mercoledì 17 giugno 2020

Alla scoperta del Birrificio Turan



Nelle scorse settimane siamo stati contattati dal Birrificio Turan , nella Tuscia la terra degli Etruschi in provincia di Viterbo.
Il territorio della Tuscia ha origini antichissime e storicamente andava ad indicare un vasto territorio diviso in tre distretti: la Tuscia Romana, che oggi coincide con la provincia di Roma nord; la Tuscia Ducale, sottoposta all’allora Ducato di Spoleto; la Tuscia Longobarda, coincidente con l’odierna regione Toscana. 
Abbiamo così avuto il piacere di assaggiare la loro gamma composta da quattro birre.
Il Birrificio Turan ritorna così sulla scena brassicola nazionale dopo una pausa e diversi cambiamenti a partire anche dalla grafica delle etichette.
Il nome del birrificio è quello della dea Etrusca dell’amore, a simboleggiare la nostra passione per la birra.
Il logo trae ispirazione dalla dinamicità e dalla forza dell’alfabeto etrusco mentre testi in etichetta raccontano aneddoti della storia Etrusca e rivelano la nostra risposta di oggi.

Nonostante le prime popolazioni, risalenti a migliaia di anni fa, già conoscessero una prima forma di birra, i primi veri produttori di birra in Italia furono gli Etruschi che, nei loro convivi, amavano consumare una bevanda fermentata, moderatamente alcolica, chiamata “pevakh”, fatta inizialmente con segale e farro, poi con frumento e miele, che a distanza di secoli sarebbe diventata la birra che conosciamo oggi.

Anche i Romani, dominatori dell’intero continente, pur preferendo il vino, che li faceva sentire più forti e “civilizzati”, non disdegnavano però questa bevanda “barbara” che tanto piaceva alle popolazioni non latine. 
Quattro sono le birre ad oggi realizzate  una Golden Ale da 4,4 ° con luppoli Amarillo ed E.K. Goldings , leggera con sentori erbacei e floreali al naso ed in bocca è dolcem note di miele ma dal finale secco.
Appagante.
La seconda birra è una Apa con 5 ° e vede l'impiego dei luppoli Cascade e El Dorado, amabrata e dalla luppolatura intensa, aggressiva.
I luppoli americani le conferiscono sentori tropicali e fruttati, lime, in bocca prevale la parte maltata , dolce per chiudere amara e ovviamente fruttata.
Una birra ben fatta per chi ama i luppoli americani e le birre amare.
Passiamo ora alla Ipa, 6 ° con luppoli Citra e Summit, anch'essa amara ma dal colroe giallo oro , limpidissima.
Più agrume che frutta tropicale al naso, in bocca prevale la nota agrumata , arancio, mandarino, limone , leggero maltato, amaro deciso.
Infine troviamo una Tripel belga da ben 8 ° con il luppolo ceco Saaz ed il tedesco Mandarina Bavaria.
Decisamente la più complessa e calda tra le birre prodotte dal birrificio, grado alcolico importante, intensità di aromi al naso, frutta secca ma anche pera e mela verde, note speziate, miele.
Attacco dolce una volta assaggiata, un passaggio speziato per poi chiudere amara.

Sono rimasto davvero sorpreso da tutte e quattro le birre assaggiate, dove il fiore all'occhiello è la Golden Ale , una delle migliori tra le tante assaggiate ultimamente, buona uso del luppolo nelle due birre amara , interessante anche la Tripel.
Che dire , in bocca al lupo ai ragazzi di Birra Turan !!







Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.










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