Il Birrificio Pontino nasce nel 2012 o meglio fa il suo debutto nel 2012, visto che già a novembre 2011 avevano fatto una prima cotta, fondato da 4 soci, Matteo Boni , Gianni Ceccano , Davide Gardosi e Stefano Ruffa dove per ultimo si é aggiunto Egidio Palumbo a sostituire l'ormai ex Gianni.
Un nome molto territoriale, che fa riferimento all'Agro Pontino, il territorio pianeggiante del Lazio compreso fra Terracina, Anzio, il Circeo e i Monti Lepini ottenuto con la bonifica delle paludi pontine negli anni trenta.
Lo stemma , o meglio il logo scelto dal birrificio richiama allo stemma della città di Latina, una torre civica , che emerge dalla paluda circondata da spighe di grano.
Diverse le birre nel portafoglio del birrificio, che ho avuto in buona parte modo di assaggiare in quest'ultima settimana.
Tra le birre assaggiate ho provato la Alaaf Kölsch, medaglia di bronzo a Birre Dell'anno 2014, la Calavera una lager, la Purple Ale una double Ipa , la 41 ° Parallelo aromatizzata al kiwi e infine la Hopped Ink nella versione passata in botte, una stout.
Vediamo ora alcuni miei assaggi.
Non potevo che iniziare da una birra in stile tedesco,
quindi con la Alaaf Kölsch, dove Kölle Alaaf e il grido che si alza all'apertura del carnevale di Colonia, patria delle Kölsch, 5 % alc/vol, la verso
e mi si presenta nel classico colore giallo dorato con riflessi giallo
paglierino, velata, meno limpida rispetto ad altre Kölsch, ma di un niente.La schiuma mi forma
inizialmente un bel cappello color bianco, che pian piano svanisce, con del
lievito in sospensione, la schiuma non persiste.
Al naso è equilibrata tra le note maltate, dolci, e quelle erbacee resinose, che a mio avviso
però prevalgono, aroma fruttato, qui dico fooorse di mela verde.
In bocca noto subito i cereali , quindi la parte maltata,
dolce, pane bianco e biscotto, per poi arrivare all’amaro , erbaceo – resinoso
dato dai luppoli, equilibrata anche se trovo una piccolissima parte di gusto di
lievito.
Carbonazione, direi medio alta per un corpo leggero, birra
ottima come da stile, fresca leggera e beverina dal finale leggermente
amarognolo.
Un’ottima birra, estiva, me l’aspettavo solo più limpida.
ABBINAMENTI: ottima da bere sola per la sua freschezza, adatta con salumi e formaggi.Ottima con piatti tipici della cucina tedesca.
Formato 33 cl 5 % alc/vol
La Calavera, è una mexican Lager con luppoli europei e l'uso di un ceppo di lieviti, messicani, da 5 % alc/vol qui ancor prima di descriverla, i miei complimenti, è tanto che non bevevo una
Lager così.
Versata si presenta di una limpidezza e di una pulizia
pazzesca, color oro , schiuma bianca cremosa, a grana fine , cremosa e
persistente.
Al naso finemente luppolata, aroma elegante e speziato,
con richiami di frutta , agrumi ( arancio e mandarino ) .Note dolci quali pane
bianco e miele che ritrovo poi in bocca dove la birra arriva freschissima e
pulita, facilissima da bere, nuovamente note agrumate, dal finale secco e poco
più amaro.
Si lascia bere troppo bene, non è una lager come tante,
che in molti definiamo acqua sporca, perfetta dall’aroma al corpo , una buona
impressione.
Corpo e carbonazione media.
Vorrei sapere cosa dona alla birra questo lievito
messicano …
ABBINAMENTI : fritture , pesce azzurro, pesce di lago, ottima con formaggi freschi e carni bianche.
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