lunedì 30 marzo 2020

Rossdorfer Weißbier - Brauerei Sauer



Quanto mi mancano i paesini della Franconia , oggi volo a Roßdorf (o Rossdorf) am Forst, villaggio afferente alla municipalità di Strullendorf, nella provincia di Bamberga, istretto dell’Oberfranken dove ha sede la Brauerei Sauer.
Non siamo molto lontani dalla ben più nota Brauerei Griess, siamo in aperta campagna e in zona nelle giornate estive si può benissimo raggiungere a piedi il Schloss Wernsdorf , costruito si pensa sui resti di un vecchio castello costruito da 
Carlo Magno dove oggi ha sede un'Accademia musicale per la musica antica e poco lontano si trova 
anche il bier keller del birrificio.
Oggi stappo la loro Rossdorfer Weißbier, una weisse da 5,3 ° dall'immancabile color giallo paglierino, leggermente torbida come da stile e sormontata da un bel cappello di schiuma bianca , densa cremosa e persistente.
Appena aperta veniamo catturati da questo fantastico aroma di banana, classico ma anche frutta gialla matura, albicocca e pesca e chiodi di garofano, fiori bianchi, erba appena falciata.
In bocca arriva morbida, mediamente carbonata, note maltate delicate, quali pane bianco, cracker , miele millefiori, banana e chiodi chiudendo più amara con toni floreali ed erbacei leggeri.
Chiusura secca per un classicone della scuola tedesca, fresca e dissetante.
Sono rimasto soddisfatto da tutte le birre assaggiate in bottiglai o servite in loco, tappa consigliata.
Consiglio di servirla fresca intorno a 6 - 8 °.

ABBINAMENTI: ideale con minestre, piatti freddi, pesce arrosto, frutti di mare, pollame, formaggi freschi e dessert alla frutta.

Formato :    0,50 L      5,3 %  alc/ vol      Pagata 1 euro nella taverna del birrificio.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

lunedì 23 marzo 2020

Voll Bier - Brauerei Witzgall




E' un momento difficile per tutti, vorrei uscire di casa e andare nel prato dove sono nato, all'ombra dei fichi, su quei terrazzamenti che ancora mi ricordano le grida di mia zia, quando all'età di sei sette anni mi arrampicavo ovunque incurante dei rischi, là dove allora c'erano viti e alberi.
Scapperei di corsa verso quell'altro albero che ho tanto a cuore , un vecchio castagno , che in inverno era anche il mio punto di arrivo per le mie folli corse in slittino.
Già, mi fermerei lì a pensare e a sognare a quando finirà tutto questo caos, come facevo da piccolo , quando sotto questi alberi , sognavo felice.
Così ho scelto l'ennesima birra francone, terra che sà farmi rilassare ogni volta, terra che amo e ho a cuore, terra che non vedo l'ora di riabbracciare come se fosse una seconda casa.
Ho scelto tra le ultime birre rimaste in cantina la Voll Bier della Brauerei Witzgall, una delle migliori Vollbier in circolazione, leggera con i suoi 4,7 °.
Vi avevo già parlato della Brauerei Witzgall sita in quel di Schlammersdorf , in questo articolo, dove avevo stappato la Land Bier , una sorta di Keller. LINK
Color oro carico, limpida e pulita, schiuma cremosa, densa e persistente color bianco.
Al naso si sente tutta la sua rusticità , sentori tipici di una voll bier, crosta di pane , crackers, fiori di campo, camomilla , miele millefiori, fieno .
In bocca è morbida, mollica di pane, pane bianco , biscotto, ma anche frutta secca, a fine bevuta emergono sentori erbacei amaricanti dati dal luppolo. Chiude più secca e amara.
Una bevuta fresca e appagante per una birra che non stanca mai.
Consiglio di servirla fresca a 6 - 8 °.



ABBINAMENTI: ottima con carpacci di carne e pesce, verdure, sughi di pesce, molluschi e crostacei ma anche con carnei bianche e pesce alla griglia.


Formato 50 cl    4,7  % alc/vol    acquistata in birrificio al prezzi di 1 euro ( 0,80 senza cauzione )


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

venerdì 20 marzo 2020

Ciao Giovanni !! Da farmacista a birraio del Via Priula


Oggi mi son sentito di omaggiarti così caro Giovanni, con il primo articolo che scrissi sulla tua realtà brassicola. L'ultima birra bevuta mi era stata data poco prima di Natale proprio tramite te, una Loertis, una delle mie preferite tra l'altro. Ma tra le tante amo la Maiz , perchè rispecchia a pieno quel territorio che tu sapevi valorizzare al meglio con le tue birre. Ricordo ancora la prima volta alla Locanda del Monaco a Suisio e tante altre occasioni. E' stato per noi tutti un piacere incontrarti. 

Mancherai a questo mondo!! Ciao Giovanni, fai buon viaggio!!




Di articoli ne ho scritti dallo scorso gennaio, diverse volte sei convinto di aver parlato di questo o di quel birrificio e poi scopri di non averlo ancora fatto.
Strano, conoscendo abbastanza bene il marchio che vi presento oggi, oltre ad un membro del team, parlo del Via Priula di San Pellegrino in provincia di Bergamo, che agli inizi del ' 900 era una rinomata località termale di villeggiatura basta pensare al Grand Hotel , ormai abbandonato che fa ancora bella mostra di sé in paese oltre al casinò, che birrificio ancora non è ma solo una beer firm di ottimo livello.
Le birre del farmacista, così erano conosciute al debutto nel 2010 le creazioni  di Giovanni Fumagalli, birraio e farmacista.
La prima birra ricordo fosse una pilsner, quasi tutte le birre prodotte da Via Priula hanno un collegamento con il territorio, quindi a diverse materie prime che si trovano in valle.
In centro paese nel 2012 nasce il loro locale di mescita, che oltre a servire birre sforna ottimi piatti della cucina bergamasca.


Oggi vi parlo di una birra che nasce da un progetto sulla scena gastronomico-casearia bergamasca,  collegata al più celebre piatto della cucina orobica, la Polenta Taragna.
Nasce così una birra al mais, chiamata Maiz, leggera, come tanti sapranno, il mais è utilizzato nell'industria della birra in buone quantità a fronte anche di un inferiore costo, ma qui le cose cambiano.
Nella Maiz, vengono utilizzate solo delle qualità di mais coltivate in piccole località della zona, Spinato di Gandino, Rostrato Rosso di Rovetta, Nostrano dell'Isolavecchie varietà riscoperte.
Il risultato è far capire a chi beve la Maiz l'aroma del mais nella birra.
Una birra bionda da 5 ° alcolici, prodotta negli impianti della Bewfist, che ho avuto la fortuna di provare al festival dei tatuaggi di Chiuduno sempre in provincia di Bergamo, di qualche mese fa.
Dicevo birra colo ambrato chiaro, con una fine schiuma bianca poco persistente.
Al naso l'aroma di mais è percepibile e piacevole , profumo di fiori di campo e una nota più dolce, miele millefiori , i sentori erbacei del luppolo praticamente assenti, come per le note fruttate.
Corpo basso, in bocca è morbida si sente il creale e il malto oltre al dolce , qui esce una nota erbacea, con un finale leggermente acidulo.
Nel complesso una buona birra dove il mais si sente eccome, per uno come me che da piccolo si nascondeva per ore in campi di granoturco, il profumo del mais è indimenticabile.
Credo sia una one shot ma spero venga integrata nella loro gamma di birre.
Consiglio di servirla a 8 - 10°.

ABBINAMENTI: ottima con antipasto di salumi, formaggi di latteria e con piatti tipici della cucina bergamasca , vedi la polenta taragna.

Formato 33 cl     5 %  alc/vol      La birra mi è stata gentilmente regalata.




mercoledì 18 marzo 2020

Beer Tour in Franconia - Terza e ultima parte

Ultima puntata del diario di viaggio in Franconia per il Giornaledellabirra. Riprendiamo le rubriche dei due mercoledì precedenti.
Il giorno seguente decidiamo di scendere nella bella Norimberga che ad aprile avevo visitato di corsa e sotto la pioggia.
Poco meno di un’ora da Bamberga ed eccoci arrivati in città dove iniziamo il tour partendo dalla Chiesa di San Sebaldo per poi salire verso il Castello Imperiale , da cui si gode di una bella vista sulla città.

Passeggiamo nel quartiere storico fino a raggiungere la pittoresca piazza  Tiergärtnertor tra le più fotografate, le case a graticcio sono state in parte risparmiate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. La statua di San Giorgio orna la casa di Pilato. Di fronte, dall’altra parte della piazza, si trova la casa di Dürer, del XV sec., caratterizzata da un bel frontone.
Qui troviamo anche due localini molto interessanti con diverse ottime birre in mescita, Bieramt Wanderer e Café Bar Wanderer, mentre dopo pochi metri troviamo la Hausbrauerei Altstadthof , storico birrificio con annesso museo , ma anche ottimo ristorante, discrete le birre , ma noi a pranzo optiamo per il ristornate Wirtshaus Hütt’n di cui ho sentito parlare molto bene.

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Ottima scelta di birre franconi, bevo una Neder Schwarz ed infine assaggio una birra brassata appositamente per i locale dalla Nürnberger Burgbräu, luppolata e dall’aroma freschissimo. Consigliato.
In città ci sono altre birrerie , ma mai quanto a Bamberga. 
Arriviamo nella piazza del mercato dove troviamo la Schöner Brunnen, la Fontana Bella, considerata tra le più belle d’Europa , ammirando poi la Chiesa gotica  Di Nostra Signora. Oltrepassiamo poi il fiume ritrovandoci nella via dello shopping dove ammiriamo la Ehekarussell , un’altra meravigliosa fontana per poi ritornare sul fiume Pegnitz , dove una bella passeggiata tra le case e i palazzi che si affacciano sul canale ci portano a concludere il nostro tour nel piccolo quartiere degli artigiani chiamato, Handwerkerhof,  una trappola per turisti accanto alla Königstor, isolata dal resto dalla città.
Ripartiamo in direzione Monaco di Baviera , dove per la cena abbiamo scelto la Forschungsbrauerei , Fondata nel 1930 dalla famiglia Jacob, oggi la Forschungs è la miglior produttrice di birra della città, sia pure in dimensione artigianale e in quantità ben più confidenziali rispetto a colossi tipo Paulaner.
Prima di entrare colpisce la vetrata al piano superiore con l’impianto in bella vista, mentre una volta entrati ci ritroviamo in una classica locanda in stile bavarese.
Birre e cibo ottimi, ho assaggiato più volte la Vollbier Helles ed infine la bock, una tappa sicuramente da segnare se si è in zona Monaco.


L’ultimo giorno lo dedichiamo alla memoria. salendo fino alla cittadina di Dachau.
Il campo di concentramento di Dachau fu il primo campo di concentramento nazista, aperto il 22 marzo 1933 su iniziativa di Heinrich Himmler. Iniziò così per Dachau un periodo drammatico che vide legato indissolubilmente il nome della città al campo di concentramento.

Prima di metterci in viaggio per il ritorno, ci concediamo un’ultima tappa alla Tobiasbräu, un minuscolo birrificio aperto nel 2007 nelle sperdute campagne bavaresi , poco fuori Dachau.
Il birrificio è davvero piccolo e produce quasi interamente per la locanda adiacente, impiantino da 500 litri per una produzione annua di circa 12000 litri, dove assaggio una helles e una marzen, freschissime e ben fatte , accompagnate da due ottimi taglieri di affettati.
Una tappa davvero interessante, si chiude così il mio ennesimo tour in Germania. Non mi resta che invitarvi tutti a partire prendendo spunto da quanto scritto.


venerdì 13 marzo 2020

Ricetta Bamberger Zwibeln di Schlenkerla





Era da tanto che volevo riproporre la Bamberger Zwibeln di Schlenkerla, ovvero la cipolla ripiena cotta in forno con la birra affumicata del birrificio Schenkerla. Una ricetta semplice, da riproporre in casa in questi giorni di ... isolamento.
Vediamo passo , passo come rifare questo tipico piatto della storica birreria francone.

Ingredienti per 4 persone: 
  • 4 cipolle bianche possibilmente grandi
  • 250 gr carne di maiale macinata
  • 100 gr pancetta affumicata ( potete usare anche lo speck )
  • 1/2  l di birra affumicata Aecht  Schlenkerla Rauchbier
  • 3 uova
  • 2 panini, meglio se duri
  • 1 cucchiaio di farina
  • 1 cucchiaio di olio
  • sale, pepe, noce moscata q.b.
  • prezzemolo tritato, maggiorana q.b. 


Preparazione: 
Pelate le cipolle, tagliate, da lato della radice, a circa un centimetro e conservatelo. Svuotate le cipolle lasciando tre o quattro anelli. Tritate la parte interna delle cipolle, unitela alla carne macinata di maiale e la pancetta affumicata anch’essa tritata. Amalgamate quindi con il pane, le uova, le spezie e il prezzemolo. Riempite le cipolle e cuocetele in forno preriscaldato a 200° per circa 55 minuti dopo aver riposizionato il coperchio asportato prima. Una volta cotte le cipolle aggiungete un cucchiaio di farina al fondo di cottura, stemperate poi il roux con la birra affumicata.Passate su fuoco la salsa alla birra , con un goccio di olio, pepe q.b. , continuando a mescolare per evitare che si attacchi sul fondo della pentola fino a quando raggiunge la giusta cremosità. 
Ora adagiate la salsa sulle cipolle e rimettete la teglia in forno 5 minuti. Servite ora le cipolle con la salsa , accompagnate a patate o carote cotte a vapore o possibilmente con il classico gnocco di patate.
Nel piatto abbiamo servito anche il ripieno della cipolla , reso più croccante dalla salsa alla birra , senza dimenticare un buon boccale di birra affumicata a fare da cornice.


mercoledì 11 marzo 2020

Beer Tour in Franconia - Seconda parte

Continua il racconto del tour in Franconia, oggi è pubblicata la seconda parte per il Giornaledellabirra
Pronti via, ci aspetta un bel viaggietto, un centinaio di chilometri per raggiungere la cittadina di Hof, a una ventina di km dal confine ceco, qui ha sede la  Meinel Bräu, un giro per il centro per poi pranzare alla Meinel Bas, ovvero la locanda del birrificio.

Qui assaggiamo diverse birre , dalla Zwickl all’ottima Weizenbock, passando per una semplice Pils , assaggio anche una lodevole Mephisto una rauch leggera, ma la migliore bevuta resta senza alcun dubbio la Hopfenzupfer, uan imperial Pils , con una luppolatura eccezionale, il tutto condito da due ottime zuppe , una al rafano e l’altra con verdure e un buon piatto di carne in salsa di rafano. Cos’altro chiedere? Due casse di birra.
Rientriamo a Bamberga , ma prima facciamo sosta a Memmelsdorf , distante poco meno di dieci km, dove facciamo una visita esterna , veloce , al castello di Seehof. Fu costruito dal 1684 al 1695 come residenza estiva e residenza di caccia per Marquard Sebastian von Schenk von Stauffenberg , principe vescovo di Bamberg.


La giornata è letteralmente gelida, ad accoglierci un clima siberiano, ma il giro nel parco intorno al castello , con una leggerissima spruzzata di neve è al quanto romantico.
In questa cittadina hanno anche sede due birrifici , la Brauerei Höhn e Brauerei Drei Kronen Memmelsdorf che erano però chiusi.
Decidiamo quindi di fare nuovamente visita alla Brauerei Knoblach a Schammelsdorf, dove a sorpresa ritroviamo i nostri amici con cui avevamo passato la mattinata a Hof.
Prendiamo la birra natalizia e l’intramontabile Ungspund’s Lagerbier , ormai qui come da Witzgall, siamo di casa.
La prossima bevuta la facciamo alla Brauerei Sauer nella municipalità di Strullendorf, oltre 200 anni di storia , locale davvero affollato, trovare due posti per sedersi è impresa ardua, assaggiamo la Urbräu, la non filtrata, una sorta di keller non filtrata, con una buona luppolatura, ma la chicca è la Roßdorfer, la braunbier della casa, un buon corpo, una buona luppolatura ben equilibrata con il gusto dolce del caramello.



Una volta arrivati a Bamberg ceniamo alla Mahr’s Bräu a colpi di U , non prima di aver fatto una veloce sosta alla vicina Keesman, dove prendo la Sternla Lager, sublime.
Il giorno successivo decidiamo di passarlo a Bamberga , decidiamo di salire in macchina all’ Altenburg, il castello medievale arroccato su uno dei colli che sovrastano la città.
Sembra faccia da vedetta e che saluti l’abitato sottostante dall’alto, vegliandola e tenendolo sott’occhio.
In effetti, dalla rocca la vista spazia su tutta la vallata  e sulle campagne circostanti.
Il castello è stato, dal 1305 al 1553, la seconda residenza dei principi vescovi di Bamberg, dove attualmente ha sede un ristorante.
Una volta scesi il nostro tour parte in zona Duomo, dove una lunga passeggiata ci porta lungo il fiume per ammirare la Klein Venedig.
È un piccolo quartiere caratteristico e molto carino, il più fotografato della città, ovvero un vecchio quartiere di pescatori ricostruito e reso particolare dalla presenza di alte case a graticcio con tetti a spioventi e balconi fioriti in primavera e estate.

Passeggiamo toccando i punti più caratteristici, dalla Dominikanerstraße , la via dove ha sede la ben conosciuta birreria Schlenkerla, al Duomo, dove a fianco si trova l’Alte Hofhaltung, la sede del primo palazzo vescovile di Bamberga. La Domplatz è completata dalla Neue Residenz, il monumentale nuovo palazzo vescovile in stile barocco.
Dalla Domplatz si può prendere una strada in salita che porta in cima al Michelsberg, uno dei sette colli su cui è costruita Bamberga. Qui si trova il monastero di St. Michael senza poi dimenticare il simbolo della città , ossia il vecchio municipio che sorge nel mezzo del fiume Regnitz.
Ma la birra?
Tranquilli, per pranzo abbiamo optato per il locale Alt Ringlein, meno affollato della vicina Schlenkerla, ottima cucina , dove trovare le migliori birre della città , oltre alla loro Pils, quindi prendo la Spezial Ungespundet e la Marzen di Schlenkerla e per pranzo una zuppa di polpette di fegato, da provare.
Nel tardo pomeriggio facciamo un salto veloce allo shop della malteria Weyermann , che ricordo realizzare anche delle ottime birre e raggiungiamo poi  la Brauerei und Gaststätte Hölzlein a Lohndorf dove nell’ennesima locanda affollata troviamo posto per solo mezz’ora assaggiando due ottime birre , la pils e la rauch , quest’ultima difficile da trovare.


La giornata si chiude con la cena alla Schlenkerla in centro , dove prendo la tipica cipolla di Bamberga, piatto tipico del ristorante e Marzen e la  Eiche doppelbock come birre.
L’ultima parte del tour sarà on-line mercoledì prossimo!

martedì 10 marzo 2020

Bamberger Hofbrau Rauch - Weyermann




Nuovo salto in Franconia, nella città di Bamberga , dove andremo a stappare una birra che porta il nome di Bamberger Hofbrau Rauch, una semplice rauch da 5,2 °.
La Hofbräu AG Bamberg è stata a lungo la più grande fabbrica di birra in Alta Franconia Bierstadt Bamberg e si trovava  sulla Pödeldorfer Strasse; gli edifici furono demoliti nel 1982, ora i diritti di marchio per Hofbräu Bamberg  appartengono alla società di malto Weyermann , che gestisce una piccola sala cotte con questo nome nel suo centro per gli ospiti e produce birre speciali: la birra Bamberger Hofbräu viene prodotta secondo una ricetta storica.
Veniamo ora alla nostra birra, una classicissima rauch color ambrato con riflessi rame e schiuma fine dalle sfumature color nocciola.
Al naso sentori fruttati, frutta di bosco, note tostate, caramella mou , caramello, il luppoli Vital e Spalt Spalter conferiscono una nota floreale erbacea alla birra.
In bocca arriva leggera, morbida e non troppo affumicata, delicata, fumo, legno bruciato, frutta rossa, miele di castagno, frutta secca, note tostate, corpo esile, snella e di facile beva, chiude amara.
Una birra semplice ma davvero ben fatta.
Consiglio di servirla a una temperatura di 8 - 10 °.



ABBINAMENTI: data la leggera nota affumicata è ideale con diversi piatti, piatti della cucina tedesca. ideale con affettati e formaggi, meglio se a pasta molle, insalate carne di maiale, pesce e frutti di mare.


Formato :  0,33 L         5,2  % alc/vol            Acquistata allo spaccio birreria 



Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

mercoledì 4 marzo 2020

Beer-tour in Franconia: diario dell’ennesimo viaggio! Prima parte

Anno nuovo, tour nuovo. Premetto che in Aprile dello scorso anno avevo fatto l’ennesimo viaggio in Franconia, toccando anche la città di Lipsia alla scoperta delle Gose e la cittadina di Jena dove nella piccola Wöllnitz,  c’è chi da qualche anno sta provando a riportare alla luce un vecchio stile birrario , ovvero quello delle Lichtenhainer.
Chi mi ha seguito sulla pagina facebook, si sarà sicuramente preso appunti riguardo questo mio nuovo viaggio anche se purtroppo non sono riuscito a raccontarlo nei dettagli. Ma tranquilli, spulciando tra i miei post e le mie foto potete tranquillamente ripercorrere quanto fatto in quei giorni. 
In compagni della mia ragazza decido di trascorrere l’ultimo giorno dell’anno e i successivi giorni in Germania, tra la Baviera e la Franconia , così il 31 Dicembre di buon mattino partiamo con destinazione Dinkelsbühl.

Saliamo da Como, quindi San Bernardino a circa 1600 m con un bel paesaggio innevato, costeggiamo poi il  Liechtestein e in poco meno di sei ore arriviamo in questa graziosa cittadina nel land della Baviera.
La città si trova sul percorso della cosiddetta Romantische Straße e il suo centro storico è caratterizzato dalla presenza di edifici risalenti al medioevo, case a graticcio e da ben 16 torri.
Pittoresca e fiabesca, qui hanno sede alcuni birrifici oltre a qualche locale degno di una visita.
Il Brauereigaststätte Zum Wilden Mann in Wörnitzstraße, ovvero il locale della Brauerei Hauf, appena fuori dal paese, la Weib’s Brauhaus e infine la Brauerei Stefansbräu.

Purtroppo è l’ultimo dell’anno e quindi troviamo tutto chiuso, ma la visita al centro storico tra le colorate case a graticcio , perdendosi tra vicoli e case dalle parete e tetti storti , vale assolutamente la sosta.
Pranziamo nella macelleria all’inizio del paese , accompagnando i nostri piatti con le ottime Zwickl e Marzen della vicina Brauerei Stefansbräu.
Ci torneremo.
La prossima tappa , dove passeremo anche l’ultimo dell’anno è a Rothenburg Ob Der Tauberg, credo la tappa più pittoresca della Romantic Strasse.
Passiamo la sera nel centro cittadino , dove nella piazza centrale tra musica , birra e vin brulè , salutiamo il 2019.
La mattina la passiamo interamente nel centro storico,  sembra di essere in una fiaba, bellissimo , così come bella è l’intera passeggiata sulle mura.
Qui in quanto a birra c’è poco, ma vi consiglio sicuramente di fermarvi al Landwehr-brau am Turm, pittoresco e caratteristico, se non erro locale di mescita della Landwehr Brau, elegante hotel birrificio con sede nella vicina Steinsfeld.

Per sera arriviamo a Bamberga , prima però una sosta nel centro di Forchheim , dove hanno sede più birrifici, Hebendanz, Neder Brau, Greif e Eichhorn, sapevo di non trovare niente aperto, ma il fascino della piazza del municipio , illuminata per le feste natalizie , era imperdibile.
Un’ultima tappa prima di arrivare in città, alla Brauerei Witzgall, pochi anziani, silenzio, arriva la birra, questa è storia già più volte raccontata.
Per cena arriviamo a Bamberg, vi ricordo che nei giorni del 31 Dicembre e del 1 Gennaio praticamente le migliori birrerie del centro sono chiuse, fatta eccezione per la Brauhaus Zum Sternla, un nuovo birrificio aperto mesi fa dove ceniamo con un’ottima carpa fritta e le due birre della casa, una Marzen ed una Export, ovvero una sorta di Landbier, buone ma a mio avviso non eccezionali.

La prosecuzione del viaggio sarà on-line mercoledì prossimo! Cheers