Avevo già parlato a giugno del Molise , o meglio di un Birrificio molisano
che, complice un ritorno a casa di alcuni amici , mi avevano
gentilmente portato una birra dalla loro regione.
Dopo qualche mese al
festival delle birre natalizie a Imbersago , in provincia di Lecco, cho
conosciuto il birraio oltre ad essere uno dei soci del birrificio, Angelo Scacco, del Birrificio La Fucina.
Qualche scambio di
vedute e finalmente, non essendo io vicino al Molise, riesco a incontrarlo
insieme agli altri soci , a Rimini al Beer Attraction , dove provo diverse sue
birre , che in seguito mi ha gentilmente fatto pervenire per un assaggio.
Un
nome quello del birrificio di oggi, che rievoca vecchi ricordi, vecchie storie
, e ci porta con la mente all'epoca del Medio Evo.
La Fucina, questo il nome del birrificio di oggi.La Fucina in origine era il laboratorio del fabbro, in cui venivano forgiati strumenti di ogni genere e il nostro pensiero va a spade, lance e pugnali.
Col passare dei secoli, il termine sta ad indicare un laboratorio artigianale, nel nostro caso il birrificio.
Nasce nel 2012, da 3 soci, Angelo Scacco, Dario Di Pasquale, Gianluca Scarselli, prima come beer firm, poi come birrificio, che ha sede a Pescolanciano in provincia di Isernia, un paesino di meno di 1000 persone.
La Fucina, questo il nome del birrificio di oggi.La Fucina in origine era il laboratorio del fabbro, in cui venivano forgiati strumenti di ogni genere e il nostro pensiero va a spade, lance e pugnali.
Col passare dei secoli, il termine sta ad indicare un laboratorio artigianale, nel nostro caso il birrificio.
Nasce nel 2012, da 3 soci, Angelo Scacco, Dario Di Pasquale, Gianluca Scarselli, prima come beer firm, poi come birrificio, che ha sede a Pescolanciano in provincia di Isernia, un paesino di meno di 1000 persone.
La
birra di oggi è una collaborazione con un altro marchio molisano , Birra Fardone, il suo creatore
è Dario Fardone che
per colpa ( si fa per dire ) della sua famiglia che risiede per buona parte in
Belgio, si innamora della birra.
Al
momento solo una beer firm che se non erro produce tre etichette, la birra di
oggi è una Black Ipa ,
il suo nome è Big Hunt , dove il rinoceronte è il simbolo di Birra Fardone , 5,4 ° alcolici, con luppoli
Simcoe e Mandarina Bavaria e dall'etichetta , stravagante, come sono solite
quelle di La Fucina.
Veniamo
ora all'assaggio, la verso in una pinta e si presenta di un bel colore ebano
scuro con riflessi rossastri se messa alla luce, un bel cappello di
schiuma abbondante e cremosa color nocciola o meglio avorio.
Al
naso non tradisce, lotto 89/15... fresca, non ho ben capito se ero in
taverna o dal fruttivendolo, il che è buono. Non conosco benissimo il
mandarina, ma ha caratterizzato non poco questa birra, note agrumate, melone e
ananas su tutto, in un secondo momento , una volta che è svanita un pò di
schiuma, mi sembra di percepire della frutta rossa, una leggera nota torrefatta
, tostata. In bocca arriva inizialmente dolce per poi finire amara, piacevole,
a primo impatto caramello, i sentori si spostano poi sul resinoso /agrumato, ma
anche frutta gialla matura, ananas su tutti, la lascio riposare qualche minuto
e quindi scaldare , emergono leggerissime note torrefatte e di liquirizia ,
mischiate ai sentori più marcati agrumati danno il giusto equilibrio a questa
black ipa che non stanca mai.
Non male!!
Consiglio di servirla a 8 - !0 °.
ABBINAMENTI: Ideale
per accompagnare piatti a base di pesce o sushi, formaggi freschi, molluschi
crudi, stufati di carne, carni rosse e barbeque, dolci al cioccolato.
Formato 33 cl
5,4 % alc/ vol
Ringrazio Angelo per la bottiglia da
assaggiare.
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