Del Birrificio Opera di Pavia vi avevo parlato già in un vecchio post, l'amicizia con il birraio Piero mi ha portato a conoscere bene le loro birre , più volte bevute, discrete , birre che possono solo migliorare, attivo ormai dal 2012 se non vado errando, birre mai estreme che vanno però incontro al grande pubblico e invece di birre estreme, qualcosa hanno prodotto.
E' il caso della birra che ho provato qualche sera fà, una birra che ho lasciato riposare in cantina e continuo a farlo con un'altra bottiglia, birra invernale dalla gradazione importante, pensate ben oltre i 10 °, visto che i gradi son 12,4 °.
Il suo nome è Cubià, che in dialetto pavese significa " accoppiare cose diverse " , una Belgian Strong Ale, con lieviti trappisti, con l’aggiunta di mosto di moscato e lieviti
da whisky, prima di essere stata dimenticata per oltre 9 mesi in botti di rovere, dove in precedenza riposava del vino.
La birra appena aperta mi fà un piccolo , scherzetto ripeto piccolo, fuoriesce un pò di schiuma, la causa una carbonazione un pochino eccessiva.
Nessun male , riesco ad essere pronto a versare la birra nel bicchiere , dove si presenta di un bel colore rame con leggere velature, la schiuma e quasi del tutto assente, solo appena versata versa una sottilissima testa biancastra che in pochi secondi svanisce nel nulla.
Al naso emergono da subito sentori di frutta rossa sotto spirito quali prugna e ciliege ma anche dell'uvetta passa. l'alcool c'e' e si sente, si passa poi alle note torbate e legnose, una leggera ed interessante nota affumicata.Il luppolo, quindi l'erbaceo e il resinoso sono assenti.
In bocca la birra arriva calda, come già detto l'elevata gradazione alcolica si sente in tutta la bevuta senza però stancare mai, sensazione piena, calda, avvolgente.
Frutta rossa , e note torbate e affumicate, ma anche una nota dolce, miele, caramello, zucchero candito, nel finale emergono le note legnose date dal lungo passaggio in botte.
Chiude secca ed equilibrata, dove però non emergono le caratteristiche del moscato almeno a mio avviso.
Una piacevole bevuta che solo alla fine data l'alta gradazione alcolica rende più difficile la bevuta.
Corpo medio e carbonazione sostenuta ne fanno una buona birra invernale adatta alla festività natalizie.
Il tipo di birra e il
nome hanno dato origine alla collaborazione con il gruppo di artisti Pavesi FU*TURISTA i quali
hanno realizzato le etichette, uniche e particolari per una birra unica e in serie limitata.
Consiglio di servirla tra i 10 e i 14 °.
ABBINAMENTO: antipasti di salumi e formaggi stagionati, primi con carni, carni rosse e selvaggina.
Ottima anche con frutta secca e dolci natalizi.
Formato 33 cl 12,4 % alc/vol
Tutto ciò che viene scritto e pubblicato in questo blog è frutto della mia esperienza personale, ciò che pubblico è una mia opinione.Nel caso alcuni contenuti dovessero causare problemi, vi chiedo gentilmente di contattarmi.
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