Sto parlando del Birrificio Lariano di Dolzago (Lecco), è un pò che volevo parlarne, ma stranamente son rimasto senza loro birre in cantina.
Il Lariano, Nasce dalla mente di due homebrewer, per l’esattezza Fulvio Nessi ed Emanuele Longo che, dopo le svariate esperienze casalinghe e alcuni corsi didattici sulla produzione brassicola, aprono finalmente nel 2008 il Birrificio Lariano.
Le loro birre pescano a piene mani le tradizioni della Germania, Belgio e Inghilterra. Quindi nel catalogo si trovano Pils, Bitter, Stout e molto altro.La loro prima birra fu un Pils, che verrà poi conosciuta come LaGrigna.Menzione d’onore meritano le nuove etichette che sono bellissime. I punti cardine della produzione restano indubbiamente la semplicità, bevibilità efragranza, sia nel reinterpretare stili prevalentemente classici che nel seguire le nuove tendenze.Ha raggiunto nel tempo degli ottimi risultati in Italia e non , basta pensare che con la Pils Grigna hanno vinto nel 2014 il premio come miglior birra d'italia davanti a un mostro sacro come la la Tipopils del Birrificio Italiano, e una new entry, la Giò di Oldo, risultato bissato quest'anno nel 2015 davanti alla Amberground di Argo e alla brixia Lager del Birrificio curtense, ottimo direi e 1° nel 2014 al Brussel Beer Challenge nella categoria Pils di stampo tedesco.
Quindi avete capito che sto parlando della Grigna, che prende il nome dall'omonimo monte che domina la città di Lecco e il suo lago.
“Una leggenda dice che la Grigna era una crudele guerriera, che fece uccidere da una sua sentinella un cavaliere venuto a manifestare il suo amore per lei. La guerriera fu trasformata in montagna e così anche la sentinella, che divenne la Grignetta”. Nonostante il nome battagliero questa piccola combattente porta con se un cuore gentile ed un’eleganza tutt’altro che burbera, esaltata non a caso con simpatia nella grafica dell’etichetta.
Venendo alla degustazione vera e propria la Grigna (4,6 %) risulta al momento con tutta probabilità la migliore Pils in circolazione, stile tradizionale tedesco altamente ostico da realizzare alla perfezione, pur tentato con sempre più costanza e risultati talvolta eccellenti dai birrifici del nostro paese.Versata nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo paglierino, la schiuma compatta e persistente e la trasparenza brillante.
Ricco aroma di malto ed un bouquet che arriva dal luppolo tipo “Saaz”, con sentori tipici di crosta di pane, miele, fiori bianchi, con leggere punta piccante al naso.Buone note maltate, abbinata ad una pronunciata e “rotonda” amarezza. Note secche, ben luppolate e persistenti. Corpo leggero, carbonatazione media.C’è anche una leggerissima nota acidula che ne amplifica la forza dissetante.Non sono certo io a dire che è una tra le migliori birre in circolazione, ottima frizzante, ben “rotonda”, rinfrescante.Il mio consiglio è di servirla bella fresca tra i 6 e gli 8°
ABBIANEMNTI:risotti, minestrone, hamburger, carni bianche, carni rosse alla brace, salmone, prosciutto crudo, molluschi, gamberi e piatti piccanti.
Formato 33 cl 4,6 % alc/vol Pagata 3,50 euro
Nessun commento:
Posta un commento
lascia un commento