giovedì 15 ottobre 2015

Roots In Wine 2011 - Birrificio Menaresta

Ritorno in Italia, nella Brianza, quindi siamo in Lombardia, periferia di Milano, terra ricca di birrifici, una certezza ormai da diversi anni è il Birrificio Menaresta di cui stapperò la mia birra.
Avevo già parlato di loro ( ) , oggi ho la fortuna di bere una birra non sempre facile da trovare, la Roots In Wine 2011, una Strong Sour Ale da 9,5 %, invecchiata in botti di Nebbiolo della Valtellina ( provincia di Sondrio ), terra di grandi vini rossi, dove viene aggiunto il cioccolato di carrube.
Il Carrube è un legume, e la sua polpa dolciastra ricorda appunto il cioccolato, se non sbaglio viene usata la polvere ottenuta dalla lavorazione a caratterizzare questa birra.
Come mi diceva Marco Valeriani , l'ex birraio , ormai passato al Birrificio Hammer, ricordo che questa birra fa una prima fermentazione in acciaio e una seconda in legno, il lievito è da vino bianco, successivamente viene maturata per 6 - 6 mesi in botte.
Versata , si presenta di color ambrato , tendente al rosso con schiuma bianca, un filo giallognola, poco persistente.
A naso è subito interessante, intensa, vinoso e liquoroso, ci ricorda il vino, marsala, passito, un Xavier Jimenez di Jerez, un vino spagnolo recentemente bevuti, uvetta, frutti di bosco (soprattutto mirtillo e fragola), ciliegia sotto spirito , zucchero caramellato. arriva in un secondo momento la nota legnosa e leggermente acetica oltre ad una nota torrefatta.
Aroma che ci porta a berla subito per scoprirla anche in bocca, delicata, il vinoso si sente eccome, così come l'uvetta, e i frutti rossi su tutti note di mirtillo, mah e nuovamente il caramello.
Birra dal gusto dolciastro, c'e' del lattico e nel finale è leggermente amara.
Se lasciamo riposare la nostra birra, la lasciamo scaldare , sentiremo subito la nota alcolica, son pur sempre 9,5 gradi alcolici, ben strutturata.
Beh che dire , potremmo pensare di trovarci davanti un bel calice di vino liquoroso, invece no, una birra eccezionale, dimenticarla in cantina per qualche anno non le farà male , anzi!!
La foto dell'etichetta rispecchia un pò le generazioni dei contadini brianzoli , viticoltori, abili esperti nella torchiatura. una birra dedicata alle nostre radici.
Consiglio in un primo momento di servirla a 6-8 ° e poi lasciarla.... scaldare.

ABBINAMENTIcon secondi di carne rossa, secondi di cacciagione, formaggi stagionati, formaggi erborinati, dessert a base di frutta.

Scusate per la foto...

Formato 33 cl   9,5 %  alc/ vol     Pagata ( bella domanda ) 



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