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lunedì 28 marzo 2022

Birrificio La Collina - Assaggi

Eccoci con le prime tre birre assaggiate del Birrificio La Collina , piccola realtà della provincia di Lucca, di cui via avevo anticipato qualcosa qualche settimana fa.



🍺 Duca - Vienna Ale - 5 % 🔥
Color ambrato chiaro e cappello di schiuma color avorio finemente persistente.
Ben maltata, biscotto ma anche miele, amaro pressoché nullo, chiusura asciutta.




🍺 Hildegard - Hoppy Belgian Strong Ale - 7 % 🔥
Color ambrato con riflessi rossi, limpida e dal cappello di schiuma beige cremosa e persistente.
Note maltate, frutta disidratata, crosta di pane. Dolcezza ben bilanciata in bocca, fruttata e erbacea. Ben più amara nella parte finale di bevuta.



🍺 Driadi - Wee Heavy - 7 % 🔥
Una birra con farina di ghiande 🤔
Base di partenza una Wee Heavy ben maltata.
Color tonaca di frate e schiuma cremosa color cappuccino.
Al naso note tostate e di frutta secca ( ghianda) oltre che caramello.
In bocca è sostanzialmente dolce, maltata, note taniche con un finale più amaro, amaro dato dal contributo delle ghiande. Forse l'unico esempio in Italia di birra con farina di ghiande.
Assolutamente da provare.




🍺 Accademia degli Oscuri - Brown Ale - 5 % 🔥
Una Brown Ale dal colore marrone scuro con un bel cappello di schiuma cappuccino, cremosa e persistente.
Al naso malto torrefatto e tostato, frutta secca, caffè e caramello.
In bocca è dolciastra amaro moderato, ottima con un bel dessert al cioccolato 🍫








🍺 Beuwoz - Tripel - 7 % 🔥
Una Tripel davvero ben fatta, dove il protagonista è il lievito.
Colore oro antico con riflessi rame, leggermente velata e schiuma cremosa color avorio, persistente.
Al naso note fresche ed erbacee, frutta gialla matura, pesca, lievi note speziate. In bocca è dolce, miele, nuovamente fruttata e più amara nel finale.




🍺 Hildegard - Session IPA - 4.3 % 🔥
Una Fresh Hop leggera, una prova da parte del birraio nello spingersi a brassare birre più luppolate.
Ambrata con una buona schiuma pannosa.
Fruttato meno spinto di quanto mi aspettassi, note resinose e balsamiche.
In bocca è fruttata, fresca e di una beva pazzesca ma il luppolo usato in dry hopping non gli conferisce il giusto apporto amaro. Da rivedere.
Nel complesso un piccolo birrificio da tenere davvero d'occhio. Birre pulite e ben fatte. Assolutamente da assaggiare. In ultimo mi resta ancora la loro Imperial Stout più massiccia e impegnativa da assaggiare.


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

lunedì 11 gennaio 2021

Degustazione birre Beha Brewing Company - Rimini

Oggi facciamo un salto in romagna, nell'entroterra riminese a pochi chilometri dall'antica Repubblica di San Marino, dove ha sede la Beha Brewing Company, un birrificio agricolo , capace in poco tempo di portare a casa due riconoscimenti, uno all'ultima edizione di Birra dell'Anno a Rimini e il più prestigioso con una medaglia d'argento agli European Beer Star.
Al momento le birre prodotte sono di 6 differenti tipologie, una Keller Pils, una Vienna, la Summer Ale, una Session Ipa, una Blanche ed infine una Schwarzbier.




Con ordine, la Baldoria è una Keller Pils da 4,9 ° si presente bene, limpidissima con il suo colore oro carico ed una bel cappello di schiuma bianco cremoso, pannoso e persistente.
Al naso sentori maltati evidenti, mollica, miele, pane bianco e biscotto, tenui sentori floreali.
In bocca arriva bella snella, scorrevole dall'attacco dolce, miele millefiori con una chiusura più secca e amara.
Una buona birra dove oserei di più con i sentori floreali ed erbacei tipici della zona di questa meravigliosa birra quale è la keller.




La Spasso è una Vienna da 5,4 ° e si presenta nella sua veste ambrata con riflessi rossastri leggermente velata e con un bel cappello di schiuma color avorio, cremosa e persistente.
Al naso, note dolci di malto ben marcate, caramello, note tostate, frutta secca, nocciola.
In bocca è ben evidente la parte maltata come da stile, caramello, miele di castagno e note tostate, con una chiusura fruttata dolce. Una Vienna semplice ma ben fatta, equilibrata.




La Euforia in stile Session Ipa da 4,3 ° , anch'essa limpidissima color giallo oro carico ed un bel cappello di schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso sentori di frutta esotica freschissima, ottima luppolatura, lime, pompelmo, frutta gialla matura.
In bocca arriva con il suo bel carico di frutta fresca, frutta tropicale, ma anche agrumi, lime a darle quel leggero tocco citrico finale. Chiude più amara. Rinfrescante leggera ma appagante.





La Kermesse è in stile Blanche con 4,5 ° si presenta di color giallo paglierino, leggermente velata con schiuma bianco avorio a gran fine meno persistente delle altre a formare un cappello più esile.
Al naso è sorprendete. Fiori di campo, camomilla, note erbacee ma anche agrumate, arancia per virare subito sulla parte maltata e speziata.
In bocca attacco dolce, pane bianco, miele, crosta di pane, note floreali, erbaceo, arancia e frutta gialla, note speziate nel finale così come quella giusta acidità data dal frumento e quel pizzico di rustico che amo trovare nelle birre del nord. Davvero un'ottima interpretazione. 





3 ° classificata nella sua categoria a Birra dell'Anno 2020

Gazzoia è una Summer Ale da soli 3,6 ° color giallo oro pulita e limpida, con un bel cappello di schiuma bianca a grana grossa, chiaramente persistente.
Al naso sentori agrumati, pompelmo, arancia rossa, ma anche pesca, melone, note erbaceo floreali .
In bocca è scorrevolissima, ancora sentori agrumati, pulizia il leggero grado alcolico la rendono una birra davvero rinfrescante ed estiva. Chiusura secca e amara.





Infine la Gaudio che è in stile Schwrzbier con 4,7 °  senza dubbio quella che più mi ha colpito. Uno stile che amo come i tanti stili tedeschi. Color marrone scuro, ebano, con riflessi rossastri e un cappello di schiuma color nocciola.
Caramello e nocciola oltre alle note tostate al naso ed un pizzico di liquirizia.
In bocca attacco dolce, caramello, subito si fanno largo le note tostate e di frutta secca, ma anche cioccolato, fava di cacao e ancora liquirizia nel finale. Bevuta scorrevole con una leggera astringenza. Birra equilibrata più amara nel finale.
Ottima.



2 ° classificata agli European Beer Star 2020

Conclusione, molto soddisfatto per questi assaggi e per aver conosciuto una nuova realtà. 
Ringrazio il birraio Stefano, che ho anche avuto modo di intervistare e nelle prossime settimane ci racconterà la sua storia e quella di Beha Brewing Company.


Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.

lunedì 30 novembre 2020

Ecco a voi, Hop and Oak, giovane beer firm romana.



Oggi siamo nella capitale. a Roma, città che avevo visitato ormai tre anni fa e dove non vedo l'ora di tornare, non tanto per i monumenti e la storia, ma ovviamente per i suoi locali, birrifici e per rivedere qualche amico.
Vi avevo portato a spasso per la capitale per un week end veloce, tra monumenti, chiese e birrerie, tra cibo di strada e pinte di birra, una due giorni raccontata per il Giornaledellabirra. LINK 1 - LINK 2  .
Ritorniamo nel Lazio per conoscere la giovane beer firm romana Hop and Oak, nata dalla passione per la birra di due fratelli, Simone e Gianluca, nata nel 2013 con le prime vere bevute con gli amici, così da decidere di buttarsi in quel mondo magico che è farsi la birra in casa, o nel loro caso, in cortile.
Negli anni successivi la voglia di sperimentare e fare parte di questo mondo aumenta, tanto da portare Gianluca ad aprire un pub e Simone a imparare l'arte del mastro birraio presso il Birrificio Oldo in Emilia Romagna.
Decidono così di costruirsi un piccolo " birrificio " casalingo, così da poter sperimentare nuove ricette, nasce così il loro marchio Hop and Oak, grazie anche alle grafiche dell'amico Fabio Listrani. Nel 2018 partecipano al campionato italiano a tappe di birrificazione casalinga, indetto da MOBI , arrivando in finale e portando a casa il secondo posto tra circa duecento partecipanti, vincendo molteplici tappe, tra cui gli stili belga al Villaggio della birra 2018 con una Saison ai lamponi , la Bloodywood, guadagnandosi un viaggio nei più storici birrifici del Belgio.
Nel 2019 producono in grande scala quattro delle loro ricette nel birrificio Romano Eternal City Brewery , facendosi conoscere dalla maggior parte dei pub romani per i loro prodotti.
Ora il sogno è portare avanti l'idea di aprire un brew pub.
Oltre trecento ricette come homebrewer per circa una quindicina di birre in gamma.
Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare ben cinque birre, una Saison ai lamponi, una American Pale Ale, una Session Ipa, una Cryo Ipa e infine una Tripel, vediamo com'è andata.

Partiamo dalla Session Ipa da 4,7 ° chiamata Swanki, in onore della birra locale delle Isole Cayman,  si presenta di un bel color oro acceso con un bel cappello di schiuma bianca cremosa e possente a grana grossa.
Sentori fruttati, frutta gialla e frutta tropicale , freschezza.
In bocca è scorrevolissima, si lascia bere con una facilità mostruosa, buon corpo, pulizia impeccabile, amaro mai invadente per una birra davvero interessante. Luppolo freschissimo.

Ora tocca alla Clorofilla una Cryo Ipa da 6,2 ° con luppolina pura, per darle ulteriore aroma, un prodotto di ultima generazione. si presenta di un bel color giallo paglierino, limpida con un bel cappello di schiuma bianca cremosa e persistente.
Al naso è davvero interessante, frutta fresca, aroma intenso.
In bocca arriva morbida, amara e fruttata, tanta frutta matura, dalla più classica frutta gialla dei nostri campi, quale albicocca, pesca, ai più svariati frutti tropicali, chiude con una leggera astringenza, lime, pompelmo. A mio avviso la più fresca e interessante delle cinque assaggiate.

Oak Island è una Amercan Pale Ale da 5,3 ° un viaggio ai confini della luppolatura americana, ambrato ramato, limpida dal bel cappello di schiuma bianca pannosa. al naso come avete scritto voi è un viaggio tra sentori di agrume e frutta tropicale, ananas, maracuja , mango , pompelmo che ritrovo anche all'assaggio dove arriva dolce, grazie alla sapiente scelta dei malti. Chiude più amara. Mi è stato detto non fosse freschissima, alla faccia, oserei dire. Ottima.




La Bloodywood è una Saison da 6 ° con aggiunta di lamponi ed è anche la birra che li ha portati al secondo posto finale nel campionato Hb targato Mobi del 2018.
color bocciolo di rosa canina, rossastro con sfumature rosa, leggera velatura , schiuma rosa fine ma non molto persistente.
Al naso è ben evidente l'impiego di lamponi, frutta rossa, ma anche un leggero agrumato che abbraccia le note speziate.In bocca è leggera, leggermente acidula, lampone, fragola con una chiusura più amarognola e acidula.
Fresca e balsamica con la giusta acidità finale, ben fatta. ottima come aperitivo.



Infine la Honey Trip, una tripel da ben 7,8 ° versata nel giusto bicchiere si presenta color giallo oro con riflessi ambrato chiaro, rame, con schiuma avorio fine ma sempre presente nel bicchiere.
Al naso classici sentori di miele e fiori di campo, camomilla, frutta gialla matura, pesca , il lievito ha fatto un buon lavoro.
In bocca è fruttata e floreale, attacco dolce, miele e pane bianco, nel finale la parte alcolica. Birra ben strutturata e perfettamente in stile.

Concludo, ringraziando Gianluca che sicuramente andremo a trovare un giorno, magari proprio in quel brewpub tanto sognato.




https://www.facebook.com/hopandoak/



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giovedì 29 giugno 2017

Mini - Birrificio Hammer



Torno a parlarvi delle birre del Birrificio Hammer di Villa D'Adda , agli estremi della provincia di Bergamo, a poca distanza dall'Adda, tanto caro al grande Leonardo Da Vinci.
Da poco il birrificio ha festeggiato i due anni di età , ultima in ordine di birre assaggiate è la Mini, una Session Ipa da 4,2 °, con luppoli Citra e Mosaic,  assaggiata alla spina, una birra estiva, da bere in spiaggia con gli amici, nella più classica delle serate estive in riva al mare o perchè no essendo di Lecco, al lago.
Nel bicchiere è dorata, con una leggera velatura, schiuma bianca cremosa e persistente.
Veniamo al naso, la frutta tropicale spicca come spesso succede nelle birre a marchio Hammer, ananas , mango, pompelmo.
In bocca arriva ben carbonata ma facile da bere, fresca , tanto agrume, polpa di arancio, pompelmo, mandarino, una buona dose di luppolo che lascia spazio anche alla parte maltata, biscotto e crackers.
Finale più secco e amaro, con leggera nota erbacea.
Pulizia e facilità di beva impeccabili, direi ben equilibrata tra amaro e agrumato, leggera , pericolosa non per il tenore alcolico ma per la quantità di litri che probabilmente verranno bevuti.
Curioso di provarla in bottiglia!!
Una buonissima session ipa, da servire fresca se possibile intorno a 6 - 8 °.





ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, come birra dissetante, con antipasti a base di pesce, carne bianca, molluschi e dessert.Ideale con gelato e macedonia.



Formato :  0,35 L   birra servita alla spina        4,2 %  alc/ vol      40 IBU       Pagata : 4,00 euri






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mercoledì 11 maggio 2016

C - Side - Birrificio La Fucina

E' tempo di birre fresche, magari belle luppolate e facili da bere, ormai il caldo è alle porte, così mi auguro, è l'ora di una bella Ipa.
E' la volta e non è la prima volta che lo ospito sul mio blog, del Birrificio La Fucina di Pescolanciano, comune del molisano in provincia di Isernia dell'amico Angelo Scacco.
Interessante anche il progetto Bside che poi era la prima birra brassata con luppoli Sorachi Ace e Cascade, per passare poi alla C- Side , dove oltre al già sopra citato Sorachi Ace fà la sua comparsa il Mosaic, che andremo a provare oggi e infine l'ultima nata D- Side che dovrebbe essere pronta a breeve, o forse già lo è. stessa base ma cambiano i luppoli.
Veniamo alla birra , come detto una Session Ipa luppolata, 4,8 ° alcolici, versata nel bicchiere si presenta color ambrato con qualche riflesso ramato , leggermente velata, non limpidissima, con una schiuma bianca persistente color bianco, cremosa.
Al naso spacca, piace, appaga, impossibile non percepire le note agrumate date dall'impiego del Mosaic e del Sorachi Ace, pompelmo e frutta tropicale , mango oltre a frutta gialla matura, elegante, percepisco leggere sentori floreali, noto anche una leggera nota dolce, caramellata.

In bocca arriva fresca e scorrevole, un carico di agrumi e frutta tropicale , mango e ananas, ma anche pesca matura, equilibrata tra note maltate e agrumate, sul finale emergono note più resinose , la birra si fà più amarognola.Una piacevole bevuta , che appaga a naso così come in bocca ,  " rovinata " solo nel finale dove è presento un discreto fondo.
Corpo e carbonazione media a mio avviso, equilibrata , una buona bevuta, il fondo finale non va certo a rovinare questa birra con tutto il suo carico di profumi ... tropicali ...Non male!!

Consiglio di berla a 8 - 10 ° , non di più.

ABBINAMENTI : Risotto Saporito, Risotto Amarognolo .Carni rosse, carni alla griglia, fritture. Insalata con aceto, ottima con cucina saporite, vedi indiano o messicano.

Formato 75 cl     4,8 %   alc/vol                     Ringrazio Angelo per il campione.

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venerdì 13 febbraio 2015

Half Mast QIPA - Siren Craft Brewery

Ultimamente, vi ho parlato di birre dall'alto grado alcolico, ideali a scaldare nostre fredde serate invernali.
L'altra sera, mentre ero impegnato con un amico ad imbottigliare la nostra birra al cocco, una coco brown porter,  ho pensato di stappare una birra, esotica, fresca e catapultarmi con la mente ai caraibi, magari in riva ad una spiaggia bianchissima gustandomi una fresca birra dal sapore di frutti tropicali, fissando l'orizzonte.
La birra di cui vi parlerò oggi ci porta in Inghilterranel Berkshire, poco distante da Londra, il giovanissimo birrificio Siren ha già saputo far parlare di sè.Prende il nome dalle Sirene dell'Odissea di Omero, il cui richiamo sarebbe stato ascoltato secoli dopo le vicende greche da Darron Anley, nel 2010, sviluppando il progetto che ha portato alla nascita del birrificio nel 2012.Siren ricerca birre che possano essere apprezzate e comprese da tutti, ma che allo stesso tempo incuriosiscano e spingano il cliente ad andare oltre la semplice bevuta approfondendo la conoscenza di questa bevanda. I prodotti si caratterizzano per buona bevibilità, luppolature intense ma eleganti e grande aromaticità.
Con l'obiettivo di creare una birra di corpo, bilanciata, contemporaneamente di grande aromaticità ma con una contenuta amarezza, nasce Half Mast QIPA, una "piccola" Ipa che incanta il palato con note di mango, pesca e pompelmo. Birra di grande bevibilità e piacevolezza.
La stappiamo, versata nel bicchiere ha un colore ambrato chiaro, leggermente torbida, con un bel cappello di schiuma bianca, che pian piano sparisce.
Subito sentiamo un bell'aroma di agrumi, frutti tropicali, primo su tutti il mango, ananas, pompelmo, agrumi, come la scorza di limone, dati dalla forte luppolatura.
In bocca questa Session Ipa è leggera, si lascia bere bene, un corpo medio, con i suoi 2.8 ° ...che ha mio avviso sono ben mascherati, chiunque darebbe a questa birra 4 - 4,5 ° , è fantastica non aggiungo altro, un'ottima birra estiva, birra da aperitivo , per palati fini.E' la prima birra che bevo di questo birrificio e sono rimasto stupefatto.
Consiglio di servirla fresca a 5-7°

ABBINAMENTI: ottima come aperitivo, come birra dissetante, con antipasti a base di pesce, carne bianca, molluschi e dessert.Ideale con gelato e macedonia.

Formato 50 cl         2,8 % alc/vol                    Pagata 4 euro beershop italia