Oggi finalmente fa esordio nel mio blog un birrificio pazzesco , altri aggettivi non ne trovo, svizzero, visitato per la prima volta nel 2010, di passaggio per andare in Belgio.
Qualcuno avrà già capito che sto parlando della Brasserie des Franches Montagnes ( BFM ) di Jerome Rebetez, fondata nel lontano ( si fa per dire ) 1997 a Saignelegier nel Canton Jura, in alta Svizzera, al confine con la francia, un altopiano, circa 1000 m, famoso oltre che per gli orologi anche per i suoi sentieri di mountain bike e in inverno per le sue piste da fondo, con i soldi vinti a un programma televisivo svizzero.
Kuaska, lo definisce geniale, io ho la fortuna di averlo conosciuto e di averlo sentito in qualche occasione come l'ultima volta al The Dome a Nembro, e oltre a parlar di birra ci accomuna la passione per la bicicletta.
Alla prima visita in birrificio ,uno dei ricordi più belli è stato giocarmi a calcetto o calciobalilla, un fusto intero di La Meule , che dire geniale.Risultato???? Perso.
Negli ultimi anni il birrificio si è ingrandito diventando a tutti gli effetti un brew pub, visto che soprattutto nei week end all'interno del birrificio si svolgono diverse serate musicali.
Oggi sarà che c'era Juventus- Real Madrid ed essendo milanista dovevo pur perdermi in un bicchiere , ho esagerato, aprendo l'ultima bottiglia che avevo in cantina di Abbaye De Saint Bon Chien 2013, 11 °, una Sour WIld Ale, birra acida, lasciata maturare un anno in botti che hanno contenuto vino e dopo il periodo di maturazione e invecchiamento ricordo mi venne detto che le diverse botti vengono mescolate cosi da ottenere complessità e sapori differenti, prima lasciate fermentare con lieviti da vini e poi maturate con i microrganismi presenti nelle botti a caratterizzare queste birre.
Veniamo alla nostra birra ( chiamarla birra a mio avviso è poco ), versata nel bicchiere si presenta di un bel colore ambrato rossastro, con una schiuma fine e poco persistente di color giallo chiaro.
Al naso profumi ( per me che all'inizio sono stato falegname ) di legno invecchiato, bagnato, vinoso, sentori di vaniglia, frutta rossa e un leggerissimo erbaceo.
In bocca sentiamo anche leggere note di caramello e cereali dolci, uva, frutta rossa quali ciliegie, amarene,lamponi ribes, del tannico quindi aspra,caratterizzata dal passaggio in botte dai lieviti selvatici e bretta, molto complessa.
Il livello di acidità è basso e la birra si lascia quindi bere, gli 11 ° alcolici si nascondo no bene alle prime bevute, per poi farsi sentire dopo qualche bevuta.
Carbonazione e corpo medio, leggermente amara, ricorda parecchio un buon vino rosso , fruttato.
Cos'altro aggiungere, un capolavoro come le altre , poche purtroppo Abbaye provate oltre alla Cuveè Alex Le Rouge, la Imperial Russian della casa, birre fuori dal comune, devo fare un salto a trovare Jerome
Sarebbe bello e interessante fare una degustazione di diverse annate assieme, così da trovare le differenze apportate alla birra negli anni.
Oltre alla classica Abbaye De Saint Bon chien, ci sono stati vari passaggi in altre botti quindi diversi esperimenti, come botti di Merlot, Champagne, Sauvignon, Rosè, Rhum e Grappa e altre sicuramente che no ricordo.
Signora birra e signor birraio, vi consiglio una visita.Dimenticavo Bon Chien ( non son sicuro sia il nome ) era il gatto che viveva all'inizio in birrificio, a quanto pare divenuto...Santo!!
Consiglio di servirla a 12- 14 °
ABBINAMENTI: pesce di lago in carpione, fritto, o un piatto tipico belga carbonade a la flamande.
Formato 75 cl 11 % alc/vol Pagata...non ricordo ...abbastanza cara la si trova anche nel formato da 33 cl
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