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martedì 9 giugno 2020

Assaggi di Draco's Cave - Birra in botte




Oggi parliamo del progetto Draco's Cave , un progetto che Marco Giannasso, giudice internazionale, docente, partecipa anche alla fondazione dell'associazione Good Beer Society e co-autore del libro Fatti di Birra e quindi grande esperto in materia, ha inaugurato nel 2016.
Un progetto davvero interessante di solo affinamento in legno, quindi parliamo di birre rigorosamente invecchiate in botti .
Tutte le birre ( parliamo di birra base ) vengono selezionate o fatte produrre appositamente prima di essere affinate in botte, con a volte , l'aggiunta di qualche ingrediente particolare vedi i lamponi le ciliegie o le albicocche.
La barricaia ospita circa una ventina di barrique oltre che un piccolo spazio adibito a tap room e si trova nel comune di Lissone in provincia di Monza e Brianza.
Tante le birre realizzate negli ultimi anni, alcuni riviste in più edizioni, diverse birre alla frutta , brettate o sour completano la linea di Draco's Cave.
Qui di seguito le mie impressioni sulle birre assaggiate


Rasperry Saison - 5,8 °

Una volta stappata è impossibile non sentire il profumo di frutta rossa che emana prima ancora di finire nel bicchiere.
Versata ha un colore che spazia dal rossastro al rosa , riflessi rame , velata e con una schiuma color petalo di rosa che piano piano svanisce.
Al naso il bouquet fa invidia a birre ben più conosciute, frutta rossa, frutti di bosco, fragoline di bosco, fiori di campo, vaniglia, legno.Emozionante.
In bocca la fanno da padrone i frutti di bosco, acido e acetico ci prendono per mano e ci conducono per tutta la bevuta, nuovamente vaniglia e legno.
Scorrevole e mai impegnativa, oltre che acidula sa essere anche dolce e ben equilibrata, chiusura secca e più amara. Davvero una gran birra.


Funk And Funny - 7,5 °

Color giallo paglierino, limpida con un bel cappello di schiuma bianca cremoso e persistente.
Al naso buona intensità, spezie frutta gialla matura, freschezza e ovviamente sentori quali, legno , muffa , polvere vanno a caratterizzare questa saison,
In bocca è morbida, note speziate, sentori wild dati dal passaggio in botte, legno, muffa, frutta gialla matura, chiodi di garofano, finale più citrico. Il passaggio in botte si sente eccome per questa saison davvero interessante e di facile beva.


Regal Porter - 7,1 °

Classico color ebano ,  con schiuma densa e cremosa color nocciola.
Al naso emergono da subito note di malti tostati , frutta secca, vaniglia , ma anche legno.
In bocca è morbida , attacco leggermente acidulo , fave di cacao , caffè , ancora note tostate, legno , vaniglia e ovviamente il ricordo al whisky è vivo, soprattutto una volta scaldata la birra.
E' davvero importante il lavoro fatto con il passaggio in botte di whisky, in quanto il risultato finale di questa birra è davvero elegante. Il ricordo va a produzioni inglesi e americane assaggiate in passato e non certo dimenticate.





Mc Cherry - 7 °

Questa birra è come una bella donna, te ne innamori a prima vista . I ricordi sono quelli dei grandi maestri belgi , dove le ciliegie hanno fatto a pieno il loro lavoro così come l'affinamento e la scelta della barrique.
Color rosso intenso che tende al ramato con schiuma rosa , fine per arrivarci al naso con quel profumo prepotente di ciliegia , sentori wild, bretta e note maltate, se la lasciamo scaldare emergono sentori quali frutta sotto spirito.
In bocca primo approccio acidulo, di nuovo la ciliegia, frutta rossa matura, prugna, frutta sotto spirito, vaniglia, leggera nota vinosa, ma anche una parte più dolce e zuccherina caramello a ricordarci la base usata per questa birra.
Perfetta !!


Dark Drup - 7,7 °

Una Cherry Porter , uno stile che non conoscevo.
Fantastica appena versata con il suo colore mogano scuro ma con chiari riflessi rossastri dati dall'impiego della ciliegia.
Schiuma color ocra , cremosa e persistente.
Al naso è un connubio di emozioni che spaziano  dalla frutta rossa in primis al tostato, per passare dalla frutta secca al caramello .
In bocca è calda ben equilibrata tra note tostate, fava di cacao, cioccolato fondente, frutta secca, frutta rossa matura, frutta sotto spirito, buon corpo.
Chiude più  acidula . Birra complessa dall'insieme di sentori che ne fanno una birra da scoprire.


Lady Pepper - 

Stappata ha fin da subito quell'inconfondibile aroma speziato, pepato , carico e persistente.
Color ramato , velata con riflessi dorati , schiuma biancastra fine e persistente.
Al naso come detto pepe, spezie varie, leggera vaniglia, fruttata gialla matura.
In bocca è pepata , spezie , acidula ma anche di una freschezza appagante.
Lasciata scaldare esce la parte maltata, caramellata, ma chiude decisamente più piccante , pepata e speziata, una birra non per tutti i palati ma ben strutturata .
Parere personale verso la fine di bevuta diventa impegnativa , data la sua speziatura o meglio pepatura , ma come detto non sono un amante del pepato e speziato. Comunque chapeau !!


Non scopro certo ora le birre di Draco's Cave, ma alcuni prodotti , quali la Mc Cherry e la Regal Porter , vanno davvero oltre le mie aspettative in modo più che positivo.
La Mc Cherry è davvero di una categoria superiore, per una degustazione più che positiva.
Ricordo anche la Apricot Surise una tra le prime birre lanciate sul mercato con aggiunta di albicocche, davvero notevole.
Tenetelo d'occhio questo progetto , davvero interessante!!
Ringrazio Marco per la possibilità di assaggiare le sue birre.







Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.


lunedì 24 febbraio 2020

Cuvée Soeur'Ise - Brouwerij De Leite



Oggi voliamo nelle Fiandre occidentali , a una ventina di chilometri a sud di Brugge, qui nella municipalità di Oostkamp, ha sede la Brouwerij De Leite.
La birra in questione è la Cuvée Soeur'Ise , una robusta triple kriek da 8,5 ° , realizzata partendo da una triple , ovvero la Enfant Terriple, unita a ciliegie denocciolate in macerazione dove il l quantitativo è di 40kg per 170 litri, ovvero quasi 250 g/l, maturata cinque mesi in botti di vino con lactobacilli.
Nel bicchiere si presenta di un bel colore rosso scarico, con schiuma rosa finemente persistente.
Al naso frutta rossa, amarena e marmellata di ciliegia, fragola, acetico.
In bocca è morbida, tenue note maltate,  frutta rossa, ciliegia come detto, acidità e note acetiche, vaniglia, note legnose, corpo e carbonazione medio leggero. Chiude più secca e acida.
Una birra che ai più può sembrare impegnativa, ma se capita , si lascia bere bene , davvero unica e interessante. 
Consiglio di servirla fresca intorno a 8 °-


ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, si sposa a meraviglia con dolci a base di frutta, torte gelato come la meringata.


Formato:  0,33 l      8,5 %  alc / vol     Pagata:  6,50 euro al beer shop




Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.


lunedì 10 ottobre 2016

Oude Kriek Boon - Boon (Brouwerij Boon)



Il birrificio belga Boon (Brouwerij Boon) è ubicato a Lembeek nei pressi di Bruxelles. Inizialmente producevano principalmente birre Geuze e Kriek. Boon Brouwerij, ma anche Brasserie de Saint Roch.Una birreria che risale, si dice al 1680...Lambic di ottima qualità che maturano in botti di rovere, alcune pensate di ben 250 anni.
Un parco botti degno di nota, oltre 100 negli ultimi anni in legno di quercia.
La Mariage Parfait è il top della produzione Boon, la vera punta di diamante del birrificio. La miscela contiene le migliori lambic dell’azienda, selezionate dallo stesso proprietario, Frank Boon. 
Il Brouwerij Palm possiede il 50% del marchio Boon, che a sua volta utilizza la rete di vendita e promozione del primo. La birra gode dunque di una grande visibilità in Belgio. Palm tuttavia non interferisce nella gestione del birrificio, il cui controllo è interamente nelle mani di Frank Boon.
La birra bevuta e cercata l'altra sera al locale , Abbazia di Sherwood di Caprino B.sco, è la Oude Kriek Boon 2013.
La Oude Kriek Boon nasce da una miscela di Lambic giovani ad altre vecchie a cui viene successivamente aggiunto un 25-30% di ciliegie. 400 g di ciliegie selvatiche per litro sono fermentati insieme con un mix di giovani e vecchi Lambic Boon, invecchiato in botti di rovere. Dopo la chiarificazione, la Oude Kriek viene imbottigliato e rifermentata. Senza zucchero, non filtrato, nessun aroma artificiale, conservanti o coloranti aggiunti.
La maturazione di questa birra artigianale avviene in delle botti di rovere e non dura meno di 6 mesi.
Una gradazione alcolica pari a 6,5 °. versata nel bicchiere , si presenta nel suo colore rubino , con riflessi rossastri e violacei, con una fine schiuma color rosa, poco persistente, scompare infatti in fretta.
Al naso emergono da subito le ciliegie, frutta sciroppata dolce, amarena, finisce con leggere note di vaniglia, legno e terroso.
In bocca arriva fruttata, equilibrata tra le dolci note fruttate e quel leggero tocco aspro, acidulo, frutta rossa, frutti di bosco, frutta sciroppata, vaniglia , ma anche del tannico dato dalla maturazione in legno, chiude più secca e aspra, acidula.
Bevuta diciamo facile per chi ama il genere di birra, non impegna, elegante.Ottima come aperitivo ma anche a fine pasto.
Consiglio di servirla fresca intorno a 8 °, magari nell'apposito cestino, lasciando la bottiglia tendenzialmente orizzontale.

ABBINAMENTI: come sopra citato è ottima come aperitivo, si sposa a meraviglia con dolci a base di frutta, torte gelato come la meringata.

Formato:  0,375 l      6,5 %  alc / vol     Pagata:  9,50 euro al locale.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

venerdì 27 maggio 2016

Kriek De ranke - Brouwerij De ranke


Oggi ritorniamo in Belgio, moooolto raramente ripropongo sul mio blog dei vecchi post, vecchi assaggi, ma credo che questa birra , questo assaggio ne valga la pena di essere riproposto.
Birrificio De Ranke, a Dottenijs nell' Hainaut, che ho avuto modo di godermi per una giornata intera in compagnia di Nino e suo fratello oltre ad un gruppo di amici e alcuni turisti giapponesi e americane, il risultato, amore a prima visita!!
La birra che vado a riproporvi oggi è la Kriek De Ranke 2012, che avevo già aperto con 3 amici, giusto per fare bella figura e ieri beh, me la son goduta a pieno, solo, come aperitivo.E così mi sono “concesso” un ri-assaggio dopo un sacco di tempo della De Ranke Kriek e ho aperto l'ultima purtroppo bottiglia del 2012 che conservavo gelosamente in cantina.
Nino Bacelle, per la  sua Kriek, si è ispirato alla famosa, ancorchè defunta, Kriekenbier Oud di Crombè, birrificio di Zottegems, che ha ceduto definitivamente la produzione delle proprie storiche birre a Strubbe nel 2011. 
Per brassarla miscela due sue birre bionde fatte “appositamente” inacidire e il 25%  di lambic di Girardin, facendo affinare il tutto per sei mesi in botte con l’aggiunta di ciliegie rosse della Polonia.
Il risultato è sorprendente, una belgian sour ale, da 7 % alc/vol, nella quale le ciliegie lasciano il loro segnosu di una base moderatamente acida e aspra.
Lasciata in cantina per 3 anni buoni, ne ha modellato il profilo a mio avviso, birra più accattivamente se cosi posso definirla.Nessun sentore dolce, le ciliegie regalano più
 asprezza che rotondità, la frizzantezza decisa ripulisce a dovere lingua e palato dopo ogni sorso. 
Un blend ottenuto aggiungendo ad una old beer della De Ranke, fermentata con lieviti Rodenbach, un lambic di Girardin. Birra più che azzeccata, pulita, intrigante e ben equilibrata.
Veniamo a noi, 
La base di questa birra è una Flemish Ale di loro stessa produzione (la Cuveè De Ranke). A questa Flemish vengono aggiunte le ciliege acide. Una volta che le ciliege finiscono di fermentare (circa sei mesi di reazioni) viene aggiunto il lambic tradizionale Girardin. Il blend viene poi messo a maturare per raffinare e amalgamare meglio i sapori.Si presenta con un piacevole colore rossiccio, con moderata torbidità. La schiuma è rosa abbondante, con bollicine grossolane, ma si esaurisce in fretta se non per qualche millimetro che rimane come una coroncina attorno al bicchiere.Il profumo è ricco ed esuberante.I Bretta le conferiscono quel piacevole tocco acetico e floreale. Le note fruttate sono per lo più dominate dalle ciliege. Il tutto è contornato da una traccia di luppolo e sughero.In bocca ha un corpo leggero, mediamente carbonato.Le note acide sono mitigate dalla presenza costante delle ciliege che cedono il passo verso la fine a un sentore luppolato. Distinguibili anche sentori legnosi e di sughero dovute alla maturazione. Il retrogusto, persistente, è di nuovo dominato dalle ciliege. Piacevolissima e soddisfacente bevuta. Tra le kriek più eleganti che potrete mai provare.
Una birra fantastica, credetemi, lasciatela tranquillamente qualche annetto in cantina, non ve ne pentirete.Consiglio di servirla a 8-10°
ABBINAMENTI: come sopra citato è ottima come aperitivo, si sposa a meraviglia con dolci a base di frutta, torte gelato come la meringata.
Formato 75 cl         7 % alc/vol     Pagata: acquistata  anni fa al birrificio De Ranke credo meno di 4 euro a bottiglia.

lunedì 1 giugno 2015

Arrogant Sour Festival 2015 - Reggio Emilia

Eccoci di ritorno da un festival fantastico, non ci sono altri aggettivi per descriverlo, l' Arrogant Sour Festival 2015, ottima location, ottima organizzazione...non aggiungo altro se no dovrei continuare per altre 10 righe.
Un festival di sole birre acide, un amore nato quasi per caso nel 2010, devo ringraziare i miei primi 2 compagni di viaggio in Belgio, Ales e Livio, è solo grazie a loro se ho scoperto questo mondo acido.
Ho passato la giornata al festival sabato 30 maggio, come detto location stupenda all'interno del Chiostro Della Ghiara risalente al 1600, nel centro di Reggio Emila, 40 m di bancone , pazzesco, 70 spine con più di 140 birre a rotazione, una zona chiamata la " bottaia " con diverse botticelle e botti contenenti, forse, le migliori birre del festival.
Dopo quasi 4 ore di viaggio, da Lecco, arriviamo e il primo che trovo e saluto è il Guru Lorenzo Dabove ...per tutti Kuaska oltre all'amico Claudio della Locanda di Suisio...iniziamo da chi se non da un'amico???
La prima birra bevuta è la Oersoep Brettalicious, 5 % , rifermentata con brettanomyces , consigliatami l'ho trovata ottima, grande Claudio per le tue scoperte olandesi, sentori di frutta tropicale, mango e ananas su tutti...va ribevuta.
Barrica 5 % dello spagnolo Ales Aguillon, non male da come mi era stata consigliata mi aspettavo di più, la Beavertown Brewery con la The Gose Strikes Back, 4,8% con aggiunta di more, un birrificio che ancora bene non conosco ma che sicuramente andrò a cercare, il dolce lasciato dai frutti di bosco e il giusto equilibrio del salto la rendono un'ottima birra da aperitivo.
Prima birra italiana la Marsillia Gose del Birrificio Amiata, una buona interpretazione dello stile, 4,5 % , dissetante e beverina, passo alla Gose di Bayerischer Bahnhof, con aggiunta di batterici lattici, non male lattica ovviamente salata , preferisco ancora la Marsillia, faccio poi un salto alle spine di Struise, una birra che ho visto nascere e crescere, per me resta una signora birra ottima, la Weltmerz 2011 una sour ale da 3 %, pranzo o meglio ceno , d'altronde non è di sola birra che viviamo.
Continuo il mio pellegrinaggio tra botti e spine e vengo invitato dall'amico Michele , publican del The Dome a provare la regina del festival, in botte, la Xyauyù Kentucky di Baladin, con infusione a freddo di tabacco kentucky, 14 %, una fila di persone per provarla, indescrivibile, non fumo sigari ma mi sarei perso in poltrona a gustarmela, ne è valsa la pena amici, continuo ricercando , purtroppo con esito negativo le birre di Cantillon, già venerdi sera era quasi tutto finito oltre a Montegioco e Hof Ten Dormaal, ma vengo chiamato alla bottaia dove gentilmente mi viene offerta un'altra birrozza , la Oud Bruin del Belga Brouwers Verzet, 6 % maturata in botti di rovere, aspra ma allo stesso tempo dissetante, aroma da vendere, miele, fieno, marasca e una acidità molto euilibrata.Grandi i ragazzi della Verzet.
Premetto che tutte le birre assaggiate sono il frutto di scambio tra gli altri amici, se no sarei uscito a 4 zampre, passo alla Bfm , desideroso di provare la Saison 225, che purtroppo non è ancora attaccata e quindi provo l'amata Abbaye De Saint Bon Chien 2013, che ho recensito poche settimane fa, paurosa ed eccomi finalemte alle spine di Birra del Ducato con la Chrysopolis 2013 e la Oude Brunello quest'ultima però in botte di Brunello Di Montalcino che non mi ha fatto impazzire , la prima invece un'ottima, maturata 3 anni in botte con batteri lattici e bretta, il risultato è ottimo, bel colore pulita acida ma non troppo.
Ovviamente non poteva mancare l'omaggio del Birrificio Italiano con un bicchiere della Scires 7,5 % , un blend con l'aggiunta di duroni di Vignola, in formissima bella bevuta, ciliegie sotto spirito, prugna, un leggero agrumato col finale vinoso.Diversi i premi vinti da questa birra.
Un'altra birra di un birrificio che tanti disprezzano, ma io amo è la Undressed Foederbier di Alvinne maturata in botti di Bordeaux , 7 % , frutti di bosco e ciliegie anche qui, consigliata, la sete, si dopo un pò di birre acide...si ha voglia di birre...acide, colpa della bella ragazza al banco spina, provo su invito suo la discreta Sweet Insanity di Toccalmatto, 7 %, collaboration brew con gli svedesi di Dugge Ale & Porter Bryggeri, con aggiunta di albicocche e batteri lattici, buona ma stancante sul finire ma molto rinfrescante.
Veniamo ora alle ultime grandi birre del mio festival, il lambic di Oud Beersel , affinato per un anno in botte che a mio avviso non ha nemmeno bisogno di una piccola descrizione...così come l'Oude Lambik di De Trouch sempre 5 % ,quest'ultima affinata per un anno e mezzo in botte, ma ho previto quello di Beersel.
L' ultima birra della giornata , dovevo gustarmela a pieno con una bella chiaccherata e tante tante informazioni e curiosità col mastro Paolo Erne, che ancora di persona non avevo conosciuto, prima mi viene offerta una sua Oud Bruin, da far invidia a quelle del festival e poi con un bicchiere di La Rinnegata, fatta assieme al Birrificio Antica Contea di Gorizia , 6,5 % un mix pazzesco di aromi, profumi e sentori, quasi magia, una porter e una kriek assieme, lasciata maturare in botti di rovere prima e ciliegio poi.
Dirti grazie Paolo è poco, purtroppo di alcune birre ho preso nota poi, mi son perso in un mondo di birre e vecchi amici, e ho sottovalutato un pò alcune birre che volevo recensire.Purtoppo le birre da provare erano diverse, qualche birrificio purtroppo l'ho dimenticato e in un giorno non si poteva fare di più, aspettiamo il 2016.
A conclusione di un festival con birre e persone fantastiche, la cosa bella dei festival e ritrovare persone che hai visto tempo fa chissà dove, che si ricordano di te, con cui passi giornate a parlare di buona birra , ognuno sempre con qualcosa da insegnare all'altro, questo è il nostro mondo, la nostra vita, il piacere del bere e capire cosa si sta bevendo!!Al prossimo festival!!

martedì 14 aprile 2015

BeerBera - Loverbeer - Piemonte

Il mio viaggio continua, ieri sera insieme alla Balance del Birrificio Valdostano del Gran Sanbernardo, che già avevo bevuto domenica, ho aperto una birra ...piemontese.
Oggi parliamo del Piemonte, famoso per la Fiat, le sue montagne e tanto altro per non dimenticare del vino, tra i quali il Barolo e il Barbaresco, e poi i vini del Monferrato quali Grignolino, Freisa, Dolcetto e, per questo caso specifico, la Barbera. 
Ed è proprio il vino a condurci alla birra che vi vado a presentare, la Beerbera di Loverbeer, finalemte un 'altro grande birrificio da recensire.
Loverbeer, ossia Valter Loverier , uno tra i migliori in Italia che spero presto di andare a trovare e quest'anno insieme a Riccardo di Montegioco altro grande birrificio Piemontese ,son sicuro andrò a trovare.
Anche lui inizia dall'homebrewing, nel 2002, per compiere poi il grande salto nel mondo dei professionisti nel 2009. Il birrificio, con sede a Marentino, in Piemonte, in pieno territorio vinicolo, quindi dal Barbera alla Beerbera il passo è breve.
“La” Barbera è un vitigno autoctono del Piemonte, quello più diffuso e uno dei più “datati” (le prime notizie storiche di questo vitigno risalgono al 1600), indicato tradizionalmente al femminile, che dà origine a una notevole serie di vini DOC e DOCG. Valter Loverier, per la sua Beerbera, una fruit beer con abv 8%, aggiunge uva Barbera d’Alba (di Pioiero) pigiata e diraspata.
 Valter utilizza un 20% di mosto d'uva barbera, zucchero, malto e luppoli.Fermentazione spontanea, quindi totale assenza di lieviti come ci insegna il Belgio, ovviamente la birra di cui parliamo viene fatta maturari in botti di legno.
I primi esperimenti di questa birra corrono al non troppo lontano 2003, un solo anno da homebrewer e già questi esperimenti, tanto di cappello.
Versata nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino ,tendente al rosato, la schiuma è bianca, fine, e sparisce subito senza lasciare nessun ricordo. 
A naso emergono subito sentori che ci portano alla cantina, al legnoso, note aspre di frutta rossa quali ribes, prugne, uva.Birra comunque rinfrescante con una bella secchezza al palato.
In bocca le note maltate ci fanno capire che stiamo parlando di birra ovviamente, retrogusto molto intenso.
Un vero e proprio incontro tra birra e vino, perfettamente riuscito.Pulita leggermente amara davvero ottima....non so voi ma se potessi ne prenderei diverse e le lascerei li in un angolo della cantina al buio ....chissà magari un giorno e che giorno sarò curioso e certo di aprire qualcosa di favoloso!!

- Birra dell'anno 2014 : Seconda Classificata nella categoria "Birre con mosto di uva, alta e bassa fermentazione"
Consiglio di servirla a 10-12 °

ABBINAMENTI: Con cucina etnica e speziata, aperitivo, pesce affumicato, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, formaggi stagionati, formaggi erborinati.

Formato 38 cl     8 % alc/vol      Pagata 7,20 euro beershop