono un amante di questo stile e trovo la Vostra Arrow ben fatta, interessante soprattutto nel finale.Appagante.


Ho avuto anche modo di assaggiare un'altra birra
prodotta dai Monaci Vesuvuani , la Partenopea una semplicissima blanche da 4,7 ° a riconoscere un'identità unica, figlia del Vesuvio, nata tra il magma e il mare, napoletana fino al midollo.
Birre semplici, rivedrei la Golden Sand , leggermente fuori stile, da sottolineare la Arrow , davvero una gran bella birra.







Sito internet Monaci Vesuviani : LINK

Sito internet Birra Partenopea : LINK



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giovedì 5 aprile 2018

Degustazione Birra Fon

Eccomi ritornato.
Ultimamente ho viaggiato parecchio , oltre alla birra , chi mi conosce bene è a conoscenza dell'altra mia grande passione , il ciclismo che in questo mese di marzo mi ha portato prima nel senese e poi a Sanremo, mentre a fine marzo mi son concesso 4 giorni tra Praga e Pilsen, ma lì,  di biciclette nemmeno l'ombra.
Oggi vi parlo delle birre della ormai ex beer firm Birra Fon , nell'omonima Fondo , da cui prende il nome , in provincia di Trento , in Val di Non, divenuta birrificio a tutti gli effetti solo da qualche settimana.
Nato nel maggio del 2017, da 5 amici homebrer ., dapprima le birre venivano realizzate pressi The Wall e Serra Storta.

Parto con la Grhop,  un' Ameriacan Ipa da 5, 6 ° , un bel colore ambrato e una bella schiuma , si presenta bene, birra pulita, ottimo il bouquet olfattivo, dove domina il pompelmo, agrumi, così come aghi di pino che rispecchiano poi il vostro logo.
In bocca arriva prima la parte maltata, caramello, fresca e pulita , ritroviamo il pompelmo , mai eccessiva la nota agrumata, chiude più amara.
Come detto non troppo amara, a mio avviso ben strutturata ed equilibrata, zero difetti, beverina.



Passo ora alla Rio Saaz, una Golden Ale da 5,3 ° , chiara, dorata, forse a mio avviso troppo velata, ma attenzione, birra pulita, con una buona schiuma a far da cornice , bianca e persistente.
Al naso in primis trovo note maltate / cerealose, con dell'erbaceo , camomilla, un ' ottimo profumo a ricordarmi i campi fioriti primaverili.
In bocca arriva dolciastra , miele, buone note erbaceo, freschezza data dal luppolo, finale amaro e speziato.
Anche qui noto un discreto equilibrio e una buona pulizia, semplice e beverina, vira più su un altro stile che non una Golden.

Infine la Milk Stout. forse la migliore a mio avviso , chiamata Sweet Dreams , 5,5 °alcolici.
Si presenta elegantemente, con il suo abito color ebano, non propriamente nera e un bel cappello di schiuma color nocciola , cremoso e persistente.
Al naso , i primi sentori mi fanno pensare a una canzone della Mannoia , " Caffè Nero Bollente ", note di caffè , orzo e avena  malti tostati.
In bocca anch'essa pulita ed equilibrata, il lattosio dona quella parte
cremosa che una milk stout deve avere,di nuovo caffè , cioccolato , una leggera nota fumè, poco tostata.

Che dire, tre buone birre, assaggiate e bevute volentieri. Tre ricette semplici per questo nuovo inizio. Pulizia ed equilibrio, nessun difetto, ben fatto!


Ringrazio i ragazzi di Birra Fon per gli assaggi. 



Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

lunedì 9 novembre 2015

New Age - Birrificio Lariano

Torna una birra o meglio un birrificio che conosco bene, quello degli amici Fulvio ed Emanuele del Birrificio Lariano, che ha da poco cambiato location, nuovo impianto 6 volte superiore a quello vecchio ( se non sbaglio ), con una gran bell'inaugurazione a cui hi avuto il piacere di partecipare.
Un' ottima festa , oltre alle birre, pizza e porchetta per tutti oltre ad un finale a... sorpresa con un ottima torta per festeggiare il nuovo birrificio.
Un laboratorio di degustazione un pò insolito, tenuto da Emanuele e Marco Giannasso, docente di Good Beer Society, insolito perché le birre in questione erano quasi tutte realizzate da... homebrewer, si , birre fatte in modo casalingo da Emanuele, in quantità minime, delle prove insomma di birre alla frutta, quasi tutte.
Una ai lamponi frullati, una alle ciliegie più bretta, un'ottima birra alle more di gelso, tutte partendo dalla stessa base di malto, con eccezion fatta per 2 birre una sorta di barley wine, liquorosa , sembrava uno dei miglior passiti mai bevuti, assolutamente da riproporre in bottiglia ( spero Emanuele legga la mia richiesta ) e l'ultima di cui non ricordo lo stile fatta sull'impianto vecchio, forse come ultima cotta, il tutto gentilmente offerto dal Birrificio Lariano.
Ora veniamo alla birra bevuta ieri sera, la New Age, un'American Golden Ale, dove sò per certo c'è l'impiego del luppolo Citra.
Birra diciamo estiva, leggera , 4,2 % alc / vol , color oro pallido, velata , con schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso è agrumata, mandarino e arancia, spiccano poi sentori di ananas e frutta gialla.
In bocca è pulita e fresca, maltata ma non troppo, crackers, pane bianco e una più dolce nota mielosa, di nuovo frutta agrumata.Chiude più amara , note erbacee e  resinose.
Il formato da 33 cl a mio avviso le stà stretto, perché finisce in fretta in poche sorsate, dissetante e leggera, si lascia bere bene. Buona!
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTIPiatti strutturati, antipasti di salumi crudi o cotti. Primi piatti di riso o pasta e altri cereali anche con condimenti importanti. Zuppe di pesce, arrosti di manzo, piatti in umido, selvaggina di pelo o di piuma. Formaggi a pasta cotta, erborinati, a crosta fi orita, maturi. Pasticceria secca e non, anche con contenuto di grassi.

Formato 33 cl    4,2 % alc/ vol          Pagata 3,50 allo spaccio.

lunedì 31 agosto 2015

La Socarrada Cervesa Artesanal Premium - Cervesa Artesanal de Xativa

Come promesso, oggi parlo di una birra spagnola, che a molti di voi, compreso il sottoscritto fino a pochi giorni fa era sconosciuta.
Il bello del viaggiare è scoprire, restare sorpresi davanti a qualcosa, così per queste mie vacanze ho deciso di non documentarmi su locali, birrifici e quindi birre che avrei potuto trovare strada facendo.
Sono a Xativa, nel sud della Spagna a un'ora di macchina da Valencia da dove sono partito, un paese , non proprio piccolo, visto che conta ben 30000 abitanti, conosciuto più che altro per il castello gotico che sovrasta la città.
La birra in questione è la La Socarrada Premium ( ho abbreviato) , del birrificio Cerveza Artesanal De Xativa, che produce una seconda birra con acqua di mare del Mediterraneo.
Direi una Golden Ale di 6 ° alcolici aromatizzata con rosmarino e miele al rosmarino, oltre all'impiego se non vado errando di luppoli inglesi.
Nasce tutto nel 2010 da Sergio Iborra e Rafa Suner, la voglia era realizzare una birra unica, legata al territorio , con qualcosa di particolare così da essere diversa dalle altre, ecco l'idea di aggiungere alla birra rosmarino e miele locale.
Anche il nome La Socarrada è legato a Xativa, infatti gli abitanti sono chiamati Els Socarrats.
Aroma fresco e pulito, versata si presenta di un color dorato ma decisamente tendente al rame, con schiuma bianca che pian piano svanisce.
Al naso subito percepiamo il rosmarino che come detto caratterizza la birra, erbaceo e note di cereali, in bocca arriva dolce, si nota l'uso del miele, caramello, gusto morbido, poi arriva il rosmarino travolgente ma non invasivo,  fruttata note di mela e pera, con un finale erbaceo e leggermente speziato, pepe nero.
Corpo e carbonazione media.
Risultato finale soddisfacente, una birra piacevole, interessante sia al  naso che in bocca, capace nel 2012 di vincere il premio Superior Taste Award a Bruxelles con un punteggio tra il 70 e l ' 80 %.
Consiglio di servirla a 8-10 °.

ABBINAMENTI: ideale e consigliato l'abbinamento con la paella valenciana, ottima con antipasti a base di affettati , verdure e carne bianca.Non servire con piatti troppo speziati.

Formato 75 cl     6 % alc / vol    Pagata 6,70 euri

giovedì 9 aprile 2015

Sunflower - Birrificio Valcavallina

Iniziamo col dire che io ed il caldo, non andiamo poi così d'accordo, preferisco il fresco, il sole si ma con temperature fresche e mai oltre i 22°, quindi dovrò iniziare a combatterlo, e allora perchè non farlo con una buona birra??
Oggi facciamo un salto nella provincia di Bergamo, in Lombardia.
Come spesso accade la vita di Renato Carro titolare e mastro birrario, prima di iniziare l’attuale attività era molto diversa, lavorava infatti nell’azienda di famiglia e si occupava della vendita e dell’installazione di vetrocemento.Una grande passione per la birra e circa dieci anni di “studio” come homebrewer spingono Renato ad aprire nel 2009 un micro birrificio. Situato a Endine Gaiano, piccolo borgo del lago di Endine in Val Cavallina, da cui il birrificio prende il nome appunto, oggi le birre prodotte sono circa una decina.
Di ispirazione anglosassone, Renato non insegue una filosofia birraria particolare, nei suoi prodotti ricerca sempre bevibilità e eleganza. Un birraio capace, serio e professionale, ma anche una persona, umile, trasparente e innamorata del proprio lavoro. 
Quindi direi di combattere il caldo, anche se ancora caldo non fa, stappo allora una Golden Ale, che già in partenza promette bene, essendo arrivata prima a Birre Dell'Anno 2015 nella sua categoria.
La Sunflower, 4,3 % alc/vol, si presenta di colore dorato, opaco, con una generosa testa di schiuma bianca, fine e compatta, molto persistente.
Al naso sprigiona un bel bouquet di sentori ( già dall'etichetta che presenta 4 fiori di luppolo possiamo immaginarcelo ) mandarino, pompelmo, lime, leggeri sentori di aghi di pino, pesca, mango, ananas, e dopo una parte iniziale dominata dai cereali il sorso diventa ricco di frutta matura e carnosa, ben bilanciata dalle note amare della scorza d’arancia. 
Leggera, moderatamente carbonata e molto secca al palato, pulita ma sopratutto semplice da bere e bere , e ribere.Il profumo invita a berla a occhi chiusi, con un leggero mix di frutta tropicale a caratterizzarla.
Ragazzi il mio consiglio per chi come me, essendo di Lecco , è a circa un'ora di macchina, è quello di farci un salto magari di sabato, goderci lo splendore del lago coi suoi colori, le sue acque, magari seduti su una panchina o sdraiati al sole in compagnia di una fresca e ottima Sunflower.
Consiglio di servirla fresca 6-8 °

ABBINAMENTI: Piatti strutturati, antipasti di salumi crudi o cotti. Primi piatti di riso o pasta e altri cereali anche con condimenti importanti. Zuppe di pesce, arrosti di manzo, piatti in umido, selvaggina di pelo o di piuma. Formaggi a pasta cotta, erborinati, a crosta fi orita, maturi. Pasticceria secca e non, anche con contenuto di grassi.

Formato 33 cl   4,3 % alc/vol            Pagata 3,50 euro beershop