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venerdì 4 dicembre 2020

Ora Brewing Company - Nuovi assaggi




Vi avevo già parlato di questa giovane realtà inglese, ( LINK )  ma di chiaro stampo italiano, ovvero della Ora Brewing Company con sede nel quartiere londinese di Tottenham, a poco più di un chilometro dal Tottenham Hotspur Stadium, la casa degli Spurs.
Ho assaggiato alcune delle loro ultime birre, vediamo quali.



Parto dalla Limoncello, una Ipa da 6 ° con aggiunta di Limoni Igp di Sorrento, lattosio, malti Pale, Wheat, Cara Munich e Golden Oats oltre a Citra e Centennial come luppoli, che più incarna il mio essere italiano, come voi loro del resto.
Color giallo oro, color limone insomma e una fine schiuma bianca poco persistente.
Al naso il limone e le note agrumate sono ben percettibili, aroma fresco, cedro e pompelmo.
In bocca arriva morbida, quasi cremosa, attacco dolce, maltato, cracker e pane bianco per virare subito sull'agrumato, pompelmo. cedro e ovviamente il limone. Chisura secca. Chiudo gli occhi e prendo il mio vecchio 500 lungo le strade della Costiera, un viaggio.



La Giasone è un'ottima Ddh Ipa da 6 ° , malto Pale, Munich e Oats e luppolata con Mosaic, Simcoe e Citra , color rame leggermente velata con schiuma bianca fine , persistente.
Al naso gran bel bouquet di frutta esotica, su tutti il pompelmo rosa, in bocca è cremosa decisamente fruttata per una amaro deciso e duraturo. Ben fatta.



Veniamo ora alla Icarus, una Saison da 5 ° brassata con citronella e salvia raccolta a Tottenham, e infusa con luppoli Chinook, Mandarina Bavaria and Lemondrop. 
Versata si presenta color giallo oro con riflessi rame, limpida e pulita con un bel cappello di schiuma bianca cremosa e possente.
Al naso note speziate, ma soprattutto balsamiche, salvia, menta ma anche note agrumate grazie ai luppoli impiegati.
In bocca arriva inizialmente dolce, ancora note balsamiche, fresche, frutta matura, buon corpo per una chiusura decisamente amara. Buona la scelta di impiegare la salvia in questa saison particolare, equilibrata.



Infine lei, la Bettina una German Helles da 4,9 °, prodotta solamente con  malti e luppoli tedeschi Pilsner, Munich, Caramunich, Hallertauer Perle, Hallertauer Comet e Hallertauer Magnum.Sarà che porta il nome di una donna, ma questa Helles, stile che amo un sacco mi è davvero piaciuta.
Nel suo classico color giallo paglierino, limpida e pulita con un bel cappello di schiuma bianca cremoso.
Sentori floreali, miele, erba appena tagliata, ma anche note agrumate.
In bocca si lascia bere con estrema facilità, attacco dolce, miele, pane bianco, pompelmo, fiori di campo, freschezza a manate e siamo subito in Germania!

Pienamente soddisfatto per questi assaggi, nella speranza di poter prima o poi salire per la mia prima volta in Inghilterra alla volta di Tottenham e non solo.


Vi ricordo che potete usufruire ancora dello sconto del 15 % usando il codice : BIRREBEVUTE365 nello shop online del birrificio.



http://www.orabeer.com



Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

martedì 17 novembre 2020

Conosciamo meglio la beerfirm mantovana Duck Brewery



Oggi vi presento la giovane beerfirm mantovana Duck Brewery con sede a Porto Mantovano, paese affacciato sulle sponde del fiume Mincio, proprio adiacente alla bella città di Mantova.
E' qui che nel 2016, dopo quasi una decina di anni a produrre birre come homebrewer, i due amici Mauro e Michele creano quella che oggi è la Duck Brewery.
Un piccolo anatroccolo come mascotte e tanta, tanta voglia di crescere.
Sono circa una decina le birre prodotte,  una Kölsch, una Helles per passare poi ad una Blanche con il riso mantovano, un' American Pils , un' American Pale, una Triple ed infine una birra scura, dove alla loro linea base si aggiungono le ultime tre birre nate, una Milk Stout, una Saison e infine la Double Ipa, nel nuovo formato esclusivamente in lattina da 0,33 l,  a cui si aggiunge una quarta birra in lattina, che però era già presente in bottiglia. la Apa.
Grafica per quanto riguarda le etichette davvero ben studiata, i nomi delle birre base richiamano  denominazioni di zone e corti di Porto Mantovano, scelta fatta per sottolineare il forte legame di Mauro e Michele al territorio in cui sono cresciuti, mentre le tre nuove in lattina omaggiano Alain Delon, Nelson Mandela e Il capitano H. M. "Howling Mad" Murdock della serie televisiva A-team.
Nel week end è aperto anche lo spaccio con orario serale il venerdì e orario mattutino il sabato.
Abbiamo avuto il piacere di assaggiare la nuova linea in lattina, partiamo!





Alain Saison, omaggio al grande attore francese Alain Delon, una saison da 6 °,  con luppoli Styrian Goldings, Pacific Jade, Saaz.
Color giallo paglierino, con un bel cappello di schiuma bianca , cremosa e persistente.
Toni agrumati e speziati, balsamico, in bocca è scorrevole, attacco dolce, agrumata e fruttata, secca e più amara nel finale. 
Facile da bere, rinfrescante e leggera. Birra estiva ben fatta. Il formato da 0,33 le va davvero stretto.
Da bere tra 5 e 8 °.

Milky Murdock omaggia Il capitano H. M. "Howling Mad" Murdock della serie televisiva americana A-team, che non sela ricorda?
Una Milk Stout da 4.5 ° dove viene utilizzato il lattosio. Nera come la notte , con un bel cappello di schiuma color nocciola, leggera e scorrevole, classici sentori di malti tostati e caffè , fava di cacao, liquirizia nel finale e un'appena accennata nota lattica. Corpo esile, ma a me personalmente è piaciuta così, sicuramente sa dire la sua più alla spina o a pompa che non in lattina.
Da bere a circa 10 °.

Infine la Double Nelson, omaggio a Nelson Mandela, una Double Ipa da ben 8,8 °.
Color giallo ramato con schiuma bianco avorio cremosa e abbondante.
Al naso è un'esplosione di sentori, frutta gialla matura, frutta tropicale, agrumi, mango, ananas, papaya, per un amaro mai troppo eccessivo, ma che persiste fino a fine bevuta.
Molto equilibrata, l'alcol c'è ma è ben nascosto. Pericolosa.
Sono rimasto davvero soddisfatto di queste tre birre, ringrazio quindi Mauro e Michele per gli assaggi.



Info e contatti :   http://www.duckbrewery.it/



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martedì 8 settembre 2020

Degustazione birre Birrificio Blond Brothers - San Donà di Piave




Oggi voliamo in Veneto, per conoscere meglio il Birrifcio Blond Brothers e le loro birre.
Il Birrificio Blond Brothers nasce a San Donà di Piave, non molto lontano da Venezia là dove una volta c'era un centro revisione per auto.
Il tutto nasce dalle menti di Luca e Floriano, i Biondi come si fanno chiamare (che biondi poi non sono) nel 2017, inizialmente come beerfirm e poi aprendo anche un beer shop sempre a San Donà di Piave.
Il passaggio a birrificio avviene l'anno seguente, nel 2018, impianto da 5hl a 4 tini e cantina da 50 hl e tap room.
Oltre a Luca e Floriano troviamo altri amici, Massimiliano in produzione, Hector in tap room, Nicola al beer shop, Davide in logistica e infine Mattia per la grafica delle etichette ecc.
Tante le birre realizzate che variano di stile in stile, con etichette ben studiate.
Il birrificio produce anche diverse birre conto terzi.
Veniamo alle birre assaggiate.

La Offside - La Bionda è una helles da 5 ° perfettamente in stile, limpidissima, color giallo paglierino con un bel cappello di schiuma bianca, leggera e fresca, base maltata dolce, amaro finale. Ben fatta.

La Blanche de Cavour è una blanche da 4,5 °, color giallo paglierino, velata come da stile, me la sono goduta prima delle ferie in una bella giornata calda. Leggera e speziata, corpo esile con una leggera nota citrica finale. Speziatura non invasiva, agrumato fine.

La Pit | Ch è una Apa da 5,5 ° color oro carico, decisamente equilibrata, note di frutta tropicale al naso mentre in bocca attacco dolce, maltato biscottato per poi ritrovare nuovamente la frutta tropicale e agrumata. Leggera ed amara al punto giusto. 

La Nice è una Double Ipa da ben 8 ° color giall ma velata, mi ha sorpreso per il suo grado alcolico che non si percepisce affatto, scorrevole e pericolosa. In quanto a luppolo la migliore, amaro deciso ma non invadente, Pompelmo rosa e cedro su tutto, una bella macedonia di frutta fresca duratura. Ottima.

Razza de Bitter, è una extra special bitter da 4,5 ° prodotta una sola volta all'anno, con luppoli freschi, non essiccati, appena raccolti da Italian Hops Company.  Color rame, morbida in bocca, poco carbonata come da tradizione,  caramello, biscotto per chiudere con note resinose e erbacee. 

Passiamo ora alla Blonde Esperance, una Triple da 8 ° , color oro carico, velata e schiuma bianca poco persistente, stesso grado alcolico della Dipa, ma qui l'alcool si sente. Il lievito ha fatto un ottimo lavoro, note speziate miele di castagno e millefiori, caramello, panificato, note fruttate, frutta matura, frutta secca.Insomma gran bel lavoro anche per questa Tripel.  

     

La Sommer Of 69 e una summer Pils da 3,8 ° color giallo paglierino chiaro, ben studiata, leggerissima e beverina. Corpo esile, erba appena tagliata, fiori di campo, cereali, miele millefiori per una chiusura più amara. Se chiudo gli occhi mi ritrovo comodo seduto ad un bier garten francone. Goduria.

La Flow Mango è una berliner weisse con aggiunta di mango a fine fermentazione  da 3,5 °. Tanta frutta ma la base della birra, una berliner weisse la rende ottima come aperitivo o in qualsiasi momento. Frutta esotica e tropicale matura con la giusta acidità la rendono una birra interessante.

La Blackie Brown è una brown ale da 5,5 ° complessa, calda dal gusto avvolgente, note di malti tostati ma anche caffè, miele di castagno, e leggera liquirizia finale. Una buona brown ale.

La Adria Costa, una west coast ipa da 6 ° prodotta con malti pilsner e vienna, luppoli Citra e Simcoe. Di colore giallo paglierino velato con schiuma bianca, dall'amaro duraturo, esile e dal gusto deciso, note di frutta tropicale , mango, frutta gialla pesca ma leggermente sovracarbonata.

Infine la Weeda Loca, è una pale ale aromatizzata alla canapa sativa da 5 °, credo la prima artigianale alla canapa italiana assaggiata, balsamica e rinfrescante con note fruttate, si lascia bere davvero bene. Al naso si sente l'erbaceo dato dall'impiego di cannabis. Interessante anche se giustamente non è certo una classica Pale Ale. 







Sito internet : https://www.blondbrothers.it/




venerdì 24 luglio 2020

Assaggiamo le birre del Birrificio Wallop Brewery - Marche



Scrivere di birra ha il bello di portarti in giro per il mondo, partendo dalla tua regione, da quei posti che spesso noi diciamo, ci andremo domani sono a mezz'ora e poi invece sono più le volte che sei stato in Germania che nella vicina Milano.
Scrivere per me è viaggiare e da quando scrivo per sul mio blog e per il Giornale della Birra di km ne ho percorsi.
Strada che avrei fatto volentieri anche in questi ultimi mesi così delicati sotto più punti di vista.
Purtroppo ho potuto viaggiare solo virtualmente, ho sentito diverse persone sparse lungo tutto lo stivale ma anche in altri paesi, vedi Francia, Germania, Inghilterra e uno di questi mi ha portato nelle Marche.
Siamo in provincia di Ancona, a Monsano, poco distante dalla più conosciuta cittadina di Jesi, dove dal 2017 è attivo il Birrificio Wallop.
Tre amici, Cristiano Parasecoli, Marco Rossetti e Luca Animali, un passato da homebrewer con tante, tante cotte alle spalle tanto da decidere di partecipare al campionato delle birre fatte in casa.
Era il 2016 e al Beer Attraction di Rimini si svolgeva il primo e unico concorso per birre home made, premio finale un impianto per produrre birra professionale.
Risultato finale, primo posto con una birra in stile Pilsner e grazie a questa vittoria e al conseguente premio in palio, ovvero un impianto professionale, tutt'ora in utilizzo, i tre amici decidono così di cambiar vita e aprire il loro birrificio.
Quattro le birre prodotte dal Birrificio Wallop con stili differenti a cui presto se ne aggiungerà una quinta in stile Porter.
Ho avuto modo di assaggiare l'intera gamma, partendo dalla Happy Gilf, la birra che ha dato il via a questo grande progetto, una Bohemian Pilsner da 5 °, perfettamente in stile, color giallo oro, limpida e pulita, bel cappello di schiuma , floreale, attacco dolce dato dal cereale, chiude amara.
Troviamo poi la Supernacho, una Apa da 6 °, sapientemente luppolata ma facile da bere, così come per la El Reverendo, una Double Ipa che può spaventare cpn i suoi 7 ° davvero ben nascosti, credo la migliore per aroma, corpo, equilibrio e infine la Happy Bird, una classicone tedesco, ovvero una Marzen da 5,7 °, note tostate e caramello e biscotto, qui ragazzi il malto regna.
Quattro birre ben fatte e dalla grafica davvero ben curata.


https://www.facebook.com/WallopBrewery/



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venerdì 26 giugno 2020

Malaspina Brewing - Assaggi




Oggi Vi parlo di una giovane beer firm milanese, che mi ha stupito con i suoi prodotti e che sicuramente farà strada in questo mondo di matti.
Loro sono due amici Francesco e Luca, una vita passata tra pentoloni e fornelli, un buon passato da homebrewing, così da fondare nel 2017 una beer firm , la Malaspina Brewing.
Siamo alle porte di Milano, dove non lontano dal ben più conosciuto Idroscalo, si trova il piccolo laghetto Malaspina, dove i due amici passano spesso i loro pomeriggi a chiaccherare e progettare le loro birre pensando a un futuro nel mondo della birra, seduti su una panchina in pieno relax.
E' da qui che prende il nome la beer firm, oltre che il logo in etichetta.
Le birre attualmente sono prodotte presso gli impianti di Serrastorta e del Birrificio La Ribalta, dove Francesco segue ogni processo produttivo.
I ragazzi amano il luppolo e posso dire che ci sanno fare, freschezza e un amaro mai invadente, caratterizzano buona parte delle loro birre.
Attualmente la gamma comprende ben cinque birre, una Amber Ale, una Session Ale, la Double Ipa, una American Ipa e infine la Pils.
Ho avuto modo di assaggiare tre loro birre, vediamo quali.

La ART17, una Double Ipa da 7,5à per 65 IBU, con l'utilizzo di luppoli Citra, Simcoe, Mosaic e Columbus e lievito Vermont Ale ( Conan ).
Di un bel color ambrato chiaro e schiuma bianca pannosa, limpida e pulita.
Netti sentori di frutta, frutta gialla matura, ananas, pesca, mango, sentori agrumati, pompelmo, con un leggero erbaceo.
In bocca note maltate, pane bianco, per poi arrivare nuovamente alla frutta matura e agli agrumi, Buon corpo e carbonazione media,
Finale amaro, invitante. 
Birra nata in collaborazione con la Birreria Articolo 17 di Firenze.



La seconda birra assaggiata è la Wedra una Session Pale Ale da 4,5 ° , con malto Pils e Pale e luppolatura con Cascade Citra e Saaz.
Wedra è la prima ricetta realizzata, di un bel colore giallo oro, limpida e pulita, sormontata da un cappello di schiuma bianca cremosa e delicatamente persistente.
Al naso è un mix di sentori. erbacei, floreali, agrumati e fruttati, emanano freschezza.
In bocca è leggera, si lascia bere facilmente, attacco dolce e chiusura decisamente più amara ma non troppo.
Davvero ben fatta.



Infine la Elle8 , una American Ipa da 6.6 ° con un deciso dry hopping, Citra, Ekuanot e Mosaic per un'esplosione di profumi e sapori.
Color ambrato chiaro, limpida e pulita, schiuma bianca, al naso le note fruttate sono decisamente orientate alla frutta gialla matura, pesca, albicocca, ma anche note maltate.
In bocca attacco dolce, pane bianco, crackers, per poi virare subito sul fruttato fino a fine bevuta.
Quest'ultima birra ha ricevuto un importante riconoscimento con il secondo posto nella sua categoria all'ultima rassegna di Birra dell'Anno a Rimini.
Concludo, ringraziando i ragazzi di Malaspina Brewing per gli assaggi e le ottime birre. Avanti così.


                                                        https://malaspinabrewing.com/



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lunedì 6 marzo 2017

Draco - Birrificio Opera

Di ritorno dalla fantastica giornata di ieri al Drunken Fruit Beer Festival in quel di Quinto Vicentino , dove come tanti altri , ringrazio Vanni a nomi di tutti quelli che hanno dato vita a questo grande evento.Grazie ragazzi!
Vuoi andare a dormire senza aver prima bevuto un'ultima birretta??Ovvio che no.
La birra di oggi è una Imperial Ipa del Birrificio Opera di Pavia , di cui vi avevo già parlato , d'altronde l'amicizia col birraio gioca brutti scherzi e spesso mi sono trovato a bere i suoi prodotti che ormai conosco a memoria.
Draco , questo il nome per questa Imperial Ipa da 7,6 ° , con ben 75 IBU di amaro, versata nel bicchiere si presenta con un bel colore arancio con riflessi ramati, pulita con schiuma bianca persistente a grana fine cremosa ma non troppo corposa.
Al naso grazie all'impiego del luppolo australiano Galaxy,  sprigiona aromi di frutta fresca , in primis il pompelmo rosa ma anche note agrumate e di frutta tropicale, mango, mandarino ma anche note floreali.
Aroma elegante e intenso.
In bocca arriva prima la parte maltata, biscotto  , ma subito dopo arrivano nuovamente un carico di note fruttate, frutta tropicale, frutta gialla matura, corpo e carbonazione media, con una buona morbidezza al palato.
I quasi 8 ° alcolici non impediscono a questa birra di essere di facile beva , senza ovviamente esagerare se guidiamo.
Non propriamente una birra estiva ma il suo carico di luppolo ci riporta all'estate in ogni perdiodo dell'anno, una buona Ipa, dall'aroma fresco, forse un pò sbilanciata sull'amaro, ma nel complesso soddisfacente.
Consiglio di servirla 8° in una pinta americana.


ABBINAMENTIcon cucina etnica e speziata, risotto con carne, risotto alle verdure, secondi di carne rossa, formaggi semi stagionati, formaggi stagionati.


Formato : 0,33 L      7,6 %  alc / vol           75 IBU




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martedì 24 gennaio 2017

Workpiece Imperial Dark Ale - Hammer Italian Craft Beer

Eccoci a rendere omaggio a colui che è stato eletto miglior birraio d'italia alla rassegna tenutasi nel week end a Firenze.
Il vincitore è quel Marco Valeriani che conosco da anni, capace di regalarci grandi birre e da qualche anno birraio della nuova realtà targata Hammer, birrificio situato a Villa D'Adda in provincia di Bergamo, per quanto fatto sono più che contento , oltre come detto a conoscerlo , le sue birre han sempre parlato da sole , ho sentito qualche polemiche sul concorso o altro, qua le polemiche non sono di casa.E mi godo le birre che assaggio.
Pronti???
Dopo diverse birre nasce la linea Workpiece, questo il nomignolo dato a questa serie di birre occasionali, sperimentazioni , one shot forse, diverse sono state le crezioni sotto questo nome e una tra quelle che mi aveva stupito è la Imperial Dark Ale, 8,7 ° , carica di malti, con i luppoli Amarillo, Citra, Simcoe e Azacca, quest'ultimo è un luppolo americano, speziato, con note fruttate , adatto alle saison prevalentemente.
La nostra birra versata nel bicchiere si presenta di un bel colore ebano, quasi nero, con schiuma color nocciola, cremosa e persistente.
Al naso emergono sentori di frutta tropicale, pompelmo, ananas, mango e papaia , agrumi con un finale più resinoso ma pulito.
La luppolatura è abbondante e sembra insolito percepire aromi fruttati ,  agrumati e tropicali da una birra scurissima si passa poi a note tostate di malti torrefatti, malti caramellati, zucchero candito,  ritorna anche in bocca il fruttato come al naso che insieme alla parte amara ci accompagnerà per tutta la bevuta.
Bevuta delicata e appagante , chiude secca, pulita.Un birra che spazzia dalle note agrumate , tropicale a quelle tostate , caramellate, sis ente anche una finissima e leggera nota di cioccolato, il tutto ne fà una birra equilibrata.
Consiglio di servirla a 8°.

ABBINAMENTI : la vedo bene con piatti di carne saporita, selvaggina , piatti della cucina messicana, si abbina bene anche a carni bianche saporite.
Ideale anche con dolci con agrumi o frutta tropicale.

Formato :    0,33 L      8,7 %   alc / vol       Pagata : 3,50    Spaccio dolciario


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mercoledì 7 settembre 2016

Koral Pacific Ipa - Birrificio Hammer

Ormai l'estate è agli sgoccioli, anche se solo 2 giorni fà mi trovavo al mare , giornate calde e afose, dove ovviamente la nostra amata birra ha avuto la meglio.
Di birre in quest'estate calda ne ho bevute parecchie, non ne avevate dubbio immagino, in Franconia poi, ho perso il conto , ma c'è una birra che una volta bevuta bevuta poco più di un mese fà , mi ha lasciato di stucco e non mi son perso , vista la mia vicinanza , l'occasione di farmene una piccola ma modesta scorta.
Sto parlando del Birrificio Hammer , dove il birraio è quel Marco Valeriani ,che già conosco dai tempi del Menaresta che con i luppoli ma non solo, ci sà davvero fare.
La birra che mi ha fatto innamorare in questa lunga estate è la Koral Pacific Ipa, una Ipa da 6,3 ° alcolici, 3 luppoli differenti, dosati nel migliore dei modi, Sorachi Ace, Mosaic e un luppolo australiano Enigma, di cui non ne conosco le proprietà.
Già dall'etichetta capiamo quanto questa birra può trasportarci con la mente , i pensieri e i sogni alle bianche spiagge esotiche, alle barriere coralline e alle acque trasparenti, io purtroppo , non avevo neanche un piccolo acquario da fissare, così ho pensato bene di stappar la mia birra.
Versata nel bicchiere si presenta di un bel colore dorato con fini riflessi color rame. schiuma bianca , buona persistenza, cremosa.
Al naso è un'esplosione di sentori di frutta esotica/ tropicale e agrumata, , melone, mango , papaia, frutto della passione, pompelmo,  frutta gialla matura, ma anche della frutta rossa, ribes con un finale più resinoso.
In bocca è meno esplosiva, dove si percepisce più l'agrumato, pompelmo, la bevuta è fresca e leggera, appagante, con un finale più amaro e come a naso, resinoso.
Una Ipa ben fatta, equilibrata e pulita, fruttata e scorrevole, fresca.Ottimo lavoro!!
Ora non mi resta che informarmi sulle proprietà di questo nuovo luppolo australiano, Enigma.
Consiglio di servirla fresca, intorno a 6 - 8°.

ABBIANAMENTI: antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, risotto con pesce, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa.


Formato:  0,33 l        6,3 %  alc / vol       Pagata:  3,50 euro spaccio birrificio

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giovedì 7 luglio 2016

Killer Queen - Birrificio Hammer

Come avrete visto dalle foto sulla mia pagina facebook, una delle mie ultime bevute è stata una birra targata Hammer, uno tra i birrifici che , oltre a essere vicinissimo a casa , come lo è il Lariano, stimo un sacco.
Avevo già parlato del Birrificio HammerLInk ) e ora ritorno a parlare di una loro birra , acquistata il giorno della presentazione della MicroWave una session Ipa, l'ultima nata.
Che dire all' Ipa Day non ptevo che comprare una Ipa o sbaglio??
La birra in questione è la Killer Queen, una Double Ipa, assolutamente da bere con in sottofondo la musica dei Queen , appunto.
Non propriamente leggera con i suoi 8 °, ma abbondantemente luppolata, ben 6 luppoli differenti, Citra, Amarillo, Simcoe, Chinook, Centennial e Columbus.
Si presenta di un bel color dorato con riflessi ramati, vealata, con schiuma bianca non molto persistente.
Al naso, sprigiona un bel bouquet di agrumi, arancio e cedro , ma anche pompelmo, frutta tropicale quale mango e ananas matura, aroma pulito e al quanto elegante!


In bocca arriva morbida, fresca, domina la scena la frutta come il mango e l'ananas, tropicale quindi, in secondo piano la nota dolce dei malti e da qualche nota resinosa.
Chiude amara, con corpo e carbonazione media.
Una birra facile da bere, dove il grado alcolico resta ben nascosto, fresca e pulita, anche l'amaro non è eccessivo , ma presente , inizialmente dato l'uso di ben 6 luppoli differenti , può trarre in inganno.
Ottima interpretazione anche per questa birra.
Consiglio di berla fresca intorno a 6 - 8 °.

Formato  0,33 l       8 %   alc/vol     Pagata      3,50 spaccio birrificio.


ABBIANMENTI: antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, risotto con pesce, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa.


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sabato 21 novembre 2015

Dipa Perfect Cicle - CR / Ak Brewery

Il mio secondo appuntamento (  link ) con il birrificio CR / AK di Campodarsego , Padova, la prima era la White Rabbit una Blanche, oggi o meglio qualche giorno fa una nuova birra che ho scoperto durante una lezione al corso Beer Lover  di Good Beer Society.
La Perfect Circle, una Double Ipa pazzesca, con i luppoli Tomahawk , ossia la variante commerciale del Columbus, noto come luppolo da amaro, neozelandese, Apollo americano  e Chinook più un ingrediente ai più nuovo e insolito, lo Sciroppo di Agave.
Lo sciroppo di Agaveutilizzato fin dall’epoca azteca, è uno sciroppo dolce che viene estratto da una pianta grassa tipica del Messico, l’Agave Tequiliana Weber. Ad essere messo in discussione è il metodo industriale con il quale oggi viene prodotto e l’eccessiva quantità di fruttosio concentrato presente all’interno di questo sciroppo.
Le calorie di questo sciroppo sono uguali a quelle dello zucchero , dato che sono 16 per ogni cucchiaino, praticamente le stesse.
Gradazione di 7,5 gradi alcolici, si presenta di color ambrato chiaro leggermente velato.
Schiuma bianca, persistente , più lasciamo riposare la birra più più essa svanisce.
Al naso è paurosa, come me la ricordavo , frutta tropicale e sentori resinosi, aroma fresco, ananas, pompelmo, cedro, pesca.
Frutta candita e leggere note di malto, caramello.In bocca è morbida, note balsamiche in tutta la bevuta una piccollisima nota pepata.
Ben biscottata rispetto a quanto percepito al naso, pane bianco, e caramello fruttata come già detto, sembra di essere dal miglior fruttivendolo di fiducia, con frutti esotici e agrumi freschi, spettacolo!!
Luppolo, luppolo e ancora luppolo dal finale decisamente amaro ma non esagerato, retrogusto resinoso e un filo aspro.
Al corso l'ho finita prima di poterla capire e descrivere, ora me la son gustata a pieno.
Ottima!!Fresca e beverina.

Formato 33 cl     7,5 % alc/ vol      Pagata 4,50 beershop italia

ABBIANMENTI: antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, risotto con pesce, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa.

Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

mercoledì 30 settembre 2015

Trhibu - Birrificio Hibu


Dopo aver accennato dell'inaugurazione del nuovo Birrificio Lariano, ecco un'altra inaugurazione, la scorsa domenica è stata la volta del nuovo Birrificio Hibu, alle porte di Milano.
Ne ha fatta di strada Hibu, buone birre e una veste grafica sempre in continua evoluzione, che certamente fa bella figura sugli scaffali, ma a noi interessa il contenuto.
Diverse sono nel birre nel portafoglio del birrificio, oggi o meglio ieri sera ho stappato una Trhibu, un nome che oltre a ricordare il nome del birrificio, ci porta subito all'amaro , gli IBU , unità di misura dell'amaro.
La Trhibu è una IPA da 6,9 ° alcolici, vediamo come si presenta.
Nel bicchiere arriva di color oro, leggermente velata, schiuma bianca , compatta , fine e persistente.
Al naso è tutta da scoprire, frutta tropicale , mango in primis, pompelmo e arancia, frutta matura, si sentono le note erbacee, percepisco anche qualche nota di frutta rossa.
In bocca è amarognola come da stile, note maltate, biscotto e caramello, nuovamente note fruttate, frutta candita, spiccano note di melone.
Corpo medio, finale leggermente secco, pulita e dal gusto intenso, amara sì, ma mi aspettavo qualcosina di più con una bevuta più scorrevole, comunque discreta.
Una birra che ho più volte bevuto sia alla spina che in bottiglia, come detto me la ricordavo più amara, dissetante.
Cambierà nuovamente la veste grafica delle bottiglie, quindi anche della nostra Trhibu.
Consiglio di servirla a 8°.

ABBINAMENTI: con antipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, risotto con funghi, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa, formaggi freschi, formaggi semi stagionati.

Formato 33 cl     6,9 % alc/vol      Pagata 3,50 euro spaccio ( non ne sono sicuro )

martedì 4 agosto 2015

Maciste HeroicDouble Ipa - Birrificio Toccalmatto



Anche con il caldo, ogni tanto un salto in un buon locale dal nome importante, ce lo facciamo, parlo dell' Ines  Stube di Nibionno, nel lecchese, birre mostruose , buon cibo e un ambiente più che accogliente ed eventi che non passano certo inosservati.
L'altra sera , quasi a fatica metto le mani su una signora birra, che non avevo ancora ne trovato ne ovviamente provato, sto parlando del Birrificio Toccalmatto di Bruno Carilli, che ultimamente ha anche ampliato il proprio impianto.
La birra è la Maciste Heroic Double Ipa, viene lanciata ormai un anno fa al Great British Beer Festival e in 2 locali romani, il King Arthur e Birra +, dove i 2 due publlican e Bruno sono gli artefici della nascita di questa birra.
Malto Pils, Carapils, luppoli Chinook, Warrior, Amarillo, Centennial usati non tutti anche in dry hopping.
Il nome Maciste, dovrebbe fare riferimento a un film dei primissimi del ' 900.
Veniamo ora alla nostra birra, una Double Ipa dal colore oro, velata, tendente all'arancio,
con schiumabianca cremosa, compatta e persistente.
Al naso arriva un aroma fruttato, ma non eccessiva, su tutti sentiamo il pompelmo, l'arancio, mandarino il mango e l'ananas, un bel mix di frutti tropicali insomma che ci mettono subito voglia di far le valigie e partire per qualche meta caraibica.
In bocca arriva dolce, miele, frutta tropicale come già detto ,pian piano che lasciamo riposare la nostra birra, percepiamo l'amaro dato dall'uso dei diversi luppoli.
Equilibrata, l'alcool c'è e si sente, con i suoi 8,5 % alc/vol , una Double Ipa decisa, beverina pur avendo quasi 9 ° alcolici, non troppo amara ma ben caratterizzata.
Corpo e carbonazione media.Finale leggermente più amaro, e pepato.Chiude secca.
In bocca l'erbaceo e l'amaro si sentono più che al naso, una buona birra griffata Toccalmatto, forse un filo troppo alcolica.Una buona bevuta.
Consiglio di servirla a 8-10 °.

ABBINAMENTIantipasti di verdure, affettati e salumi, pasta con carne, pasta con verdure, risotto con pesce, risotto alle verdure, secondi di carni bianche, secondi di carne rossa.

Formato 33 cl      8,5 % alc/vol     Pagata 6 euro ( se non erro ) al locale.


giovedì 30 aprile 2015

Glaciale - Birrificio Dell'Eremo - Umbria

Il mio viaggio con le birre Italiane continua, ieri bel pomeriggio al Birrificio Lariano, in compagnia di Emanuele e Fausto, con un'ottimo assaggio di Vergot ancora in maturazione, e una bella chiaccherata ricca di consigli visto che domani mi appresto a produrre una bitter da homebrewer.
Oggi parliamo di centro Italia, ora come già detto arriva il bello, bello perchè non sarà facile trovare birre dal Sud Italia.
Umbria, a parte il marchio storico Birra Perugia, che è ritornato solo ultimamente, (di cui ho parlato recentemente con la Calibro 7 ) , il resto dei birrifici e beer firm ha visto la luce solo negli ultimi anni.
Parlo del Birrificio dell'Eremo, fondato nel 2012 a Capodacqua, alle pendici del Monte Subasio.
Il nome Eremo, dovrebbe dovrebbe risalire all'Eremo Delle Carceri, monastero di Grotte dove San Francesco si rifugiava spesso a meditare.
Il birrificio è a stretta conduzione familiare, belle e semplici le etichette.
La birra provata ieri sera è un'Imperia Ipa da 7,5 % alc/vol, Glaciale il nome, si presenta di un bel colore ambrato scuro, con un bel cappello di schiuma bianca cremosa e abbastanza persistente.
A naso sentiamo subito i sentori fruttati quali ananas, pera, mango e pesca gialla, per poi passare a sentori più dolci come miele e caramello, con qualche leggera nota di vaniglia.
In bocca spazio all'amaro e non più alla frutta, i 7,5 ° si sentono , se la lasciamo riposare emergono note erbacee e balsamiche, quali ho percepito il rabarbaro.
Corpo medio, risultato intenso, birra pulita, con il finale più amaricante.
A mio avviso una buona birra come del resto le altre provate dell'Eremo, forse come detto leggermente amara nel finale.
Consiglio di servirla a 8-10°

ABBINAMENTIformaggi di media stagionatura meglio di latte di mucca, formaggi erborinati, prosciutto dolce, pesce bianco e crostacei.

Formato 33 cl       7,5 % alc/vol       Pagata 4.00 beershop online

giovedì 19 febbraio 2015

Scarliga - Birrificio Rurale

Eccoci al primo appuntamento col Birrificio Rurale.
Un giorno ad un corso di cultura birraria presso il birrificio Italiano di Lurago Marinone, cinque homebrewers stringono amicizia e cominciano a condividere la loro passione degustando insieme, finché dieci anni più tardi, nel 2009, decidono di aprire un birrificio. Convinti che la birra sia un prodotto della terra, si mettono alla ricerca di un contesto rurale dove cominciare la produzione, etrovano un silos nella campagna di Certosa di Pavia che in maniera molto originale adattano a birrificio. Questa è la trama, visti i connotati romanzeschi, della nascita del Birrificio Rurale dove i protagonisti sono: Beppe Serafini, Silvio Coppelli, Lorenzo Guarino, Stefano Carnelli e Marco Caccia. Nel loro impianto da 7hl dislocato in maniera verticale lungo il silos, (mulino al secondo piano, ammostamento e cottura al primo, fermentazione al piano terra) producono tre birre: Seta, una blanche di 5 gradi alcolici, Milady, una strong bitter e la Terzo Miglio, un american pale ale vincitrice al Premio Birra dell'Anno 2010.
Dal 2013 il birrificio ha cambiato sede, una location decismente meno suggestiva della precedente, ma certamente più grande e moderna.
La nuova sede è in Brianza, a Desio, in Lombardia.
Scarliga è infatti una Imperial/Double IPA disponibile nei mesi più freddi dell'anno. Debutta il 30 novembre 2013, in birrificio, con una degustazione guidata ( dove ho avuto la fortuna di partecipare e scoprire qualche segreto in più su questa birra ).
C'è qualcosa di particolare in questa birra, del tutto ...strano per una India Pale Ale, essere prodotta utilizzando esclusivamente luppoli europei tra i quali,  diconoKazbek e Dana.
Versiamo la nostra birra nel bicchiere, si presenta di un bel color oro con riflessi arancio, velato, la schiuma bianca è compatta e cremosa, fine, dalla discreta persistenza.
A naso ci regala profumi tipicamente più americani che europei: sentori floreali, di arancio, mandarino, pesca gialla, mango e ananas, miele d'arancio.
L'aroma è fresco, elegante, pulito e di buona intensità.
In bocca è ben maltata,biscotto, fette biscottate, agrumata con sentori di frutta tropicale.Il corpo è medio, le bollicine nella norma, con una buona morbidezza al palato.
L'alcol si sente, ma nulla toglie a questa birra di essere bevibile.
Una birra pulita, elegante ed equilibrata, forse leggermente più amara sarebbe ancora meglio.Una birra invernale con i suoi 8,5 ° alc/vol, fosse per me la berrei ogni santo giorno.
Posso solo dire di aver avuto la fortuna di spillarla al Christmas Beer Festival di Imbersago, l'anno scorso, in un attimo se ne sono andati 30 l e purtroppo non ce n'era più se non qualche bottiglia.
Ottima , complimenti!
Consiglio di servirla a 8°

ABBINAMENTIcon cucina etnica e speziata, risotto con carne, risotto alle verdure, secondi di carne rossa, formaggi semi stagionati, formaggi stagionati

Formato 33 cl                8,5 % alc/vol                   Pagata 3,50 euro spaccio del birrificio